IPO di Monzo: come fare trading sulle azioni Monzo

Scopri tutto su Monzo e sulla sua probabile IPO, quali sono i suoi principali driver di prezzo e come fare trading sul titolo Monzo con i CFD dopo la quotazione.

  

Quando è prevista l'IPO di Monzo?

A febbraio 2025, Monzo non ha ancora reso noto una data ufficiale per la sua offerta pubblica iniziale (Initial Public Offering - IPO). Ma stando ad alcune voci di corridoio, la società ha in cantiere di lanciare una IPO, inevitabile punto di arrivo della sua progressiva espansione nel Regno Unito e a livello internazionale. Grazie alla sua ampia base utenti e all'approccio “digital-first”, una quotazione in borsa le assicurerebbe chiaramente ulteriori capitali da destinare alla crescita.

Monzo punta a essere “IPO-ready” entro la fine del 2025, anche se la quotazione effettiva potrebbe non aver luogo prima del 2026. L'azienda sta concentrando i suoi sforzi sul consolidamento della governance e sulla predisposizione di tutti gli aspetti della fase propedeutica per assicurarsi che l’ingresso nel mercato azionario si riveli proficuo.

Valutazione

Dopo l'ultimo round di finanziamento del 2024, la valutazione di Monzo si era attestata intorno ai 4,5 miliardi di sterline. La società è andata per la prima volta in utile lo scorso anno, per effetto dell’aumento dei tassi di interesse e delle commissioni di transazione e abbonamento.

Possibili sedi dell’IPO

Le discussioni in seno all’azienda proseguono serrate circa la papabile sede per un’eventuale IPO. L’amministratore delegato, TS Anil, propende per una quotazione negli Stati Uniti, al fine di attingere a mercati di capitali più diversificati e di fruire di una valutazione più elevata, come è solito osservare per le aziende tech d’oltreoceano. Il consiglio di amministrazione di Monzo, invece, predilige una quotazione nel Regno Unito, così da assecondare la nutrita base di clienti britannici dell'azienda, che supera i 10 milioni.

Contesto di mercato

La decisione sulla sede dell’IPO potrebbe arrivare in una fase cruciale per i mercati azionari del Regno Unito, segnati da una marcata flessione delle attività di quotazione. Le società quotate a Londra hanno raccolto il minimo storico di capitali lo scorso anno, rinfocolando i timori circa la liquidità di mercato e le valutazioni. Se Monzo optasse effettivamente per una quotazione nel Regno Unito, i mercati azionari del Paese riceverebbero una bella iniezione di fiducia, in particolar modo il comparto fintech, che è ritenuto un importante volano di crescita.

Sebbene Monzo non abbia ancora fissato una data esatta per la sua IPO, la quotazione in borsa è indubbiamente un tema caldo all’interno della società, e sono in corso valutazioni in merito al momento e alla sede ideali per sostenere al meglio la sua crescita e il valore azionario.

Cos'è Monzo?

Monzo è una banca digitale con sede nel Regno Unito, che presta servizi finanziari accessibili mediante app, tra cui conti correnti, funzionalità di risparmio e strumenti di gestione del budget. Fondata nel 2015, è cresciuta fino ad affermarsi come una delle principali “challenger bank”, rivoluzionando il sistema bancario tradizionale grazie a un approccio incentrato sul cliente e sulla tecnologia.

Funzionalità principali di Monzo

  • Servizi bancari tramite app: un conto corrente “mobile-first” con notifiche istantanee e informazioni sulle spese in tempo reale.

  • Strumenti di risparmio e gestione del budget: la sua offerta prevede la possibilità di utilizzare i cosiddetti “pot” per organizzare il denaro a fini di risparmio, per arrotondamenti automatici e per la gestione delle spese.

  • Spese all'estero senza commissioni: consente di effettuare transazioni forex e di prelevare agli sportelli bancomat a costi ridotti.

  • Scoperti e prestiti: offre opzioni di credito flessibili, tra cui scoperti di conto e prestiti personali.

  • Monzo Premium e Plus: conti in abbonamento, con ulteriori vantaggi quali polizze di viaggio e carte virtuali.

Monzo è regolamentata nel Regno Unito come banca con licenza completa, il che garantisce agli utenti sicurezza finanziaria e la tutela dell’FSCS per i depositi che rispettano determinati requisiti.

Cronologia delle valutazioni di Monzo

La valutazione di Monzo è cresciuta sensibilmente nel corso degli anni, a testimonianza della rapida espansione della base utenti, dell’offerta diversificata di prodotti e della fiducia degli investitori per il settore del digital banking. Ma le condizioni del comparto e i timori in fatto di redditività potrebbero incidere sulla futura valutazione pre-IPO.

Anno

Round di finanziamento

Valutazione stimata

Sviluppi chiave

2017

Serie C

280 milioni di sterline

Conferimento della licenza bancaria nel Regno Unito, dismissione delle carte prepagate in favore di veri e propri conti correnti.

