IniziaAnalisi e NewsroomPalladio e Platino 2025-2026: Alternative Strategiche ad Oro e Argento

Palladio e Platino 2025-2026: Alternative Strategiche ad Oro e Argento

Nel 2025, il mercato dei metalli preziosi sta vivendo un periodo di turbolenza ma anche di opportunità. Oro e argento, tradizionali beni rifugio, hanno raggiunto livelli di prezzo elevatissimi, rendendo l’ingresso in questi mercati meno conveniente per molti investitori.
Da Raffaele Costa
Palladio e Platino
Fonte: Shutterstock

Figure 1: Precious metals prices rose substantially between April and October 2025

Source: Bloomberg Professional (GC1, PA1, PL1, and SI1)

I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri

L’oro ha superato i 4.000$, livelli massimi assoluti, e l’argento si è avvicinato a livelli record, rendendo evidente come, nonostante la stabilità percepita, questi metalli possano in realtà risultare costosi in un contesto di rialzi prolungati.

Ed è proprio in questo scenario di mercato che palladio e platino emergono come possibili alternative strategiche di investimento. Entrambi i metalli sono industriali, legati all’economia reale e offrono esposizione al generale tema dei metalli preziosi senza però il grattacapo di prezzi già elevati dei ben più famosi oro e argento. Il palladio, legato storicamente in modo quasi indissolubile al settore automobilistico, e il platino, con una domanda più diversificata e un’offerta molto limitata, rappresentano opportunità interessanti sia in termini relative value che come diversificazione strategica nei portafogli.

In questa analisi ci proponiamo di esplorare l’andamento recente di palladio e platino, il confronto con oro e argento, le dinamiche di domanda e offerta e i driver macroeconomici che hanno sostenuto i prezzi nel 2025, cercando di creare una base per l’elaborazione di opportune strategie di investimento per il prossimo futuro.

Il Rally dei Metalli Preziosi nel 2025

Tra aprile e ottobre 2025, tutti i metalli preziosi hanno registrato un rialzo importante, con dinamiche particolarmente significative per palladio e platino. Il palladio è passato da circa 870 a quasi 1.700$

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un aumento superiore al 95%, mentre il platino ha visto una crescita di circa il 90%

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Oro e argento hanno seguito un andamento simile, raggiungendo livelli record o vicini ai massimi storici.

Questo rally è stato alimentato da una combinazione di fattori macroeconomici:

  1. Deficit pubblici elevati: Paesi come Stati Uniti, Cina, Brasile, Francia, Giappone e Regno Unito hanno registrato deficit nei conti pubblici significativi, tra il 4,5% e l’8% del PIL, creando preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale e spingendo gli investitori verso asset reali come protezione da possibile futura inflazione
  2. Inflazione di fondo sopra obiettivo: In molte economie avanzate, l’inflazione ha superato l’obiettivo del 2%, con tendenze in accelerazione negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Giappone, rafforzando ancora una volta il ruolo dei metalli preziosi come copertura naturale.
  3. Allentamento monetario nonostante l’inflazione elevata: Le banche centrali hanno mantenuto politiche accomodanti, alimentando liquidità nei mercati e favorendo asset reali
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Source: Bloomberg Professional (CPI XYOY, CACPTYOY, UKHCA9IC, CPIEXEMUY, JPCNEFEY, ACPMXVLY, CNCPCRY, CPEXSEYY, SKCIYOY, NZCPIYOY)

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Tuttavia, a fine ottobre, tutti i metalli hanno subito una brusca correzione che ha messo in evidenza comunque la volatilità di questi metalli ricordandoci di questo aspetto che mai va trascurato quando si investe in una asset class come quelle che trattiamo.

Palladio: Il Metallo Industriale Strategico

Il palladio si distingue per il suo legame diretto con il settore automobilistico. Oltre l’80% della domanda globale deriva dai catalizzatori per motori a benzina e ibridi, che sfruttano l’efficienza catalitica del metallo alle basse temperature.

