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Previsioni AUD/USD: Quanto può scendere la coppia prima del prossimo rimbalzo?

Da Capital.com Research Team

05:06, 24 November 2021

Previsioni AUD/USD

Il tasso di cambio da dollaro australiano (AUD) a dollaro USA (USD) indica quanti USD sono necessari per acquistare un dollaro australiano. Conosciuto comunemente come Aussie, L’AUD è la valuta ufficiale del Commonwealth dell’Australia. È la quinta valuta più scambiata al mondo, anche se il prodotto interno lordo (PIL) australiano è il dodicesimo.

Il dollaro USA è la valuta di riserva mondiale e lo è stata sin dalla fine del gold standard nel 1971. È tutt’oggi la valuta più scambiata.

Secondo la Bank of International Settlements, l’AUD ha rappresentato il 7% di tutte le transazioni di cambio valuta giornaliere nel 2019, mentre l’USD l’88,5%. La coppia AUD/USD resta una delle più popolari sui mercati valutari globali.

Cosa ha condizionato il tasso di cambio nel 2021 e quali sono le prospettive sul cambio AUD/USD per il 2022? Proviamo a dare una risposta a queste domande attraverso le ultime previsioni degli analisti e vediamo cosa tenere in considerazione quando si fa trading su questa coppia di valute.

AUD/USD. Qual è il tasso di cambio adesso?

Se ti fossi addormentato il 27 agosto 2020 e svegliato il 27 agosto di quest’anno, avresti pensato che la coppia AUD/USD non si era mossa. A 0,7244 il 27 agosto 2021, il cambio AUD/USD è quasi del tutto invariato rispetto al suo valore del 27 agosto 2020 (0,7243).

Ma il rapporto tra la coppia di valute è stato tutt’altro che fermo durante il corso dell’ultimo anno. Dal minimo di 0,6991 a fine ottobre 2020, l’AUD/USD è salito a un massimo di 0,8007 a fine febbraio 2021.

Mentre l’AUD veniva sottoposto a una forte pressione al ribasso da metà giugno, a seguito della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti, molti analisti vedono un supporto per l’AUD/USD a livello 0,7000 dopo che l’AUD è sceso del 3,2% tra il 16 agosto e il 20 agosto – il calo settimanale più consistente da settembre 2020.

In una nota ai clienti pubblicata il 20 agosto, gli economisti di ING suggerivano che il calo era dovuto al prezzo di mercato dei principali rischi di ribasso e che era improbabile la discesa al di sotto di quota 0,7000. In effetti, l’AUD/USD ha recuperato, chiudendo la settimana successiva a 0,7243.

Jane Foley, senior FX strategist per Rabobank, ha dichiarato in una nota che la banca olandese prevede un’aumentata debolezza nel cambio AUD/USD nei prossimi mesi, ma non si aspetta che scenda al di sotto di 0,7000.

Nel breve termine, gli esperti vedono una forte resistenza a livelli superiori a 0,7250. "L’AUD sembra essere limitato da una resistenza chiave tra 0,7270 e 0,7290, anche se una chiusura al di sopra di quella soglia aumenterebbe la probabilità di un ulteriore rialzo", stando alle dichiarazioni degli economisti di Westpac del 27 agosto.

Analisi AUD/USD: fattori chiavi dei fondamentali

  • Prezzo delle materie prime

L’Australia è il principale esportatore mondiale di materie prime. È il più grande esportatore di minerale ferroso. Esporta anche grandi volumi di carbone, gas naturale liquefatto, oro e uranio. Di conseguenza, la sua valuta è fortemente condizionata dai prezzi sia dell’energia che delle materie prime. Dato che molte delle sue esportazioni di materie prime vanno in Cina, la salute economica della Cina gioca un ruolo determinante sul valore del dollaro australiano.

Gran parte della forza dell’Aussie nella prima parte del 2021 è derivata dall’impennata dei prezzi dei minerali ferrosi, che hanno superato i 200 dollari a tonnellata sull’onda delle aspettative di una forte ripresa dell’economia globale dopo il COVID-19. Anche i dati sulla solidità dell’economia australiana hanno fornito supporto all’AUD.

  • Propensione al rischio degli investitori

A causa del suo legame con i prezzi delle materie prime, l’AUD è visto come una valuta più rischiosa dato che i mercati delle materie prime possono sperimentare drastiche variazioni. In genere, il dollaro australiano va bene in un contesto di rischio elevato, quando l’economia globale ha prospettive positive.

L’USD segue da vicino gli sviluppi dell’economia statunitense. È anche una valuta rifugio a cui gli investitori si orientano quando cresce un sentiment avverso al rischio.

