Pi Network: qual è l’ultima previsione per la moneta PI?
Pi Network (PI) ha catturato l’attenzione degli investitori di criptovalute ancor prima che la moneta sia disponibile per essere negoziata.
Alcuni utenti la vedono come un modo per partecipare allo sviluppo di una criptovaluta fin dall’inizio e ottenere dei profitti in futuro, così come gli early adopter di bitcoin (BTC) hanno guadagnato moltissimi soldi tramite il mining.
Tuttavia, altri hanno paragonato la criptovaluta Pi a una truffa di marketing multilivello del tutto priva di valore.
Ma che cos’è Pi Network e come funziona? Hai sentito parlare di questa nuova criptovaluta e ti stai chiedendo se vale la pena investirvi?
Questo articolo fornisce una panoramica sugli obiettivi di Pi Network e sulle previsioni di prezzo per la criptovaluta Pi.
Che cos’è Pi Network?
Pi Network è una valuta digitale che mira a mantenere accessibile il mining di criptovalute, dal momento che la centralizzazione delle valute di prima generazione come bitcoin ha reso impossibile tale attività per i comuni utenti. Pi Network, sviluppata da una squadra di laureati a Standford, permette agli utenti di estrarre le monete utilizzando un’app su cellulare, validando le transazioni su un registro distribuito.
A differenza dei nodi sulle reti come quella di Bitcoin che utilizzano protocolli di proof-of-work (PoW), i nodi di Pi utilizzano un algoritmo basato sullo Stellar Consensus Protocol (SCP). I nodi di Pi confermano le transazioni su un registro distribuito e raggiungono il consenso sull’ordine delle nuove transazioni all’interno del registro.
Grazie al protocollo SCP, i nodi PI formano delle cerchie, o gruppi, di sicurezza di tre o cinque persone fidate note a tutti gli utenti delle reti. Le cerchie di sicurezza costruiscono una trust network globale che impedisce le transazioni fraudolente, in quanto le transazioni possono essere confermate sul registro condiviso solo se i nodi fidati le approvano. Con il branding basato attorno al numero π, la fase 1 del progetto è stata lanciata il 14 marzo (il cosiddetto “Pi Day”) del 2019 con un’app gratuita per il mining di Pi. A giugno 2019 la rete aveva oltre 100.000 utenti attivi. Un anno dopo, con il lancio della Fase 2, c’erano oltre 3,5 milioni di utenti.
L’app ha iniziato a presentare inserzioni pubblicitarie a maggio 2020 per finanziare il progetto.
Al 24 settembre 2021, la base di utenti ha raggiunto i 25 milioni, rispetto ai 14 milioni di marzo 2021.
Pi è la criptovaluta che gira sulla rete Pi e, così come altre criptovalute come bitcoin, è stata progettata per essere sottoposta a dei regolari dimezzamenti (i cosiddetti “halving”) per proteggerne la scarsità. Per halving si intende il processo tramite il quale il numero di monete che riceve un miner per aver elaborato delle nuove transazioni viene dimezzato. Di solito avviene al raggiungimento di un determinato obiettivo.
Il tasso di mining di Pi è stato dimezzato da 1,6 π all’ora quando ha raggiunto 100.000 utenti, poi è stato dimezzato di nuovo a 0,4 π all’ora quando ha raggiunto 1 milione di utenti ed è passato a 0,2 π quando ne ha raggiunti 10. Continuerà a dimezzarsi fino a raggiungere zero con 1 miliardo di utenti.
Durante l’attuale seconda fase del progetto, gli utenti possono offrirsi volontari per testare il software desktop Pi Node sul proprio computer. Pi Wallet e Pi Browser sono stati pubblicati per i test il 1° aprile 2021. Il 28 giugno sono stati rilasciati un Developer Portal, un software development kit (SDK) e altre risorse.
Quando verrà lanciata la fase 3? Stando agli sviluppatori del progetto, l’inizio della terza fase non è stato ancora stabilito e dipende dai progressi effettuati durante la seconda fase.