Una guida completa all'indice Dow Jones

Scopri tutto sull'indice azionario Dow Jones, con informazioni sulle società che ne fanno parte e il grafico live per aggiornamenti sui prezzi.

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Cos'è il Dow Jones?

L’indice Dow Jones, o Dow Jones Industrial Average (DJIA), negoziato con la denominazione di US Wall Street 30 su Capital.com e spesso indicato semplicemente come "il Dow", è uno dei più antichi e noti indici del mercato azionario statunitense. Costituito nel 1896 da Charles Dow, cofondatore della Dow Jones & Company, raggruppava inizialmente solo 12 società industriali. Oggi comprende 30 società di spicco di vari settori (esclusi i trasporti e i servizi di pubblica utilità) e funge da barometro della salute generale del mercato azionario e dell'economia statunitense.

Il DJIA è un indice ponderato per il prezzo, il che significa che le aziende con quotazioni azionarie più elevate incidono di più sulle performance dell'indice. Si differenzia da altri indici principali che sono comunemente ponderati in base alla capitalizzazione di mercato. Il DJIA raggruppa multinazionali quali Boeing, McDonald's, e Walmart, motivo per cui è indicativo di un ampio spettro dell'economia americana. Per effetto della sua rilevanza storica e del fatto che riunisce società blue-chip leader dei rispettivi settori, il Dow è uno degli indici più attenzionati al mondo, spesso utilizzato da investitori e analisti come indicatore chiave dei trend di mercato.

Qual è stato il percorso della quotazione del Dow Jones?

L’evoluzione della quotazione del Dow Jones è stata punteggiata da numerose e rilevanti fluttuazioni dal suo esordio nel 1896. Partì da 40,94 punti con 12 titoli industriali.I primi anni furono segnati da una crescita moderata, ma fece registrare un’espansione considerevole negli anni '20, durante il boom economico successivo alla Prima Guerra Mondiale. Il tristemente noto Crollo di Wall Street del 1929 sfociò però nella Grande Depressione, e nel 1932 l'indice aveva perso quasi il 90% del suo valore.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, si ebbe una prolungata fase rialzista, grazie alla rapida espansione dell'economia statunitense durante il boom postbellico. Tuttavia, gli anni '70 furono caratterizzati da stagnazione economica e inflazione, fenomeno noto come stagflazione. Il Dow attraversò una fase di volatilità, innescata notoriamente dal crollo del mercato azionario del 1973-1974.

Ma gli anni '80 sono stati segnati da una delle più lunghe fasi di mercato rialzista, favorita da ripresa economica, deregolamentazione e progressi tecnologici. Nonostante il crollo del 1987 passato alla storia come il "lunedì nero", durante il quale il Dow cedette oltre il 22% in una sola giornata, il decennio si concluse con l’indice in fase ascendente.

Negli anni '90, il boom delle dot-com ha visto il Dow beneficiare in modo rilevante dell'ascesa di alcune aziende tech, oltrepassando per la prima volta i 10.000 punti nel 1999. Ma lo scoppio della bolla dot-com nel 2000-2002 si tradusse in perdite ingenti.Nel 2007, poi, la crisi finanziaria globale provocò una marcata contrazione economica, con il Dow che calò drasticamente dal picco di oltre 14.000 punti toccato nel 2007 a meno di 6.600 punti nel marzo del 2009.

Dopo la crisi, il Dow entrò in un lungo periodo di mercato toro, favorito da bassi tassi di interesse, quantitative easing e solidi utili societari. Ha continuato a raggiungere nuovi massimi, superando i 29.000 punti nel 2020, prima che il Covid-19 innescasse una brusca ma breve flessione.

La pandemia causò inizialmente un drastico calo del Dow, ma le inedite misure di stimolo fiscale e monetario introdotte aiutarono il mercato a riprendersi e a toccare nuove vette.

Quali fattori possono condizionare le performance del Dow Jones?