  • La Federal Reserve USA

Dalla riunione del FOMC di giugno, quando la Fed ha rivisto il grafico delle sue proiezioni, l’AUD è stato sottoposto a forti pressioni. Il grafico aggiornato mostra come i funzionari della Fed prevedono due aumenti dei tassi entro la fine del 2023, perciò, prima di quanto previsto in precedenza, suggerendo un’economia statunitense più forte. L’AUD è sceso dell’8% negli ultimi tre mesi tra le aspettative che la Fed annunciasse un percorso di inasprimento dei tassi.

"L’Aussie ha sofferto a partire dalla riunione del FOMC di giugno. I periodi in cui l’USD si rafforza sono di solito piuttosto negativi per l’Aussie", ha dichiarato a Capital.com, Sean Callow, Senior currency strategist di Westpac.

  • Banca Nazionale australiana (RBA)

La Reserve Bank of Australia (RBA) sta mantenendo una posizione più permissiva, che, secondo Sally Auld, chief investment officer della società di gestione del risparmio JBWere sostenuta dalla National Australia Bank, potrebbe essere una ragione per la debolezza dell’Aussie.

"In Australia, la Reserve Bank continua ad affermare che i tassi di interesse non aumenteranno fino al 2024; una previsione che ha ricevuto ulteriore sostegno da una prospettiva di crescita a breve termine molto più debole del mercato interno", ha affermato Auld in una dichiarazione pubblicata il 24 agosto.

"Il risultato è che i tassi di interesse in altri paesi stanno aumentando rispetto ai tassi di interesse in Australia, un’altro fattore che rema contro la valuta".

  • Crescita cinese più lenta

Auld suggerisce altri fattori centrali per la debolezza dell’AUD, come il rallentamento della crescita cinese. "Una crescita in Cina più lenta e il rallentamento della produzione interna di acciaio hanno fatto pressione sul dollaro australiano – e sul comparto delle materie prime – negli ultimi mesi", ha affermato Auld.

  • I timori per la variante Delta

La diffusione della variante Delta del COVID-19 ha sconvolto le prospettive economiche a breve termine per l’Australia mentre il paese è alle prese con diversi lockdown.

Secondo Auld, il paese era esposto a perdite maggiori rispetto ad economie di paesi simili per la combinazione tra un’economia in ascesa e un basso tasso di vaccinazione, con alcune previsioni che suggeriscono che l’economia australiana potrebbe contrarsi di circa il 2,2% nel corso del trimestre.

"Al contrario, la diffusione della variante Delta in altri paesi non ha portato a risposte forti da parte dei governi. Di conseguenza, le prospettive di crescita in questi paesi non sono toccate così pesantemente come in Australia ", ha fatto notare Auld.

"Questa divergenza nelle prospettive di crescita a breve termine tra l’Australia e le economie di paesi concorrenti ha avuto effetti sfavorevoli per l’AUD negli ultimi mesi, a nostro avviso", ha concluso Auld.

Callow di Westpac sostiene il punto di vista di Auld. "Inoltre, l’USD più forte, una Reserve Bank of Australia (RBA) cauta e il suo modesto tapering del quantitative easing che inizia a settembre non sta aiutando troppo l’AUD", ha detto Callow a Capital.com.

“l’aumento delle restrizioni a causa del COVID-19 in gran parte dell’Australia sta aumentando la pressione sull’Aussie", ha aggiunto.

Cosa ci dice l’analisi tecnica AUD/USD?

  • Previsioni AUD/USD a breve termine 

L’umore sui mercati è per la maggior parte ribassista nel breve termine. Le incertezze sono in gran parte correlate all’impatto del COVID-19. I lockdown, iniziati nei primi giorni di giugno, sono continuati e in alcuni stati sono diventati anche più severi.

Secondo Callow di Westpac, la recente sottoperformance dell’Aussie è stata "colpita" dall’inasprirsi della lotta al COVID-19 che ha pesato sulle prospettive economiche del paese. "Westpac ha rivisto al ribasso le sue previsioni sul PIL australiano del terzo trimestre a -2,6%, il che lascerebbe la crescita annuale solo al 2,4% anche se l’economia si dovesse riprendere nel quarto trimestre", ha riportato in una nota.

US100

20,712.20 Price
+0.310% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0241%
Commissione overnight su posizione corta 0.0019%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 1.8

XRP/USD

1.27 Price
+15.050% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.01168

BTC/USD

98,437.90 Price
+4.270% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 106.00

ETH/USD

3,355.40 Price
+8.920% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 6.00

Callow ha sottolineato che i dati ufficiali dell’Australia stanno appena iniziando a mostrare quello che è stato l’impatto degli ultimi lockdown: i sottoccupati sono scesi all’8,3% a luglio, che, secondo Callow, rappresenta un indicatore più fedele del mercato del lavoro rispetto al tasso di disoccupazione principale del 4,6% che è sceso principalmente perché le persone non erano in grado di cercare un impiego durante i lockdown.

