IL SUPERTREND di Oliver Sheban
09:00, 15 November 2023
IL SUPERTREND di Oliver Sheban
Uno dei problemi principali dei trader, soprattutto i principianti, è quello di gestire la posizione una volta intrapresa una operazione.
Molto spesso capita di avere individuato in modo ottimale il punto di entrata, vedere il mercato muoversi nella direzione voluta ma poi non sapere dove posizionare il target e men che meno lo stop loss.
In questo contesto risulta estremamente difficile anche la gestione della posizione con quello che comunemente viene definito trailing stop, ovvero uno stop mobile che una volta incardinata l’operazione serva a proteggere i guadagni che via via si realizzano sul mercato.
Si finisce così con il gestire l’operazione in modo del tutto discrezionale finendo nella maggior parte dei casi con il chiudere anticipatamente l’operazione con un piccolo guadagno andando a perdere buona parte del trend che poi si sarebbe sviluppato a favore della posizione aperta.
Oltretutto la gestione discrezionale dell’operazione non consente di avere una buona statistica di base della nostra metodologia di trading perché è chiaro che una visione soggettiva del mercato non può garantire risultati costanti nel tempo.
Si potrebbe obiettare che in ogni caso, anche avendo un metodo oggettivo e replicabile, non si avrebbe alcuna garanzia che i risultati passati possano ottenersi anche nel futuro in modo analogo, ma a questa obiezione è facile rispondere che con un metodo oggettivo possiamo almeno verificare e testare l’affidabilità del sistema nel passato, cosa che invece risulta impossibile per un sistema assolutamente discrezionale. Così che ci troveremmo ad affidare i nostri capitali ad un sistema pressoché casuale con risultati che possiamo immaginare.
Per accompagnare l’operazione in ossequio al principio “taglia le perdite e lascia correre i profitti” sono stati creati nel tempo numerosi indicatori. Tra questo a nostro avviso possiamo senz'altro mettere sul podio il Supertrend di Oliver Sheban che vediamo all’opera nel grafico in Figura 1 (ove non diversamente specificato tutti i grafici utilizzati nell’articolo sono tratti dalla piattaforma Tradingview)
Questo indicatore ha numerosi pregi tra qui quello di essere utilizzabile su tutti gli strumenti finanziari, su qualsiasi tipo di grafico e time frame.
Infatti possiamo usare il Supertrend con i titoli azionari, indici, con le valute e le commodities già a partire da un time frame molto basso per una operatività veloce, fino ad archi temporali come il 4 ore o il daily (o anche più) per una operatività multiday di lungo periodo.
Come abbiamo già precisato il Supertrend è stato creato, al pari del “cugino” Parabolic Sar”, come strumento algoritmico per la gestione della posizione in modo da utilizzare un metodo oggettivo di “ trailing stop” una volta aperta la posizione ed ottimizzare così la chiusura dell’operazione
Vediamo allora come funziona e quali sono i principi applicativi con alcuni esempi tratti dal mercato reale.
Quello che vediamo in Figura 2 è un grafico orario dell’indice Germany40 (Dax40) e ci servirà per il momento per comprendere come settare l’indicatore.
Figura 2. I settaggi dell’indicatore Supertrend
Come vediamo in figura l’indicatore è basato su un ATR che di default è impostato a 10 periodi e da un fattore di correzione normalmente impostato a 3. I colori delle linee sono i classici rosso per il trend ribassista e verde per quello rialzista ma ovviamente possono essere variati agendo sull’apposito Tab “Stile”
Come si intuisce il Supertrend si ottiene applicando un coefficiente all’ATR (Average True range) che corrisponde alla volatilità media del periodo preso in considerazione.
