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Trend trimestrali di trading degli investitori retail

Pulse di Capital.com

Un'analisi dei dati di trading di Q1 2023 su Capital.com

peter hetherington

CEO, Capital.com

I nostri trader si sono ritrovati nuovamente a fare i conti con un trimestre turbolento, passando da una cavalcata da brividi verso il nuovo anno, alimentata dai timori di un crollo dell'economia globale, all’inquietante scenario delle grandi banche in subbuglio.

Le aspettative iniziali degli analisti propendevano per un atterraggio "duro" o "morbido” del sistema economico. Ma il consenso ha presto invertito rotta, dopo la pubblicazione di dati rivisti che indicavano quanto fosse probabile uno scenario di “non atterraggio”. Un simile quadro di mutevoli statistiche economiche ha reso, come si può immaginare, un'impresa affascinante il tentativo di tracciare un bilancio delle reazioni dei nostri trader.

Si è osservato un significativo aumento di posizioni aperte su mercati sensibili ai tassi di interesse, come quello del forex, quello azionario e dell'oro. Inoltre, l'utilizzo degli stop-loss e dei take-profit è rimasto pressoché invariato rispetto ai massimi storici del trimestre precedente. Questo significa che i nostri trader continuano ad essere cauti, consapevoli che tutelarsi dalle perdite è importante quanto il conseguimento di guadagni.

Un altro colpo di scena dell'ultimo trimestre è stato il tracollo della Silicon Valley Bank. Questa vicenda ha catalizzato il rinnovato interesse dei nostri trader per i titoli bancari, a cui ha contribuito anche la proposta di acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS.

Come azienda, abbiamo continuato ad apportare modifiche volte a migliorare il nostro supporto ai trader. Una di esse è stata quella di fornire maggiore trasparenza in fatto di commissioni overnight applicate. Sebbene possa sembrare un cambiamento irrilevante, le ripercussioni sono significative, in quanto ciò consente ai nostri clienti di scegliere come operare e per quanto tempo mantenere le loro posizioni.

I volumi di trading hanno superato i 300 miliardi di dollari nel Q1 del 2023, con un aumento del 12% rispetto al Q4 del 2022. A contribuire maggiormente sono stati il Medio Oriente e l'Australia, dove i volumi complessivi di trading dei clienti sono aumentati rispettivamente del 40,8% e del 53,8% nel Q1, rispetto al Q4 del 2022.

Per maggiori informazioni su Capital.com e sui nostri prodotti e servizi, visita il nostro sito web.


Ampia copertura di mercato

La nostra piattaforma consente ai trader di accedere a oltre 3.000 strumenti a livello mondiale, tra cui azioni, exchange-traded funds, forex, materie prime e indici. Al termine del Q1 2023, il Gruppo Capital.com ha fatto segnare oltre 550.000 nuovi account aperti a livello globale.

Abbiamo entità del gruppo a livello globale, tra cui nel Regno Unito, a Cipro e in Australia, che sono autorizzate e regolamentate rispettivamente dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito, dalla Cyprus Securities and Exchange Commission, e dalla Australian Securities and Investments Commission.

Highlights del report

Principali indicazioni ricavate dai dati di trading di Capital.com nel Q1 2023

Dopo aver fatto fatica a catturare al meglio l’interesse dei trader dal Q4 del 2021, il USD/JPY si è rivelato essere uno dei nostri mercati con più transazioni nel primo trimestre, verosimilmente per effetto della volatilità innescata dalle misure della banca centrale giapponese.

È stato osservato un netto aumento dell'attività su GBP/USD. Ciò è avvenuto in una fase di rallentamento della crescita del dollaro e di un’apparente rinnovata fiducia nell'era post-Truss/Kwarteng.

Le posizioni long sull'oro hanno riscosso grande successo tra i nostri trader. Ma la situazione è cambiata rapidamente dopo la testimonianza di Powell alla commissione del Senato all'inizio di marzo. I volumi di trading retail per i CFD sull'oro sono crollati addirittura dell'88% in un solo giorno, con i nostri trader che hanno ridotto le loro posizioni long su questa materia prima dal 61% al 59%.

Dopo un periodo di crisi, indebitamento e inevitabile tracollo di istituti di credito, i nostri trader hanno rivolto la loro attenzione ai titoli bancari globali. Questo rinnovato interesse è risultato particolarmente significativo dopo il crollo della Silicon Valley Bank (SVB) del 10 marzo. Prima del fallimento di SVB e del tracollo del settore bancario, i trader di Capital.com avevano generalmente prestato poca attenzione a questo segmento di mercato.

In termini di popolarità dei singoli titoli, Tesla (TSLA) ha conservato la sua posizione di più scambiato per il quarto trimestre consecutivo. Tra i primi cinque troviamo anche il titolo meme di Bed Bath & Beyond (BBBY), il gigante del commercio elettronico, Amazon (AMZN), e titani del tech come Nvidia (NVDA) e Apple (AAPL). AMC Entertainment (AMC), Coinbase (COIN), GameStop (GME), Meta Platforms (META) e First Republic Bank (FRC) sono gli ultimi cinque della top ten.

Si sono osservate variazioni poco significative nel ricorso agli stop-loss rispetto al massimo storico del 12,9% del trimestre precedente, il che lascia trasparire che i nostri clienti hanno continuato a riconoscere l’importanza di esibire cautela nel trading.


Statistiche di trading

L'uso degli stop-loss resta a livelli record

L'utilizzo degli strumenti di stop-loss (SL) e take-profit (TP) della nostra piattaforma ha toccato i massimi storici alla fine del 2022. Siamo quindi lieti di constatare che i nostri trader hanno continuato ad adottare un approccio consapevole del rischio anche nel Q1. Ciò è stato evidenziato dalla variazione irrilevante del dato statistico relativo agli stop-loss, con gli stop applicati il 12,80% delle volte nel Q1 2023, rispetto al 12,99% del Q4 2022.

Gli ordini stop-loss standard vengono attivati automaticamente quando il prezzo di uno strumento raggiunge un determinato livello. Tuttavia, non sono infallibili, soprattutto in caso di elevata volatilità dei mercati. In tali situazioni, il prezzo di uno strumento può superare in maniera significativa il livello dello stop-loss in poco tempo, il che si traduce nell'esecuzione dell'ordine del trader a un livello peggiore di quello indicato. Ne consegue che si potrebbe subire una perdita superiore alle attese.

Ecco perché offriamo ai nostri trader la possibilità di impostare uno stop-loss garantito (GSL), che assicura l'uscita da una posizione all’esatto prezzo prefissato, indipendentemente dalla volatilità. Tale funzionalità comporta un livello di rischio maggiore per noi, motivo per cui applichiamo un’esigua commissione in caso di attivazione del GSL (commissione GSL = premio GSL * prezzo di apertura della posizione * quantità).

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