Foley di Rabobank ribadisce la stessa tesi. "Dato il peggioramento delle prospettive economiche, il mercato ha in gran parte ignorato i dati occupazionali migliori del previsto per luglio considerandoli come una notizia superata", ha commentato Foley in una nota per gli investitori.

"A metà luglio, abbiamo rivisto le nostre previsioni di fine anno portando a 0,72 il cambio AUD/USD sulla base di un'attesa per un un USD più forte e di un ritardo sul giro di vite della RBA. Le notizie negative intorno al dollaro australiano hanno già portato la coppia al di sotto di quel livello", ha aggiunto Foley.

Gli analisti di Citibank si aspettano che la pressione sull’AUD continui nel breve periodo. "Citi Research ora ritiene che la RBA manterrà l’acquisto di obbligazioni a 5 miliardi di dollari a settimana fino al primo trimestre del 2022, quando si prevede un miglioramento dell’economia con le riaperture… si aggiunga a questo il rallentamento della Cina, che lascia un potenziale di rialzo dell’AUD limitato nei confronti dell’USD, trovandosi davanti maggiori ostacoli rispetto alle economie di paesi concorrenti", ha dichiarato Citibank in una nota ai clienti.

Secondo Evans di Westpac, la previsione del tasso di cambio AUD/USD per la fine del 2021 è di 0,75. Westpac aveva precedentemente previsto che la coppia di valute avrebbe raggiunto 0,78 a fine anno.

Secondo un sondaggio previsionale di 33 analisti per FXStreet, l’obiettivo del tasso di cambio a un mese per AUD/USD è di 0,7352, dato per il 54% rialzista e il 35% ribassista. L’outlook trimestrale AUD/USD per la coppia è 0,7424, secondo il 58% degli analisti rialzista e per il 29% ribassista.

Si noti che le previsioni degli analisti possono rivelarsi spesso sbagliate. Ti dovresti sempre documentare personalmente prima di prendere qualsiasi decisione d'investimento o di trading.

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  • Previsioni AUD/USD a medio termine

Nonostante il pessimismo, le aspettative a lungo termine indicano una ripresa sostenuta dopo il 2021, sulla base di precedenti evidenze.

L’economia australiana è stata una delle più veloci a riprendersi dopo il primo ciclo di lockdown nel 2020, dando importanti segnali positivi nella prima parte del 2021. I prezzi delle case e l’inflazione hanno iniziato a salire, mentre la disoccupazione è scesa. C’era anche chi aveva ipotizzato persino che la RBA avrebbe avuto bisogno di ricorrere al rialzo dei tassi di interesse prima del previsto.

Ma poi c’è stata la nuova ondata di COVID-19 che ha portato gli economisti a rivedere in fretta e furia le previsioni di crescita australiane per il terzo trimestre del 2021. Nonostante ciò, il governatore della RBA Philip Lowe si è detto fiducioso che una volta che il problema del COVID sarà sotto controllo, la ripresa economica sarà rapida.

"L’esperienza sia in Australia che altrove è che una volta tolte le restrizioni, la ripresa della spesa è repentina, soprattutto se le persone hanno fiducia nel futuro. Mentre la tempistica esatta del rimbalzo è difficile da prevedere, è probabile che inizi anche prima di fine anno", ha affermato Lowe ai legislatori australiani ad inizio agosto.

Foley di Rabobank vede la ripresa dell’AUD entro il prossimo anno. Auld di JBWere ritiene che l’AUD/USD sarà scambiato in un intervallo tra 0,71 e 0,75 fino alla fine dell’anno e "successivamente, le prospettive di crescita australiane miglioreranno con l’aumento dei tassi di vaccinazione e la fine delle restrizioni".

Nel frattempo, Evans di Westpac si aspetta che il cambio AUD/USD salga a 0,78 nel 2022 e a 0,80 entro il 2023.

“Il tema globale dominante per il 2022 e il 2023 è l’aumento dei tassi di vaccinazione sostenuto da stimoli fiscali e monetari record (anche se con qualche ridimensionamento); e i bilanci familiari solidi spinti dal costo elevato degli asset che favoriranno le valute a rischio più elevato”, ha affermato in una nota.

È bene tener presente che le previsioni degli analisti possono rivelarsi sbagliate. Ti dovresti sempre documentare personalmente prima di prendere qualsiasi decisione d'investimento o di trading.