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Source: The CPM Platinum Group Metals Yearbook 2025

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Gli usi secondari, circa il 16%, includono petrolchimica, elettronica, odontoiatria, gioielleria e produzione di idrogeno, ma come si vede sono assolutamente marginali rispetto al settore automobilistico.

Storicamente, il palladio ha mostrato oscillazioni indipendenti rispetto agli altri metalli preziosi.

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Source: Bloomberg Professional (PA1, PL1, GC1 and SI1), CME Economic Research Calculations

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Tra il 1997 e il 2000, il prezzo ha superato fino a quattro volte quello dell’oro, innescato dai timori legati all’offerta russa dopo il collasso dell’URSS e dai ritardi burocratici nelle esportazioni. Successivamente, il mercato si è normalizzato, ma una nuova fase di sovraperformance è iniziata a metà degli anni 2010, grazie al passaggio massiccio dai motori diesel a quelli a benzina,

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Source: EPA Automotive Trends 2024

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che ha favorito il palladio rispetto al platino. Negli ultimi anni, però, il palladio ha subito pressioni ribassiste legate alla crescente diffusione delle auto elettriche. Negli Stati Uniti, la quota di mercato EV ha raggiunto l’11,4% nel 2024, mentre in Cina quasi il 50% delle auto vendute era elettrico

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Source: International Energy Agency "Global EV Outlook 2024"

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Poiché le EV non utilizzano catalizzatori, la crescita dell’elettrico sottrae domanda ai metalli come palladio e platino. Il contenuto medio di palladio per veicolo ha raggiunto un picco e ha iniziato a stabilizzarsi o diminuire

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Source: The CPM Platinum Group Metals Yearbook 2025, OICA International Organization of Motor Vehicle Manufacturers, CME Economic Research Calculations

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Effetto della riduzione dei sussidi EV nel 2025

La riduzione dei sussidi ai veicoli elettrici in USA e Cina nel 2025 potrebbe rappresentare un punto di svolta per il palladio. Una minore convenienza degli EV potrebbe rallentarne le vendite, favorendo i modelli a benzina e, di conseguenza, la domanda di palladio.

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Source: The CPM Platinum Group Metals Yearbook 2025

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Considerando che il mercato globale del palladio è già caratterizzato da offerta limitata e concentrata tra Russia (40%) e Sudafrica (35%), anche piccoli incrementi di domanda possono avere possibili effetti amplificati sui prezzi.

Deficit strutturali e volatilità

Negli ultimi anni, secondo CME il mercato del palladio ha registrato deficit strutturali significativi:

  • 2022: -389.000 once
  • 2023: -1,35 milioni di once (record storico)
  • 2024: ~ -1,28 milioni di once

Nonostante questi deficit, i prezzi si sono mantenuti relativamente contenuti a causa del sentiment ribassista verso la domanda futura, dovuto alla diffusione delle EV. Questo serve anche a ricordarci che il palladio resta un metallo ad altissimo rischio in termini di volatilità delle sue quotazioni e quindi in ottica di investimento. I prezzi sono sensibili a interruzioni produttive in Russia o Sudafrica, a cambiamenti normativi e, immancabilmente, a flussi speculativi. Tuttavia, va considerato che questo rischio si accompagna a un potenziale di rimbalzo significativo se, come prima osservato, la domanda di auto tradizionali dovesse riprendersi.

Platino: Diversificazione Industriale e Potenziale a Lungo Termine

Il platino dal canto suo ha un profilo di mercato decisamente più diversificato rispetto al palladio. La domanda proviene principalmente da tre settori:

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Source: The CPM Platinum Group Metals Yearbook 2025

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  1. Industria automobilistica (~40%): catalizzatori per motori diesel e ibridi, con richiesta maggiore di metalli preziosi per ibridi e veicoli diesel più grandi.
  2. Gioielleria (~25%): forte domanda in Giappone, Cina e USA, con applicazioni in leghe preziose e oro bianco.
  3. Uso industriale (~30%): chimica, produzione di vetro e fibra ottica, elettronica, raffinazione petrolifera, applicazioni mediche e dentistiche.

