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L'indicatore ADX un vero e proprio trading system

Da Bruno Moltrasio


Aggiornato

L'indicatore ADX un vero e proprio trading system
L'indicatore ADX un vero e proprio trading system

L’indicatore ADX il cui acronimo sta per Average Directional Moviment è stato sviluppato da Welles Wilder e, nel suo complesso può essere considerato un vero e proprio trading system.

L’indicatore è formato da una prima linea denominata -DI (Minus Directional Indicator) e da una ulteriore linea denominata +DI (Plus Directional Indicator). Infine abbiamola linea ADX vera a propria.

Pare che Wilder abbia creato questo indicatore per applicarlo espressamente al trading giornaliero con le commodities, senonché successivamente ci si è resi conto che il suo utilizzo è idoneo anche al trading di qualunque strumento finanziario e su time frame anche diversi dal giornaliero.

Ovviamente occorre mettere mano ai settaggi per meglio adattare la reattività dello strumento sia allo strumento utilizzato che al time frame di riferimento.

In realtà l’ADX puro non fornisce indicazioni sulla direzione, ma indica il livello di forza della tendenza in atto. Proprio per questo motivo sono stati aggiunti altri due indicatori (+Di e -DI) che ci forniscono le indicazioni necessarie per definire in modo algoritmico la tendenza dei prezzi dello strumento che stiamo analizzando.

Vediamo subito cosa rappresenta ogni singola componente dell’indicatore:

  • ADX - Indica la forza del trend in atto.

  • -DI - Indica la forza della tendenza negativa

  • +DI - Indica la forza della tendenza positiva

Per quanto riguarda le dinamiche di questo indicatore possiamo dire che quando il +DI è superiore al -DI la tendenza in atto si assume rialzista e la linea ADX ci fornisce indicazioni sul livello di forza di questo trend.

Dunque avremo una linea adx crescente (che sale) se la forza è in aumento. Quando la forza in atto si attenua la linea adx comincia a degradare.

Al contrario in caso di tendenza ribassista avremo il -DI superiore al +DI mentre la linea adx sempre crescente in caso di forza in aumento del trend ed in discesa in caso di forza in diminuzione.

Quindi in definitiva la linea dell’indicatore ADX sale in presenza di trend forte, qualunque sia la direzione del mercato, rialzista o ribassista, mentre la linea dell’ADX scende quando la forza si attenua. Le altre due linee che rappresentano +DI e -Di ci indicano invece la direzione del trend.

Non ci addentriamo nella spiegazione del calcolo dell’indicatore in quanto risulta molto complesso e del tutto inutile ai nostri fini.

Vediamo invece di capire le dinamiche di questo indicatore e come può essere utilizzato nel trading di tutti i giorni.

Visto che si tratta di un indicatore originariamente creato per il trading con le materie prime che, come sappiamo, risultano essere molto volatili, un primo consiglio che ci sentiamo di dare è di utilizzare questo indicatore su strumenti con alta volatilità. Dalla nostra esperienza, infatti, su strumenti poco volatili l’ADX restituisce molti falsi segnali via via che si riduce il time frame di riferimento.

Considerata la sua natura, questo indicatore potrebbe anche aiutarci nella scelta di un sistema trend following, piuttosto che di un sistema non trend following.

Come saprai infatti la differenza fra i due sistemi consiste nel fatto che il primo (trend following) per aprire le posizioni sfrutta i breakout e i trend in atto, mentre il secondo sfrutta principalmente gli eccessi di mercato in fasi laterali puntando ad un effetto mean reverting del prezzo (ritorno alla propria media).

L’ideatore dell’ADX, dopo un attento studio, stabilisce dei precisi parametri per l’analisi dei vari strumenti ed indica un periodo ottimale di 14 barre come periodo di riferimento e analisi e una soglia uguale o superiore a 25 per l’adx ad indicare che il titolo è in tendenza o meno.

Wilder ci indica anche il valore 20 come soglia critica al di sotto della quale non prendere assolutamente posizione in quanto siamo in assenza di trend. Possiamo quindi dire che la zona fra 20 e 25 è da considerare zona neutra.

Per chi operasse su titoli azionari italiani essendo in genere meno volatili dei titoli americani, la soglia oltre la quale considerare il titoli in tendenza può essere abbassata da 25 a 20.

Vediamo ora alcuni esempi pratici tratti dal mercato reale e vediamo come viene utilizzato l’indicatore nella sua applicazione originale.

Facciamo prima di tutto una piccola premessa per quanto riguarda le impostazioni: utilizziamo l’indicatore nel suo settaggio predefinito per quanto riguarda il periodo da prendere in considerazione, cioè 14 barre.

Per quanto riguarda invece la soglia portiamo questo livello a 20 per i mercati europei in considerazione del fatto che, come detto, gli studi di Wilder si basavano su un mercato più volatile come quello americano, per nostra esperienza il mercato europeo risulta essere normalmente meno volatile.

La prima immagine viene proposta allo scopo di mostrare come si comporta l’indicatore nelle fasi trending e nelle fasi non trending:

Figura 1. Indice Dax40 time frame daily

Quello proposto è un grafico giornaliero dell’indice tedesco Dax40. Partendo da sinistra vediamo come l’indicatore intercetti in modo preciso la fase di forte ribasso che si verifica da gennaio a marzo 2022.

Notiamo che a gennaio la linea nera dell’ADX taglia dal basso verso l’alto la soglia di 20 e questo ci fa pensare che si stia innescando un trend e la linea del -DI che si trova al di sopra del +DI ci dice chiaramente che il trend è ribassista.