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Sia che tu decida di aprire una posizione lunga o una corta, considera che per la tua scelta di fare trading è determinante la tua propensione al rischio, i risultati delle tue ricerche, la tua esperienza di questo mercato, la diversificazione del tuo portafoglio di investimenti e quanto ritieni tollerabile un’eventuale perdita di capitale. Non investire mai più di quanto puoi permetterti di perdere.

Storico dell’andamento AUD/USD

Prima del COVID-19, il cambio AUD/USD era in gran parte guidato dai prezzi delle materie prime, dalle prospettive di crescita cinesi e dall’economia statunitense.

Tra il 2018 e il 2019, l’AUD ha perso terreno sul dollaro poiché le prospettive di crescita economica cinese erano minacciate dalla guerra commerciale USA-Cina. La valuta australiana ha subito il colpo nel momento in cui l’amministrazione dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha imposto dazi alla Cina. La situazione di incertezza ha perciò spinto gli investitori verso le valute rifugio, quali l’USD. L’AUD è sceso del 18,24% tra il 22 gennaio 2018, momento in cui Trump ha imposto dazi su diversi beni cinesi, e il 2 marzo 2020.

La caduta del cambio AUD/USD è stata aggravata dall’epidemia di Covid-19 nel marzo 2020. Gli investitori sono immediatamente passati a valute avverse al rischio come l’USD. L’AUD/USD è sceso del 12,5% tra il 2 marzo 2020 e il 16 marzo 2020 a circa 0,58, un livello ancora inferiore a quello subito successivo alla crisi finanziaria globale del settembre 2008. Nei mesi precedenti alla crisi finanziaria globale, l’AUD/USD ha ricalcato le fluttuazioni globali del prezzo del greggio ed è sceso bruscamente, a partire da luglio 2008, quando i prezzi del petrolio sono scesi dal loro picco.

Nel 2020, quando l’Australia ha rapidamente controllato la diffusione dell’epidemia di Covid-19 e l’economia cinese è rimbalzata, contribuendo anche a portare in alto i prezzi delle materie prime, l’AUD ha riguadagnato terreno sul dollaro. L’AUD/USD è arrivato a toccare un picco a quota 0,8007 a fine febbraio.

Ma la fase positiva dell’AUD non è durata a lungo a causa del ritorno della diffusione del COVID-19 con una nuova variante. Come accennato in precedenza, l’AUD è scivolato da maggio mentre i discorsi sull'intervento a controllo dei tassi della Fed statunitense hanno preso piede in concomitanza con la segnalazione dei primi casi della variante Delta anche in Australia. Come conseguenza, il calo del valore dell’AUD rispetto all’USD è stato il più ripido dal 2018.

Guardando allo storico dei dati sul cambio AUD/USD, si contano sulla punta delle dita i casi in cui la coppia è stata scambiata per un periodo prolungato al di sotto del suo attuale livello di 0,72.

Dall’aprile 1994, sono tre i periodi più ampi in cui la coppia di valute è stata al di sotto di 0,72 per un periodo prolungato: tra agosto 1997 e novembre 2003; tra ottobre 2008 e aprile 2009; tra gennaio 2019 e luglio 2020; e infine tra settembre 2020 e novembre 2020.

Secondo Auld, negli ultimi 15 anni, l’AUD/USD è stato scambiato al di sotto del livello di 0,70 solo per un 11% dell’arco temporale.

Grafico dello storico di AUD/USD 

L’AUD aumenterà rispetto all’USD?

L’obiettivo del tasso di cambio AUD/USD a un mese è 0,7352, secondo un sondaggio di FXStreet, mentre l’obiettivo di trimestre è a quota 0,7424, il che suggerisce un potenziale rialzo.

L’USD è più forte dell’AUD?

La maggiore performance dell’USD ha fatto pressione sulla coppia AUD/USD nel mezzo del cambiamento verso dichiarazioni “hawkish” (da falco) cioè più restrittive sull’economia della Federal Reserve statunitense a giugno, segnalando che un rialzo dei tassi d’interesse potrebbe arrivare prima del previsto.

AUD/ USD è comprare o vendere?

Possono esserci diverse motivazioni per aprire una posizione lunga AUD/USD, ad esempio, le previsioni ottimistiche a medio termine e il fatto che l’Australia ha rapidamente recuperato dopo la prima serie di lockdown.

Al contrario, le ragioni per andare corti sul cambio AUD/USD potrebbero essere i timori sulla diffusione della variante Delta, la performance dell’economia cinese e l’atteggiamento più cauto della RBA.

L’acquisto o la vendita restano una tua decisione. Ricorda sempre che la scelta di fare trading dipende dalla tua attitudine al rischio, dalle tue ricerche, dalla diversificazione del tuo portafoglio di investimenti e da quanto puoi tollerare un’eventuale perdita di denaro.

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