Nel 2025, il platino ha registrato un rialzo simile a quello del palladio

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circa il +90% come si vede, ma il suo prezzo rimane comunque inferiore a oro e argento, rendendolo un’alternativa più accessibile per gli investitori

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L’offerta mondiale è estremamente limitata, con solo 5,5 milioni di once prodotte e circa il 70% proveniente dal Sudafrica

Figure 9: Platinum mining production is small and concentrated

Source: The CPM Platinum Group Metals Yearbook 2025

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Le difficoltà operative, come tagli alla forza lavoro, investimenti insufficienti e chiusure temporanee di miniere (Merensky, Marikana 4B), contribuiscono a creare tensioni di offerta e sostegno ai prezzi.

Potenziale a lungo termine

Secondo diversi analisti, Il platino potrebbe beneficiare di una sorta di “superciclo” spinto dall’idrogeno e dalle celle a combustibile, analogamente a quanto successo per il palladio negli anni 2010 con i motori a benzina. Questo posiziona il platino come un metallo prezioso industriale strategico, meno volatile del palladio e con prospettive di crescita strutturale nel medio-lungo termine.

Confronto con Oro e Argento

Oro e argento, come ampiamente noto e visto, hanno raggiunto livelli di prezzo molto elevati nel 2025, rendendo magicamente palladio e platino più interessanti come alternative strategiche. Diversamente dai metalli “rifugio”, palladio e platino combinano:

  • Domanda industriale reale, cioè direttamente legata al ciclo economico.
  • Deficit strutturali e tensioni geopolitiche, che statisticamente sostengono i prezzi nel medio termine.
  • Prezzi ancora relativamente accessibili, rispetto all’oro, oltre 4.000$, e all’argento vicino al record assoluto

Il palladio, pur essendo più volatile, può offrire rimbalzi significativi se la domanda di auto tradizionali cresce. Il platino, con domanda più diversificata e offerta limitata, potrebbe rappresentare una possibile alternativa meno volatile, con potenziale di rivalutazione nel medio-lungo termine come prima illustrato

Ciclo economico e Supporto ai Metalli Industriali

Il contesto macroeconomico del 2025, secondo gli analisti continua a sostenere i metalli industriali in generale:

  • Inflazione persistente negli USA, UK e Giappone, che aumenta l’attrattiva degli asset reali.
  • Tassi d’interesse in calo nelle principali economie avanzate, ciò che storicamente favorisce investimenti in commodities.
  • Deficit pubblici elevati, che espongono gli asset nominali a rischi di svalutazione e rafforzano il ruolo dei metalli preziosi come copertura.
  • Interesse crescente per asset reali e industriali, come palladio e platino, che come visto offrono diversificazione e esposizione ai trend industriali emergenti, senza i costi elevati dell’oro.

Questi fattori macro, insieme ai deficit strutturali e alla concentrazione dell’offerta, potrebbero creare un contesto favorevole per l’investimento in palladio e platino come componenti strategiche del portafoglio, complementari all’oro e all’argento. È importante tuttavia ricordare che i metalli industriali, incluso palladio e platino, possono essere soggetti a brusche correzioni nel caso di rallentamento economico globale, inversioni monetarie o calo della domanda industriale.

Da uno studio di Pimco più in generale si evidenzia come l’aggiunta di un 10% di materie prime ad un classico portafoglio 60/40 (60% equity e 40% bond), questo guadagni in efficienza con un miglioramento della performance ed una contrazione della volatilità

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Con evidenza di una importante decorrelazione delle materie prime rispetto alle classiche asset class

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FONTE: Bloomberg, PIMCO

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Previsioni degli Analisti per il 2025–2026

Diverse banche d’investimento, tra cui UBS e Standard Chartered, hanno aggiornato al rialzo le stime sui prezzi di palladio e platino per il 2025–2026, riflettendo i deficit strutturali, le tensioni geopolitiche e la domanda in crescita da parte degli investitori attratti dal rally dell’oro.

