Come fare trading sull'indice Australia 200: una guida completa
Scopri cos'è l'indice Australia 200 e come farci trading, compresi gli orari di contrattazione e l'elenco delle società che lo compongono.
Cos'è Australia 200?
Australia 200 è un indice azionario che comprende i 200 maggiori titoli per capitalizzazione di mercato corretta per il flottante quotati all'Australian Securities Exchange, noto anche come ASX. L'indice rappresenta l'81% circa della capitalizzazione complessiva del mercato azionario australiano.
Ritenuto l'indicatore per eccellenza del mercato azionario australiano, Australia 200 è gestito da Standard & Poor’s. Fin dalla sua nascita nel 2000, ha rappresentato il benchmark per stimare l’andamento generale del mercato australiano. L'indice offre ai trader un sistema efficiente per diversificare i portafogli attraverso un'unica transazione, consentendo di esporsi alle principali società australiane senza dover investire direttamente nelle rispettive azioni.
Al fine di preservare il suo status di benchmark, Australia 200 implementa stringenti criteri di ammissibilità per le società che lo compongono, che devono conformarsi a specifici standard in fatto di liquidità, capitalizzazione di mercato e quotazione. L'indice viene ribilanciato su base trimestrale da un Index Committee composto da cinque membri, allo scopo di garantire la costante ottemperanza a tali standard.
Australia 200 è particolarmente apprezzato dai trader per le sue rilevanti oscillazioni di prezzo. Rinomato per l'elevato volume di scambi e la volatilità, attira innumerevoli day trader che puntano a capitalizzare le variazioni di prezzo a breve termine. Costituisce inoltre il punto di riferimento per una serie di prodotti finanziari derivati.
Ma è importante sottolineare che l'elevata volatilità è associata al rischio di subire perdite elevate e repentine.Comprendere i rischi e adottare un’efficace strategia di gestione del rischio è fondamentale quando si opera nei mercati.
Storico delle performance di Australia 200
L'indice Australia 200 è noto per la sua volatilità, spesso più pronunciata delle sue controparti nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
L'indice ha debuttato all'Australian Securities Exchange il 31 marzo del 2000, con un valore iniziale di 3.133,3, che all'epoca rispecchiava il più generico All Ordinaries Index.
Australia 200 ha toccato il minimo storico di 2.753 il 3 febbraio del 2003. Ha poi accumulato un rilevante momentum, raggiungendo per la prima volta i 6.000 punti il 15 febbraio del 2007 e toccando un massimo di 6.748 punti il 1° novembre del 2007, prima della crisi finanziaria globale. Durante la crisi finanziaria del 2008-2009, l'indice fece registrare un sensibile calo, scendendo a quota 3.145 punti nel febbraio del 2009.
Dopo aver toccato questo minimo, Australia 200 ha esibito un trend al rialzo per oltre dieci anni, nonostante alcune flessioni di breve durata. Il 16 gennaio del 2020, oltrepassò la soglia dei 7.000 punti, raggiungendo il massimo storico di 7.162,5 punti il 20 febbraio del 2020.
Nel 2023, l'S&P/Australia 200 è stato segnato da un’incredibile resilienza, chiudendo l'anno in rialzo del 7,8% a quota 7.591 punti. Nonostante abbia dovuto far fronte a sfide importanti, quali le interruzioni delle catene di approvvigionamento, l'aumento dei tassi di interesse e le crescenti pressioni sul costo della vita, l'indice è riuscito a chiudere in rialzo.
Le performance passate non costituiscono un indicatore affidabile dell’andamento futuro.
Orari di contrattazione di Australia 200
Australia 200 è tipicamente oggetto di scambi quando è aperto l’Australian Securities Exchange, ossia dal lunedì al venerdì nei seguenti orari:
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Sessione pre-mercato: 07:00-10:00 AEST (21:00-00:00 UTC)
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Sessione standard: 10:00-16:00 AEST (00:00-06:00 UTC)
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Sessione post-mercato: 16.00-16.10 AEST (06:00-06:10 UTC)
Con Capital.com, è possibile operare su Australia 200 con i CFD dal lunedì al venerdì, dalle 23.50 alle 06.30 e dalle 07.10 alle 22:00 (UTC).Per maggiori informazioni, consulta gli orari di apertura dei mercati.
Elenco delle aziende di Australia 200
L'indice Australia 200 è costituito da 200 società operanti in svariati settori. In particolare, i settori finanziari e dei materiali sono ben rappresentati tra i 200 componenti di Australia 200.
Tra le aziende di fama mondiale che fanno parte di Australia 200 si annoverano BHP Group Ltd (BHP), Commonwealth Bank of Australia (CBA) e ANZ Group Holdings Ltd (ANZ).
L'indice viene ribilanciato su base trimestrale, a marzo, giugno, settembre e dicembre. Ciononostante, se si verifica un evento di particolare rilevanza, come una fusione o un delisting, può essere effettuato un ribilanciamento infra-trimestrale.
Come fare trading su Australia 200
L'indice Australia 200 può rappresentare un’ottima soluzione per ottenere esposizione al mercato azionario australiano senza dover aprire posizioni sulla base dell’andamento di singole società.
Ma come avviene con tutti gli indici azionari, non è possibile acquistare o vendere Australia 200 come si fa con le azioni.Per aprire una posizione, occorre utilizzare un derivato, ad esempio un CFD.
Un CFD è un contratto stipulato da un trader con un broker. Nell’ambito di tale contratto, una controparte si impegna a corrispondere all'altra la differenza di valore di un titolo intercorsa tra l'apertura e la chiusura dell'operazione. Pertanto, quando si fa trading su Australia 200 con i CFD, si specula sulla direzione del prezzo dell'indice sottostante senza acquisirne l’effettiva titolarità.
Per saperne di più sulle differenze tra trading e investimenti, consulta la nostra pratica guida.
L'apertura di un’operazione in CFD su Australia 200 consente di negoziare l'indice in entrambe le direzioni, per cui è possibile detenere una posizione long o short, a seconda che si preveda un aumento o una diminuzione del prezzo. I CFD sono generalmente negoziati a margine, il che significa che è possibile ottenere esposizione a posizioni più ampie con un esborso relativamente esiguo. Ciò amplifica i possibili profitti, ma fa altrettanto con le perdite che si possono subire su quella posizione.
Se da un lato la leva può essere vantaggiosa, dall'altro il suo utilizzo può dar luogo a perdite ingenti e repentine, alla stregua di quanto fa con i profitti. Il trading di CFD è complesso e ad alto rischio, ma può rappresentare un'aggiunta preziosa al portafoglio di un trader esperto.Prima di iniziare a operare, è opportuno acquisire familiarità con i CFD, il mercato prescelto e i rischi associati, per cui ti consigliamo di consultare la nostra guida al trading di CFD come punto di partenza.