Se osserviamo bene l’immagine possiamo anche notare che il -DI incrocia il +DI ancor prima che la linea dell’ADX ci dica che si sta innescando un trend, di conseguenza potremmo già capire in anticipo che il trend in partenza potrebbe essere ribassista.

BTC/USD

68,526.40 Price
-0.650% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 106.00

XRP/USD

0.51 Price
+0.310% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.01168

US100

20,040.40 Price
-0.050% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0250%
Commissione overnight su posizione corta 0.0028%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 1.8

Oil - Crude

71.02 Price
+2.630% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga 0.0104%
Commissione overnight su posizione corta -0.0324%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.030

La linea dell’ADX, poi, sale fino a valori intorno a 40 e da qui comincia a declinare, ad indicarci che la tendenza rialzista si sta attenuando. L’esperienza suggerisce che un ADX che assume valori intorno a 40 preannuncia un possibile rallentamento del trend o addirittura una possibile inversione.

Dunque un ADX intorno a questa soglia dei 40 potrebbe essere un’ottima indicazione per chiudere, o alleggerire posizioni aperte in direzione del trend.

Andiamo avanti analizzando invece la fase laterale, quella che nel grafico di Figura 1 abbiamo colorato di giallo.

Possiamo qui notare che l’ADX comincia a declinare dopo il trend negativo, i prezzi rimbalzano, la linea nera dell’ADX scende sotto la soglia di 20 e il mercato si ingabbia in un range che dura ca. 3 mesi e all’interno del quale l’ADX ci indica chiaramente una fase non trending di mercato.

A destra invece, nella parte colorata di verde, abbiamo messo in evidenza una fase rialzista dove la linea nera dell’ADX taglia sempre al rialzo la soglia di 20 e comincia a salire verso il valore 40, addirittura arrivando in area 42. La linea verde del +DI si trova sopra la linea rossa del -DI indicando la possibile partenza di un trend rialzista e l’incrocio delle due linee avviene prima che l’ADX tagli al rialzo la soglia del 20. Anche in questo caso notiamo come valori in area 40 indichino il potenziale esaurimento della tendenza in atto.

A livello operativo la strategia originale ideata da Wilder prevede un’entrata rialzista quando il +DI si trova sopra al -DI e la linea dell’ADX taglia dal basso verso l’alto la soglia di 20/25. Per quanto riguarda invece l’apertura di posizioni ribassiste la dinamica è esattamente opposta, cioè quando il -DI si trova sopra il +DI e la linea dell’ADX taglia dal basso verso l’alto la soglia di 20/25.

Riproponiamo il grafico precedente e vediamo come avremmo potuto sfruttare operativamente i due trend, il primo ribassista e il secondo rialzista.

Figura 2. Indice Dax40 - Indicazioni operative ribassiste.

Nel grafico di Figura 2, vediamo che ad un certo punto il -DI incrocia al rialzo il +DI (prima linea verticale nera) e comincia a salire, mentre il mercato comincia a scendere.

La linea dell’ADX però ci dice che ancora la tendenza non è adeguata per aprire posizioni in favore di un trend che ancora non può dirsi definito.

Si verifica poi una candela rossa di forte espansione e la linea dell’ADX taglia dal basso verso l’alto la soglia di 20. La candela negativa di forte espansione può essere utilizzata come candela di setup per aprire una posizione ribassista alla violazione del suo minimo (o all’apertura della candela successiva).

Prima di rompere il minimo della candela i prezzi si ingabbiano in una correzione laterale e poi violano il minimo sia della candela di setup che del range.

E’ dunque possibile aprire una posizione ribassista alla violazione del minimo della candela ed è subito d’obbligo posizionare uno stop loss al di sopra del massimo della congestione.

Sarà possibile chiudere la posizione quando l’ADX raggiunge livelli uguali o maggiori di 40 e comincia a declinare.

In questo specifico caso la candela di setup è una forte candela di espansione, di conseguenza lo stop loss risulta molto oneroso, ma possiamo decidere se effettuare il trade o meno in base alla nostra propensione al rischio e al capitale a disposizione.

 

Figura 3. Indice Dax40 daily - indicazioni operative rialziste.

Nel grafico di Figura 3 vediamo sempre l’indice Dax40 giornaliero dove abbiamo intercettato le condizioni per aprire una posizione rialzista.

La prima linea nera verticale indica l’incrocio del +DI con il -DI. Dopo qualche candela rialzista la linea ADX taglia dal basso verso l’alto la soglia di 20 e comincia a salire.

In questo caso è possibile aprire una posizione rialzista alla violazione della candela di setup, cioè quella in corrispondenza della quale l’ADX ha assunto un valore uguale o maggiore di 20, posizionando immediatamente uno stop loss al di sotto del minimo di questa candela.

La posizione può essere chiusa anche in questo caso con valori dell’ADX intorno a 40 o superiori nel momento in cui l’indicatore comincia a declinare.

Abbiamo utilizzato degli esempi tratti da un grafico giornaliero, ma la strategia è applicabile su qualunque time frame secondo il nostro tipo di operatività.

Naturalmente si tratta solo di esempi e vale il solito disclaimer che detto in poche parole qualsiasi tecnica, questa compresa, non funziona sempre, motivo per il quale occorre essere sempre prudenti, controllare il rischio e posizionare uno stop loss a mercato non appena aperta la posizione.

Detto questo abbiamo però potuto constatare che l’indicatore ADX è in sostanza un vero e proprio sistema di trading al quale logicamente possiamo, anzi dobbiamo abbinare la nostra strategia di money e risk management e il setup di entrata che possono variare in relazione alla propensione al rischio di ciascun trader.

 

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