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Questa pagina mostra in dettaglio gli oneri e i costi previsti per tutti i nostri strumenti, tra cui spread, adeguamenti overnight, ordini stop-loss garantiti (se attivati), commissioni di cambio, e commissioni di inattività (ove applicabili).

Sono riportati esempi che spiegano come vengono calcolate le commissioni, così da poterle avere come riferimento per le proprie operazioni e stimare l'effetto cumulativo delle spese da sostenere sui possibili rendimenti.

È fondamentale sottolineare che i costi complessivi aumentano in maniera proporzionale ai volumi di trading.

Gli esempi di operazioni e i valori riportati nel presente documento sono da intendersi a mero scopo dimostrativo. Non sono da ritenersi previsioni, pareri, o endorsement di specifiche strategie di trading.

  • Per ulteriori informazioni sui costi e sulle commissioni applicate sulla nostra piattaforma, clicca qui.
  • Per scoprire, invece, in che modo determiniamo i prezzi dei nostri mercati per ciascuna classe di asset, clicca qui.

Esempi di costi di spread per le operazioni in CFD

L’obiettivo della presente sezione è quello di illustrare esempi di applicazione dello spread, quando si opera con i CFD, per le nostre cinque principali classi di asset. Lo spread è la differenza tra il prezzo bid e quello ask vigenti nei mercati nel momento in cui si effettua una data operazione. Viene applicato per coprire i costi di esecuzione di un’operazione, ed è la principale fonte di finanziamento dei broker di derivati come Capital.com.

Per alcuni titoli, è possibile che siano previsti orari di contrattazione after-hours. Si noti, però, che gli spread possono aumentare e che la liquidità potrebbe diminuire durante tali sessioni, il che può avere ricadute sull’efficacia dell'esecuzione e sui costi.

Per conoscere gli spread più comunemente praticati, basta cliccare sull'asset prescelto nella pagina dei mercati dedicata, accedendo alla sezione “Tutti i mercati”.

Forex

Commodity

Indici

Azioni

Criptovalute

Esempi di oneri di finanziamento overnight (swap)

Quando si lascia una posizione in CFD aperta durante la notte, è possibile che venga applicato un modesto adeguamento, noto come swap, rappresentativo del costo o dei vantaggi derivanti da tale esposizione prolungata. Tale importo potrebbe essere percepito o dover essere corrisposto, in funzione di diversi fattori, tra cui la direzione dell’operazione, il tasso di interesse sottostante dell'asset, e gli eventuali adeguamenti per lasciare la posizione aperta oltre la sessione standard di contrattazioni.

È fondamentale sottolineare che gli swap applicati dipendono dal valore complessivo della posizione aperta e non dal margine impegnato. In sostanza, anche se si è optato per l’apertura di una posizione a leva, viene contemplata la dimensione complessiva della posizione ai fini del calcolo, nota anche come valore nozionale. Ciò assicura la massima coerenza in fatto di applicazione degli oneri di finanziamento, indipendentemente dall'ammontare di capitale richiesto in partenza.

Gli esempi riportati di seguito illustrano come vengono calcolati questi adeguamenti overnight per le varie classi di asset, le cui cifre sono state arrotondate per maggiore praticità.

Forex

Commodity

Indici (denominati in USD)

Indici (denominati in GBP)

Azioni (denominate in USD)

Azioni (denominate in GBP)

CFD su criptovalute

Esempio:

Esempio dei costi da sostenere per un ordine stop-loss garantito

La commissione prevista per gli ordini stop-loss garantiti (Guaranteed Stop-loss Order - GSLO) viene applicata solo se il GSLO viene effettivamente attivato. Il GSLO chiude un’operazione all’esatto livello di prezzo indicato, senza rischiare che si verifichino episodi di gap o slippage. Dal momento che i broker si assumono questo rischio per conto dei clienti, Capital.com (alla stregua di altri provider) applica una commissione se viene attivato un GSLO.

Dopo aver selezionato un GSLO, è possibile visualizzarne la relativa commissione sul ticket di negoziazione prima di aprire l’operazione. Il sovrapprezzo previsto per il GSLO varia a seconda del mercato in cui si opera, del prezzo di apertura della posizione e della dimensione dell’operazione.

Formula

Commissione GSLO = sovrapprezzo GSLO × prezzo di apertura della posizione × dimensione.

È possibile verificare l’ammontare della commissione GSLO sul ticket di negoziazione quando si apre una posizione e si inserisce un GSLO.

Esempio di ordine stop-loss garantito

Calcolo della commissione GSLO:

Commissioni di inattività

Se non si registra alcuna attività di trading sull’account per 12 mesi consecutivi, viene applicata una commissione mensile di inattività pari a 10 €, fino a che non verranno aperte nuove operazioni o, comunque, finché il saldo non raggiungerà lo zero. La commissione viene applicata esclusivamente se si dispone di fondi sull’account, e non è previsto che quest’ultimo possa andare in rosso.

Commissioni di cambio

Quando si opera su asset il cui prezzo è denominato in una valuta diversa da quella di base del proprio account, viene applicata una modesta commissione di cambio.

Per i clienti retail, la commissione è pari allo 0,7% del tasso forex spot.

Calcolo della commissione di cambio

10 € (il nostro profitto) x 1,08461 (tasso spot) = 10,85 $

Ma al momento della chiusura della posizione, viene applicata una commissione di cambio pari allo 0,7%. Il computo viene effettuato sotto forma di tasso di conversione “all-in”, comprensivo del tasso spot e della commissione dello 0,7%.

Il tasso all-in è meno favorevole dello 0,7% rispetto al tasso spot, motivo per cui il profitto realizzato sulla posizione risulterebbe leggermente inferiore: 1,08461 (tasso spot) x (1 - 0,7%) (commissione di cambio) = 1,07701.

Il profitto al netto della commissione di cambio è dunque pari a:

10 € (profitto) x 1,07701 (tasso all-in) = 10,77 $

Pertanto, in questo esempio, è stata applicata una commissione di cambio pari a 0,08 $.

  Tasso della commissione di cambio Costi del cambio
Senza la commissione di cambio 0% 0 $
Con la commissione di cambio 0,7% 0,08 $

È possibile visualizzare il tasso “all-in” applicato al cambio di ciascuna operazione alla sezione “Report” della piattaforma e sugli estratti conto.

Commissioni dinamiche di cambio

Se si deposita o preleva in una valuta diversa da quella del proprio conto corrente, è possibile che la relativa banca applichi commissioni dinamiche di cambio (Dynamic Currency Conversion - DCC). Tali commissioni variano a seconda del provider ed esulano dalla responsabilità di Capital.com.

Per evitare di incorrere in inutili costi di cambio, si consiglia di depositare denaro sull’account nella stessa valuta del proprio conto corrente. Per ulteriori informazioni sulle commissioni DCC, non esitare a contattarci.

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