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IPO Airbnb: la guida ad una fra le IPO più attese dell’anno

Da Capital.com Research Team

13:49, 1 October 2019

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Panoramica su Airbnb: l’inizio dal basso

Insieme a Lyft e a Uber, Airbnb è pioniera della cosiddetta sharing economy, un settore che ha fatto leva sul potere della tecnologia mobile per scoprire il valore di asset inutilizzati. Questo business fa da intermediario per connettere host e guest, mettendo a loro disposizione una piattaforma per condividere gli annunci e le comunicazioni, ma anche per effettuare o ricevere un pagamento o per risolvere ogni eventuale contrasto. La piattaforma di Airbnb incoraggia anche gli host e i guest a scrivere una recensione l’uno dell’altro, dando così ai guest la possibilità di conoscere informazioni riguardo l’alloggio, e agli host informazioni sul comportamento dei guest.

Molto prima che questa società diventasse uno dei nomi più importanti nell’odierna industria del turismo, dovette affrontare alcune difficoltà per stabilizzarsi nell’ambiente imprenditoriale. Proprio come molte altre startup della Silicon Valley, la storia d’origine di Airbnb è una di quelle “started from the bottom”.

Tutto ebbe inizio nel 2007, a San Francisco, quando due compagni di stanza, Joe Gebbia e Brian Chesky, si trasferirono a New York. Avevano problemi a pagare l’affitto e stavano cercando un modo per sbarcare il lunario. In quel periodo una conferenza di design industriale stava portando molti visitatori a San Francisco. L’affluenza inaspettata causò carenza di stanze d’albergo anche negli hotel attorno alla città. Decisi a cogliere l’occasione, Chesky e Gebbia comprarono qualche materasso gonfiabile e crearono in pochissimo tempo un sito web chiamato “Air Bed and Breakfast”. Scrissero un annuncio in cui offrivano materasso gonfiabile e colazione nel loro salotto per $80 a notte. L’idea fu un successo e i primi guest Airbnb non tardarono ad arrivare: una donna di 35 anni proveniente da Boston, un uomo di 45 dallo Utah, e un trentenne indiano.

Poco dopo Nathan Blecharczyk, laureato ad Harvard e architetto di professione, si unì al team di fondatori. Insieme dovettero rilanciare il sito diverse volte per avere una migliore esposizione ai clienti.

Contro ogni aspettativa, senza investitori e con migliaia di dollari di debiti, i fondatori dovettero iniziare a vendere cereali per mantenere a galla la società. Fu un successo: riuscirono ad ottenere $30.000 vendendo i Cap’n McCains e gli Obama O’s.

Nel 2012, dopo pochi anni di duro lavoro e notti insonni, Airbnb.com aprì i suoi uffici a Londra, Amburgo, Berlino, Parigi, Copenaghen, Milano, Barcellona, Mosca e San Paolo.

Oggi Airbnb ospita oltre 2 milioni di persone a notte e ha ospitato 400 milioni di persone dai suoi inizi, offrendo circa 6 milioni di alloggi in 191 Paesi in più di 100.000 città. La società è sopravvissuta fin dall’inizio ai cambiamenti, diventando un gigante dell’home sharing da cui ci si aspettano grandi cose sul mercato, non appena sarà pubblica.

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Osservando le ultime stime di Airbnb, l’IPO Airbnb potrebbe essere una fra le maggiori del 2019.

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Piano IPO Airbnb: sono pronti?

Tutti stanno aspettando l’offerta pubblica iniziale di Airbnb, una delle punte di diamante della Silicon Valley dal 2017. Al momento sono molti gli investitori che aspettano di poter mettere le mani sulle azioni Arbnb; tuttavia, a giudicare dai recenti commenti di Nathan Blecharczyk, la società non ha fretta di unirsi a Uber e a Lyft facendo il suo debutto sul mercato quest’anno. In una recente intervista su Business Insider, ha affermato: “Abbiamo detto di aver fatto ciò che serve per essere pronti al nostro ingresso sul mercato per il 2019. Questo non significa che entreremo nel 2019”.

Al contrario di Uber-Lyft, Airbnb non ha grandi rivali, nel 2019, per la corsa all’IPO. Sembra che questo possa essere un buon anno per fare il proprio ingresso sul mercato. In più, la società è in un chiaro stato di solidità finanziaria, oltre che in una buona posizione per competere con altri giganti del settore alberghiero.

ETH/USD

3,553.35 Price
-0.410% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 21:00 (UTC)
Spread 6.00

XRP/USD

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Commissione overnight su posizione lunga -0.0753%
Commissione overnight su posizione corta 0.0069%
Ora commissione overnight 21:00 (UTC)
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Gold

2,233.43 Price
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Commissione overnight su posizione lunga -0.0188%
Commissione overnight su posizione corta 0.0106%
Ora commissione overnight 21:00 (UTC)
Spread 0.80

BTC/USD

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Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 21:00 (UTC)
Spread 106.00

Recentemente Airbnb ha venduto azioni ordinarie ad un prezzo che valuta la startup di affitti a circa £35 miliardi. Quando Airbnb ha acquistato HotelTonight, il provider di stanze last minute, per più di $450 milioni il mese scorso, Airbnb ha valutato la propria equity a quasi $120 per azione.