Il nostro consiglio, soprattutto se si è inesperti, è di lasciare i settaggi che vengono proposti di default ovvero i coefficienti 3 e 10 rispettivamente per il moltiplicatore (“Factor”) ” e per il periodo (“ATR Length”); normalmente sono questi i valori proposti da quasi tutte le piattaforme di analisi
Naturalmente si tratta di parametri che possiamo variare a piacimento in relazione a quella che è la volatilità del momento, lo strumento utilizzato e il time frame che intendiamo adottare ma, ripetiamo, se non si è trader esperti è bene non modificare questi parametri.
Come accennato l’indicatore di Sheban è molto simile nel suo utilizzo al Parabolic SAR di Wilder. Rispetto a quest’ultimo, però, il Supertrend ha il pregio di segnalarci le fasi orizzontali di mercato disponendosi in orizzontale e riprendendo la salita o la discesa quando il trend riprende forza.
In questo modo spesso preserva il trader dall’uscire anticipatamente dalla posizione al contrario del Parabolic Sar che, essendo molto più dinamico. Genera spesso falsi segnali.
Parleremo del parabolic Sar in un prossimo articolo mettendolo a confronto con il Supertrend.
Resta allora da dire dell’utilizzo del Supertrend che, per la verità, è molto intuitivo.
Riprendiamo in Figura 3 il grafico del Germany40 su base oraria cui abbiamo applicato il Supertrend settato di default (3,10)
Figura 3. Come utilizzare il Supertrend per gestire l’operazione.
L’idea è quella, una volta aperta la posizione, di utilizzare il cambio di colore del Supertrend per uscire dal trade.
E’ chiaro che a volte pagheremo lo scotto per non essere usciti in base a un sistema più “tradizionale” ma è il prezzo da pagare per restare nel trend quando parte un movimento importante come possiamo vedere nell’ultima parte del grafico dove il prezzo passa da 15280 al minimo di 14630 e la posizione risulta ancora aperta.
In questi casi dobbiamo cercare di vincere il nostro desiderio di realizzare il guadagno ed accettare la possibilità che il mercato rimbalzi in modo importante per uscire solo al cambio di colore (in questo caso da rosso a verde) prima di chiudere l’operazione.
Ovviamente lasceremo al mercato una fetta del guadagno realizzato ma a fonte di ciò avremo la possibilità di sfruttare al massimo il trend che si è sviluppato.
Nel caso di trend rialzista vale l’inverso, resteremo al rialzo con la nostra operazione fin quando il Supertrend non cambierà colore diventando da verde a rosso.
Nulla toglie che operando con un multicontratto (ad esempio 2 o 3 contratti) potremo anche pensare di chiudere progressivamente le posizioni realizzando via via i profitti che il mercato ci offre, restando con un unico contratto aperto. Insomma le soluzioni poi sono davvero infinite ma quel che è importante che anche in questo caso si cerchi di mantenere una certa oggettività nella chiusura progressiva delle posizioni ad esempio realizzando il primo contratto quando siamo ad un profitto pari ad una volta lo stop loss, il secondo a due volte lo stop e via dicendo. Naturalmente è solo una delle possibili soluzioni per gestire opportunamente una operazione multicontratto.
Quanto allo stop loss iniziale possiamo decidere di posizionarlo seguendo una diversa tecnica, ad esempio un certo numero di punti sotto o sopra la barra di setup, o usando gli swing di prezzo oppure precedenti minimi o massimi oppure in alternativa uscire anche qui semplicemente attendendo il cambio di colore del Supertrend.
Ultima annotazione: possiamo utilizzare il Supertrend anche come filtro per la nostra operatività in aggiunta alla nostra tecnica di trading preferita, entrando al rialzo solo se il Supertrend è verde e al ribasso solo quando l’indicatore è di colore rosso.
Come avrete capito questo indicatore si presta a molti usi ma l’innegabile vantaggio che offre è quello di porre in essere un trading quanto più oggettivo possibile, il che ci dà la possibilità di misurare statisticamente i nostri risultati.
In un prossimo articolo vedremo anche come utilizzare il Supertrend non soltanto per la gestione ma anche per l’apertura di posizioni.