L’andamento del Dow Jones può essere influenzato da una serie di eventi chiave che è opportuno analizzare quando si fa trading sull'indice. Consulta la nostra sezione dedicata alle analisi di mercato per aggiornamenti periodici sui principali driver di prezzo dei tuoi mercati preferiti. Ecco alcuni dei principali fattori da monitorare attentamente operando sul Dow Jones: 

  • Indicatori economici:: l'indice Dow Jones è strettamente correlato allo stato di salute economica degli Stati Uniti.Indicatori economici chiave quali la crescita del PIL, i tassi di disoccupazione e la spesa dei consumatori influenzano considerevolmente il sentiment degli investitori. Una crescita sostenuta del PIL è sovente indice di un'economia in salute, il che rafforza la fiducia degli investitori e spinge l'indice verso l'alto, mentre un incremento della disoccupazione può minare tale fiducia. La spesa dei consumatori è chiaramente indicativa della vitalità economica e incide sull’andamento dei titoli in settori quali quello dei beni di consumo e dei servizi.

  • Politica monetaria: la Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, svolge un ruolo fondamentale nel plasmare il contesto economico che condiziona di riflesso il Dow Jones. Le sue decisioni in materia di tassi di interesse sono particolarmente importanti, in quanto tassi più bassi riducono notoriamente gli oneri finanziari, stimolano l'attività economica e favoriscono l’aumento delle quotazioni azionarie. Di contro, tassi di interesse più elevati possono far aumentare i costi dei prestiti e deprimere i prezzi azionari.Inoltre, le misure di quantitative easing della Fed, che prevedono acquisti di asset su larga scala, tendono a gonfiare i prezzi degli asset, il che favorisce inevitabilmente il Dow.

  • Sentiment di mercato: anche la fiducia e il sentiment degli investitori svolgono un ruolo chiave nell’influenzare l’indice Dow Jones. Ciò può essere determinato da vari fattori, tra cui eventi geopolitici, pubblicazione di dati economici, report sugli utili aziendali e trend generali di mercato. Buone nuove sono solite dare nuova linfa al sentiment di mercato, il che può avere risvolti positivi per il mercato azionario in termini di utili, mentre le notizie negative possono innescare cali.

  • Congiuntura economica globale: il Dow Jones, essendo uno dei principali indici a livello mondiale, risente anche della situazione economica internazionale. Problematiche quali quelle attinenti politiche commerciali, fluttuazioni valutarie e andamento di altri rilevanti sistemi economici possono avere ricadute sul Dow. Ad esempio, le tensioni commerciali tra gli Stati Unitie altri Paesi possono dar luogo a volatilità sui mercati, con ripercussioni sulle performance delle aziende che fanno parte del Dow la cui attività dipende dal commercio internazionale.

  • Performance settoriali: dato che il Dow Jones è composto da 30 importanti società di diversi settori, l’andamento di tali comparti può influenzare considerevolmente l'indice in senso lato. Ad esempio, un'innovazione tecnologica potrebbe spingere i titoli tech al rialzo, mentre modifiche normative in ambito sanitario potrebbero avere ripercussioni per le aziende farmaceutiche e biotecnologiche. Tali mutamenti possono dare il la a un effetto domino con ricadute sull'indice, in quanto ponderato per i prezzi, motivo per cui i titoli con quotazione più elevata hanno un’incidenza maggiore sull’andamento dell'indice.

Quali società fanno parte del Dow Jones?

Il Dow Jones vanta nel suo listino aziende leader come il gigante della tecnologia Apple, il conglomerato petrolifero Chevron, il colosso delle bevande Coca-Cola e uno dei capisaldi dell’intrattenimento, ossia Disney

Quali sono gli orari di contrattazione del Dow Jones?

Il Dow Jones è operativo negli stessi orari del New York Stock Exchange (NYSE) e del Nasdaq Stock Exchange, dove vengono scambiati i titoli che compongono il DJIA. L'orario pre-mercato va dalle 4:00 alle 9:30, ora orientale USA (ET), mentre la sessione standard di trading va dalle 9:30 alle 16:00 ET. La sessione di trading after-hours va dalle 16:00 alle 20:00 ET.