2018

Serie D

1 miliardo di sterline

Raggiungimento del traguardo di 1 milione di clienti e ampliamento dei servizi di prestito.

2020

Serie G

1,25 miliardi di sterline

La pandemia da COVID-19 ne ha fatto calare la valutazione, ma la crescita degli utenti è proseguita.

2021

Finanziamenti privati

3,5 miliardi di sterline

Ripresa favorita dalla crescita dei proventi da prestiti e conti premium.

2024

Finanziamento pre-IPO

4,5 miliardi di sterline

Ampliamento dei servizi bancari per le imprese, presenza internazionale e offerta premium.

Da definire

Potenziale IPO

?

La valutazione dipenderà dalle congiunture di mercato, dalla crescita dei ricavi e dalle prospettive di redditività.

Quali sono le fonti di reddito di Monzo?

I proventi di Monzo derivano dalla sua attività di banca integralmente digitale, la cui prestazione di servizi finanziari avviene principalmente attraverso la sua app mobile. A differenza delle banche tradizionali, non si affida a filiali fisiche, ma punta sull’ottimizzazione dell’esperienza facendo leva sulla tecnologia.

Le entrate di Monzo provengono da più fonti, che possono essere articolate come segue:

Flusso di entrate

Descrizione

Commissioni interbancarie

Trattiene una modesta percentuale quando i clienti utilizzano le carte Monzo.

Scoperti e prestiti

Percepisce interessi dalla prestazione di servizi di credito.

Piani di abbonamento

Monzo Plus e Monzo Premium offrono ulteriori funzionalità a fronte del pagamento di un canone.

Partnership di mercato

Ricavi da prodotti finanziari di soggetti terzi, quali polizze assicurative.

Servizi bancari aziendali

Proventi derivanti dai conti Monzo Business pensati per le PMI.

Metrica finanziaria

Trend delle performance

Crescita dei ricavi

Nell'esercizio finanziario conclusosi a marzo 2024, i ricavi erano aumentati del 147%, toccando gli 800 milioni di sterline, in forte crescita rispetto ai 355,6 milioni dell'anno precedente.

Redditività

Ha conseguito utili ante imposte di 15,4 milioni di sterline nell'esercizio finanziario conclusosi a marzo 2024, il che ha sancito il primo anno completo di redditività dell'azienda.

Base utenti

Ha raggiunto i 9,7 milioni di utenti a maggio 2023, diventando la settima banca del Regno Unito per numero di clienti.

Depositi dei clienti

Ha registrato un aumento dell'88% dei depositi dei suoi utenti, per un totale di 11,2 miliardi di sterline nell'anno finanziario conclusosi a marzo 2024.

Cosa può influenzare il prezzo live delle azioni Monzo?

Dopo la quotazione in borsa, il titolo Monzo sarà condizionato da numerosi fattori, tra cui le condizioni generali del mercato e le performance aziendali. Gli investitori monitoreranno attentamente la crescita, la redditività e l’evoluzione del quadro normativo.

Condizioni di mercato e trend settoriali

Trend macroeconomici: tassi di interesse, inflazione e abitudini di spesa dei consumatori influenzano le valutazioni delle aziende fintech. Tassi di interesse più elevati possono incrementare i proventi derivanti dall’attività creditizia di Monzo, ma è analogamente possibile che riducano la domanda di prestiti, mentre le crisi economiche possono avere riflessi sui volumi delle transazioni.

Concorrenza di altre “challenger bank”: Monzo opera in un comparto concorrenziale, in diretta competizione con altre banche “digital-first” come Starling Bank e Revolut, ma anche con istituti finanziari tradizionali la cui offerta digitale è in continua espansione. Eventuali variazioni delle quote di mercato o della differenziazione dei prodotti influenzeranno la fiducia degli investitori.

Performance dell'IPO: i primi giorni di contrattazione successivi all'IPO possono essere determinanti per l’andamento del titolo. Un debutto particolarmente positivo potrebbe innescare un momentum rialzista, mentre uno scarso entusiasmo potrebbe tradursi repentinamente in volatilità e pressione di vendita.

Fondamentali e crescita aziendale

Fatturato e redditività: gli investitori vorranno capire se Monzo sia in grado di generare profitti sostenibili, in particolare da flussi di entrate chiave quali abbonamenti premium, prestiti, commissioni interbancarie e conti aziendali. Dato che Monzo è da poco andata in utile, la progressiva crescita del fatturato sarà un fattore determinante.

Crescita e partecipazione degli utenti: un incremento sostenuto della base clienti e una maggiore attività sui conti (ad esempio, depositi, transazioni, prestiti e risparmi) possono costituire indicazioni di una forte domanda per i servizi di Monzo. Livelli elevati di partecipazione, in particolare da parte degli utenti premium, potrebbero far lievitare la sua valutazione.