Palladio

UBS ha rivisto le previsioni del palladio al rialzo di 250 $/oz su tutte le scadenze, portando la stima a circa 1.350 $/oz. I fattori principali includono:

1. Domanda americana più forte del previsto, alimentata da misure di protezione dei minerali critici e da petizioni antidumping, come quella presentata da Sibanye e dal sindacato siderurgico.

2. Ristrettezza del mercato: l’offerta concentrata tra Russia (40% globale) e Sudafrica (35%) rende il palladio vulnerabile a interruzioni produttive.

3. Flussi di investimento e ETF: le partecipazioni in ETF sono cresciute da maggio 2025, accelerando tra fine settembre e inizio ottobre, in parallelo al rally dell’oro oltre 4.000 $/oz.

Nonostante le prospettive rialziste, UBS sottolinea che il palladio resta un metallo rischioso, estremamente sensibile alle dinamiche della domanda automobilistica e agli sviluppi sulla diffusione dei veicoli elettrici.

Le previsioni medie 2026 indicano un prezzo atteso per il palladio di circa 1.262,50 $/oz, in aumento rispetto ai 1.100 $ stimati in precedenza, riflettendo un possibile rafforzamento della domanda industriale e investimenti speculativi continuativi.

Platino

Per il platino, UBS ha aumentato le stime di 200 $/oz, portando la previsione a 1.550 $/oz. I driver principali sono:

1. Ristrettezza delle barre fisiche, evidente dai tassi di leasing elevati.

2. Offerta mineraria sotto pressione, soprattutto in Sudafrica, con tagli di forza lavoro e ritardi nei progetti di espansione (Merensky, Marikana 4B, Styldrift, Bokoni).

3. Incertezza normativa e commerciale: possibili dazi USA sulle importazioni di platino, anche se probabile che vengano esclusi, contribuiscono a sostenere i prezzi.

La previsione media 2026 è di circa 1.550 $/oz, segnando un rialzo significativo rispetto alla stima media 2025 di 1.249,50 $/oz. Il platino mostra una minore volatilità rispetto al palladio grazie alla domanda più diversificata e alla minore dipendenza dal settore automobilistico a combustione interna.

Flussi Speculativi e Mercato ETF

Un elemento chiave del mercato 2025 è stato l’aumento dei flussi in ETF dedicati ai metalli preziosi. Mentre oro e argento attraggono investitori per il loro ruolo di rifugio, palladio e platino hanno beneficiato di un crescente interesse strategico ma probabilmente soprattutto speculativo.

Palladio: le posizioni nette speculative sui future Nymex sono diventate fortemente negative nel marzo 2025 (-15.260 contratti), un livello visto solo nel 2002, segnalando il sentiment ribassista legato alla transizione EV

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Fonte: Finviz.com

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Tuttavia, flussi ETF positivi tra settembre e ottobre hanno contribuito a sostenere i prezzi.

Platino: dopo un trimestre di debolezza nella domanda da parte degli ETF, ottobre 2025 ha registrato un recupero in parallelo al rally dei metalli preziosi, confermando l’interesse strategico degli investitori.

Rischi Geopolitici e Industriali

Sulla base di quanto fin qui visto, entrambi i metalli sono soggetti a rischi specifici, ma con profili diversi:

1. Palladio

  • Dipendenza dall’offerta russa e sudafricana.
  • Rischio legato alla transizione EV e all’adozione dei veicoli elettrici.
  • Elevata volatilità e sensibilità ai flussi speculativi.

2. Platino

  • Concentrazione dell’offerta in Sudafrica, ma domanda più diversificata.
  • Impatti limitati della transizione EV, grazie all’uso in diesel, ibridi, gioielleria e industria.
  • Potenziale a lungo termine legato all’idrogeno e alle celle a combustibile.