Se si opta per fare trading di CFD, è possibile seguire l’andamento del Dow Jones in tempo reale, grazie all'esaustivo grafico della quotazione del Dow Jones.

Il monitoraggio dell'attività dell'indice può aiutare a tenere d'occhio qualsiasi evento fondamentale o tecnico che possa influenzare le variazioni a breve termine della quotazione.

Come fare trading sul Dow Jones con i CFD

Se si vuole aprire una posizione sul Dow Jones, è possibile scegliere tra diverse soluzioni. Innanzitutto, è possibile negoziare un prodotto derivato come un contratto per differenza (CFD) sul prezzo azionario facendo uso della leva. Un CFD è un contratto finanziario, in genere tra un broker e un trader, con il quale una controparte si impegna a corrispondere all'altra la differenza di valore di un titolo intercorsa tra l'apertura e la chiusura dell'operazione.

Ricorrendo a un CFD, è possibile detenere una posizione long (speculando sul fatto che la quotazione del Dow Jones aumenterà) o una posizione short (speculando sul fatto che diminuirà). Si tratta di un investimento o di un'operazione a breve termine, in quanto i CFD vengono solitamente utilizzati con timeframe più brevi.

I CFD sono negoziati a margine, il che significa che un trader può esporsi a posizioni più ampie con un esborso relativamente esiguo. Ciò amplifica i potenziali profitti, ma anche le possibili perdite, il che rende questo tipo di trading rischioso. Puoi imparare a fare trading di azioni consultando la nostra esaustiva guida alle operazioni azionarie, ma puoi accedere anche a molte altre utili guide al trading su tutta una serie di temi chiave in materia.

Oltre ai CFD, è possibile fare trading sul Dow Jones anche attraverso strumenti quali opzioni, ETF e fondi comuni di investimento. Le opzioni consentono di investire in maniera speculativa con un rischio controllato, gli ETF permettono di negoziare direttamente l'indice come un titolo, mentre i fondi comuni di investimento offrono un approccio gestito e buy-and-hold al monitoraggio del suo andamento. Ognuno di essi rappresenta un'alternativa al trading a leva di CFD, al fine di assecondare diversi profili di rischio e strategie di investimento.

Per negoziare CFD azionari con noi, basta aprire un account Capital.com e, una volta completata la procedura di verifica, utilizzare la nostra piattaforma web avanzata o scaricare l’intuitiva e pratica app. Occorrono solo pochi minuti per iniziare e accedere ai mercati oggetto di più transazioni al mondo.

   

Perché fare trading di CFD su indici con Capital.com?

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FAQ

Cos'è l'indice Dow Jones?

Il Dow Jones è un indice del mercato azionario che comprende 30 delle maggiori società statunitensi e la sua compilazione è ponderata per i prezzi anziché per capitalizzazione di mercato. La quotazione live del Dow Jones è negoziabile attraverso strumenti derivati come i CFD, con i quali è possibile speculare sull'aumento o sulla diminuzione del prezzo dell'indice e utilizzare la leva per avere accesso a posizioni più ampie rispetto al deposito iniziale. Il trading a leva amplifica le perdite e i profitti potenziali, il che lo rende un'attività rischiosa.

Come si fa trading sull'indice Dow Jones?

L'indice Dow Jones può essere negoziato attraverso strumenti derivati a leva come i CFD, che consentono di speculare sui rialzi e sui ribassi dei prezzi di mercato, spesso ricorrendo all'analisi fondamentale per stimare le ripercussioni dei principali eventi macroeconomici sulla quotazione del Dow Jones. I trader possono anche utilizzare pattern e indicatori tecnici basati su dati storici per interpretare l'azione dei prezzi.

A che ora apre l'indice Dow Jones?

Il Dow Jones non è tecnicamente "aperto", in quanto dipende dalle borse su cui sono negoziati i titoli che fanno parte del DJIA. Gli orari di contrattazione per la sessione mattutina del Dow Jones vanno dalle 9:30 alle 12:00, ora locale di Hong Kong, e dalle 13:00 alle 16:00 per la sessione pomeridiana.

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