La valutazione interna più recente di Airbnb, conosciuta anche come valutazione del 409a, è arrivata a $38 miliardi. A questo prezzo Airbnb sarebbe valutata ad una cifra maggiore rispetto ai suoi rivali, come Expedia ($18 miliardi) e Hilton ($25 miliardi), comunque meno rispetto a Booking Holdings ($80 miliardi).

Se si parla di IPO, la maggior parte delle società non ha mai fatto segreto delle proprie intenzioni a lungo termine sull’ingresso nel mercato, ma Airbnb fa le cose diversamente. Non ha reso pubblici i propri piani e, apparentemente, i capi esecutivi e gli investitori sono in dubbio se sia il caso che Airbnb entri mai nel mercato. Un public listing di solito è utilizzato per aiutare le società a creare il capitale di cui hanno bisogno per crescere più velocemente. Le IPO, però, richiedono in aggiunta di essere molto più responsabili pubblicamente per quanto riguarda le finanze di una società.

Quando ci si può aspettare la data dell’IPO di Airbnb? È certo che la società ha in serbo altre acquisizioni, per supportare la propria posizione prima di entrare sul mercato. Secondo il TechCrunch report dell’anno scorso, in molti a Wall Street si aspettavano che Airbnb facesse il grande passo il 30 giugno 2019, ma non più tardi del 2020. Indipendentemente dalla data della tanto attesa IPO, Airbnb è senz’altro una società da tenere d’occhio.

Finanziamenti di Airbnb

Basandoci sui dati forniti da Crunchbase, Airbnb ha raccolto un totale di $4,4 miliardi da più di 16 round di investimenti. L’ultimo è stato raccolto da un Secondary Market il 5 settembre 2018. I principali investitori della società sono JPMorgan Chase, Hillhouse Capital Group, TCV e Alphabet’s CapitalG.

Performance di Airbnb: in perpetua crescita

La piattaforma Airbnb è diventata molto diffusa e continua a crescere incessantemente da ormai 10 anni. La società ha visto un incremento del 62,5% nelle prenotazioni nel 2018. Airbnb è diventata uno spietato concorrente degli hotel: nel 2016 più del 50% degli utenti di Airbnb ne hanno scelto i servizi al posto di un tradizionale soggiorno in hotel. Negli Stati Uniti il prezzo di un soggiorno di una notte su Airbnb è, in media, più economico del 6-17% rispetto al prezzo di una notte in hotel. In Europa, invece, le prenotazioni su Airbnb sono più economiche dell’8-17%. Alla fine del 2018 Airbnb ha dichiarato che le prenotazioni continuano ad aumentare in alcune città come Città del Messico, dove sono aumentate del 79%, a Beijing del 91% e a Birmingham del 70%. Dal 2009, il tasso di crescita annua composta della società è arrivato al 153%. Sembra che Airbnb sia in grado di sostituire il fatturato degli hotel nei prossimi anni, considerato che l’industria alberghiera recentemente ha visto il secondo più basso livello di prenotazioni negli ultimi due anni.

Ora Airbnb conta più di 150 milioni di utenti e più di 700.000 società che ne utilizzano i servizi per motivi di lavoro. La società ha ampliato il suo business, e ora suggerisce esperienze come tour e degustazioni. Si sono diffuse voci, non confermate, che la società si sarebbe occupata di prenotazione voli. Ciò che interessa, è che Airbnb punta ad ampliare i propri interessi, riflettendo le proprie ambizioni di diventare una travel company a tutto tondo, e non una semplice società che si occupa di affitti. 

Essendo Airbnb è società privata, molti dettagli finanziari che la riguardano non sono disponibili. È stato riportato, però, che fra il 2014 e il 2015 il fatturato è aumentato del 113%. Inoltre, il fatturato previsto per il 2017 era di $2,6 miliardi, con un profitto di $100 milioni. Secondo la TechCrunch, nel terzo trimestre del 2018, la società ha annunciato di aver superato il miliardo di dollari di fatturato. Inoltre ha ottenuto un EBITDA positivo negli ultimi due anni. Per questo si può dire che Airbnb abbia dato prova di essere versatile e remunerativa. Alcuni analisti si aspettano che il fatturato di Airbnb raggiunga entro il 2021 il risultato di $8,5 miliardi.

La crescita della società negli ultimi 10 anni è stata un incredibile successo. A dir la verità, non si sa dove il futuro la porterà, né come performerà la IPO di Airbnb, ma potrai seguirne le notizie su Capital.com per riflettere se aggiungere le azioni Airbnb alla lista dei tuoi preferiti.

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