Le tensioni geopolitiche in Russia e Sudafrica rappresentano un fattore di rischio non lineare: anche piccoli shock di produzione possono generare picchi di prezzo significativi, soprattutto per il palladio.

Palladio e Platino nei Portafogli Strategici

Nel contesto di portafoglio, palladio e platino svolgono ruoli distinti ma complementari:

Palladio: metallo ciclico e industriale, offre opportunità di rimbalzo in fasi di aumento della domanda automobilistica a combustione interna. È indicato per investitori con tolleranza al rischio elevata e attenzione ai cicli industriali.

Platino: metallo più resiliente, con domanda diversificata e offerta limitata. Può essere considerato una componente strategica a medio-lungo termine, con potenziale di rivalutazione legato a idrogeno, celle a combustibile e deficit strutturali.

Entrambi i metalli rappresentano alternative strategiche rispetto a oro e argento, oggi costosi, permettendo di migliorare il profilo rischio/rendimento dei portafogli. Storicamente, metalli industriali come palladio e platino reagiscono più direttamente alle dinamiche economiche reali e meno agli shock monetari, offrendo diversificazione rispetto agli asset nominali.

Analisi grafica

Il platino dopo il breakout del livello di 1350 dollari ha prodotto un allungo canonico dei prezzi con volumi in aumento

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Tuttavia, i prezzi nel mese scorso hanno prodotto sul grafico mensile un pattern di indecisione (doji) i cui effetti si sono riversati sul mese in corso. I prezzi sono compresi nel range di oscillazione del mese scorso con volumi in calo. In questo contesto, alcuni modelli di analisi tecnica indicano la possibilità di un classico movimento di pullback dei prezzi verso il livello di breakout dei 1350 punti. Tale scenario, tuttavia, resta ipotetico e richiede conferme attraverso ulteriori segnali tecnici.

Sul settimanale il calo ha già avuto luogo con una shooting star che ha portato i prezzi al contatto con un supporto di breve.

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Per ora i volumi bassi non propendono per una ripresa del trend rialzista.

Il Palladio ha una struttura grafica simile

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ma proviene da un prolungato calo che nel tempo lo ha portato a livelli di prezzo simili al platino, venendone sostituito nelle applicazioni industriali per un certo periodo approfittando dei prezzi più bassi.

Attualmente i prezzi sono stati respinti da una storica resistenza statica ma anche dal primo livello di ritracciamento di Fibonacci.

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Più nel breve, il momento è del tutto simile a quello del platino con i prezzi che stanno ritracciando dai massimi precedenti ma ancora con volumi deboli che lasciano intendere una fase di assestamento ancora in corso. Anche qui, sarebbe auspicabile prendere in considerazione operazioni long su possibile ulteriore calo verso il livello di supporto in area 1250 dollari. Valgono gli stessi suggerimenti operativi visti per il platino per quel che riguarda le cautele da adottare ed il trigger possibile da individuare nella costruzione della strategia long

FAQ

Perché palladio e platino sono considerati alternative a oro e argento nel 2025?

Perché oro e argento hanno raggiunto prezzi elevati, mentre palladio e platino offrono esposizione ai metalli preziosi industriali con prezzi più accessibili e una domanda reale legata all’economia.

Come influiscono i veicoli elettrici sulla domanda di palladio e platino?

Le EV riducono la domanda di palladio, poiché non utilizzano catalizzatori, mentre il platino è meno impattato grazie all’uso diversificato in diesel, ibridi, industria e gioielleria.

Quali sono i principali rischi legati al palladio rispetto al platino?

Il palladio è più volatile, dipende dall’offerta russa e sudafricana e dalla domanda automobilistica a benzina. Il platino è più stabile grazie alla diversificazione della domanda e a un mercato meno ciclico.

Come possono palladio e platino migliorare il profilo rischio/rendimento di un portafoglio?

Offrono diversificazione rispetto a oro e argento, esposizione ai metalli industriali, protezione dall’inflazione e potenziale di rimbalzo ciclico, bilanciando rischio e rendimento complessivo.

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