Status giuridico: essendo un istituito di credito regolamentato nel Regno Unito, Monzo deve ottemperare a rigorosi standard finanziari. Ostacoli normativi, sanzioni o l’introduzione di nuove misure, quali requisiti patrimoniali più stringenti, potrebbero avere ripercussioni sulla flessibilità e sulla redditività dell’azienda. La penetrazione di nuovi mercati, soprattutto quello statunitense, è inevitabilmente accompagnata anche da altre sfide normative.

Sentiment di mercato e attività di trading

Valutazioni degli analisti: i report delle banche d'investimento e degli analisti finanziari orienteranno il sentiment degli investitori. Rating rialzisti potrebbero favorire la domanda, ma declassamenti o perplessità circa la sua redditività a lungo termine potrebbero dare il la a sell-off.

Notizie e percezione pubblica: violazioni della sicurezza, innovazioni di prodotto, partnership o avvicendamenti manageriali possono influenzare il sentiment degli investitori. Il brand di Monzo è fortemente radicato nella community, motivo per cui è fondamentale preservare la fiducia.

Interesse short e volume di scambi: in qualità di titolo fintech, Monzo potrebbe esibire maggiore volatilità, soprattutto nei mesi immediatamente successivi all'IPO. Un volume elevato di scambi potrebbe tradursi in repentine oscillazioni di prezzo, e le vendite allo scoperto potrebbero condizionarne anche l'andamento giornaliero.

Come fare trading sul titolo Monzo

Quando Monzo farà il suo ingresso nel mercato azionario, occorrerà seguire questi passaggi per negoziarne le azioni:

  • Scelta di una piattaforma di intermediazione: scegli un broker regolamentato che consenta di fare trading sulle azioni Monzo o di negoziare CFD sul titolo. Per saperne di più sui contratti per differenza, consulta la nostra guida al trading di CFD.

  • Creazione di un account di trading: registrati e verifica la tua identità.

  • Effettua un versamento: deposita denaro sul tuo account utilizzando il metodo che preferisci.

  • Monitoraggio dell'andamento del titolo: tieni il polso della situazione consultando report finanziari e novità di settore.

  • Effettuazione di un'operazione: acquista o vendi azioni mediante ordini di mercato o ordini limit. Valuta di inserire ordini stop-loss per gestire efficacemente il rischio.

Grazie alle pratiche dritte dei nostri analisti qualificati, puoi tenere costantemente il polso dell’andamento dei mercati. Per ulteriori informazioni, visita la nostra sezione dedicata a notizie e analisi.

Quali azioni fintech è possibile negoziare?

Sebbene Monzo non abbia ancora confermato la data della sua IPO, gli investitori possono comunque acquisire esposizione al settore fintech rilevando azioni di altre importanti aziende.

  • Wise (WISE.L): specializzata in trasferimenti di denaro internazionali e servizi bancari “borderless”.

  • Adyen (ADYEN.AS): un processore di pagamenti internazionale che presta servizi ad aziende come Netflix e Uber.

  • SoFi Technologies (SOFI): una banca online, con sede negli Stati Uniti, che offre servizi di finanza personale e trading.

  • Nubank (NU): una delle principali banche digitali dell’America Latina.

  • FIS (FIS) e Fiserv (FI): fornisce infrastrutture tecnologiche finanziarie per servizi bancari e di pagamento.

Per saperne di più sul trading di titoli fintech e di altre tipologie di azioni, consulta la nostra esaustiva guida al trading azionario.

FAQ

Chi controlla Monzo?

Monzo è un'azienda privata, le cui quote sono detenute dai fondatori, dai dipendenti e da società di venture capital quali Accel, General Catalyst, e Passion Capital. In seguito a una quotazione in borsa, la partecipazione si estenderebbe anche agli investitori pubblici.

Qual è la valutazione di Monzo?

La valutazione più recente di Monzo risale al 2024, stimata in circa 4,5 miliardi di sterline, sulla scia dell'ultimo round di finanziamento. Questa cifra potrebbe chiaramente variare prima di un’eventuale IPO.

Quando è prevista l’IPO di Monzo?

Ad oggi, non è stata ancora ufficializzata una data per l'IPO di Monzo, ma alcuni analisti prevedono che potrebbe essere lanciata nel 2025 o il prossimo anno.

Come posso investire in Monzo prima della sua IPO?

Gli investimenti pre-IPO sono tipicamente riservati a società di capitale di rischio e private equity. È possibile che alcuni mercati secondari offrano azioni prima dell’IPO, ma la maggior parte degli investitori al dettaglio dovrà attendere che entri ufficialmente in un listino.

Le azioni Monzo saranno negoziabili con i CFD?

Se Monzo si quoterà effettivamente in borsa, è possibile che molti broker decidano di aggiungere alla propria offerta i CFD sul suo titolo, così da consentire ai trader di speculare sull’andamento del prezzo, pur senza detenerne azioni. La disponibilità dipenderà, chiaramente, dal broker e dalle condizioni di mercato.

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