Doji line, Dragonfly e Gravestone Doji.
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Dall’apparenza innocua e insignificante il pattern denominato doji line viene invece considerato fra i più importanti dell’analisi candlestick.
Quando si genera questo pattern significa che il mercato ha aperto e chiuso sullo stesso livello, generando shadows (le c.d. ombre) più o meno lunghe.
La dinamica della doji line evidenzia un perfetto equilibrio di forze fra venditori e acquirenti e si forma spesso su punti di inversione del mercato.
Questo non significa che durante la seduta di contrattazione presa in esame il mercato non si sia mosso, perché in realtà gli acquirenti hanno combattuto per cercare di conquistare terreno e ci sono anche riusciti, ma provvisoriamente. Le forze avversarie poi sono riuscite a riconquistare il terreno perso e sostanzialmente la battaglia si è chiusa con un pareggio con il prezzo di chiusura che è tornato al livello dell’apertura.
In Figura 1 possiamo vedere come è formato un pattern doji:
Figura 1. la doji in due possibili varianti
Le shadows di questa figura possono essere più o meno lunghe e possono anche dare un’idea della forza che ha (provvisoriamente) prevalso sull’altra a seconda della dimensione della shadows: se il pattern si trova su un massimo di mercato e mostra una shadow molto ampia sulla parte superiore significa che i venditori hanno avuto la meglio dopo che gli acquirenti hanno spinto con forza in alto il mercato. L’indicazione in questo caso è di un possibile allungo ribassista del mercato nella seduta successiva.
Al contrario se troviamo questo pattern su un minimo di mercato con una shadow più ampia sulla parte bassa è sinonimo di notevole forza degli acquirenti che sono riusciti a riportare su il mercato dopo essere rimasti soccombenti nella prima parte della battaglia. In questo caso il pattern assume connotazioni rialziste.
Mentre la classica figura doji line mostra shadows abbastanza piccole e prezzo di apertura e chiusura che più o meno coincide, una variante denominata long legged-doji mostra code molto lunghe pur mantenendo un prezzo di apertura e chiusura sullo stesso livello o quasi.
La figura Long legged-doji mostra una “battaglia” fra acquirenti e venditori più sostenuta che nella classica formazione doji line dove l’incertezza regna sovrana di tanto che il mercato neppure è capace di prendere una direzione precisa, seppur provvisoriamente.
Quando la chiusura e l’apertura del mercato si forma sul massimo o sul minimo della shadows, si genera una variante di questa figura che viene denominata:
Dragonfly se si trova su un minimo
Gravestone doji se si genera su un massimo
Queste ultime varianti della doji in verità sono piuttosto rare da trovare sul mercato reale. Vediamo un’immagine delle due varianti in Figura 2:
Figura 2. due ulteriori varianti della doji: Dragonfly e Gravestone doji.
Mentre la classica formazione doji mostra una indecisione del mercato ed un equilibrio delle forze di mercato, queste due formazioni denotano invece chiaramente chi ha prevalso nella “battaglia” di vendita e acquisto.
Se troviamo la figura drangonfly su un minimo di mercato il pattern ci mostra come le forze venditrici siano riuscite a spingere il mercato fortemente verso il basso, ma gli acquirenti sono stati poi predominanti e hanno avuto la forza, prima di assorbire tutte le vendite, poi di riportare al punto di apertura i prezzi.
Esattamente il contrario avviene per la gravestone doji (letteralmente pietra tombale) in cui abbiamo, inizialmente gli acquirenti che spingono fortemente al rialzo il mercato, ma incontrano poi delle forze di vendita notevoli che sono in grado di riportare verso il basso i prezzi e farli tornare nuovamente al punto di apertura.
Vediamo ora delle immagini tratte da grafici reali:
Figura 3. Long legged-doji sull’indice Dgermany40 (Dax)
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Nel grafico sopra a Figura 3 vediamo come la forte discesa ad un certo punto si arresti: il prezzo apre molto in basso addirittura con un gap indicando che i venditori hanno il pieno controllo del mercato. Ad un certo punto però gli acquisti sono in grado di invertire la tendenza, riportano in su il prezzo fino a chiudere addirittura il gap, per poi tornare sui livelli di apertura.
Con la long legged-doji gli acquirenti hanno mostrato una notevole forza che poi viene confermata nella seduta successiva quando prendono pieno controllo del mercato ed invertono la forte tendenza ribassista.
Figura 4. Doji line sull’indice US500
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
In Figura 4 riportiamo un grafico dell’indice americano US500 in quanto risulta molto particolare perché mostra la formazione di addirittura tre doji line su un top di mercato.
Come si può vedere dal grafico abbiamo avuto una lunga battaglia fra venditori e acquirenti e per diverse sedute le forze sono state in equilibrio. Può capitare che prima di prendere una direzione il mercato metta a segno delle sessioni di totale indecisione, spesso anche dovute alla attesa di un evento importante, l’uscita di un dato, la decisione sui tassi di interesse e così via.
Dopo la fase di forte indecisione possiamo vedere come i venditori abbiano avuto la meglio invertendo la tendenza rialzista in essere e portando verso il basso i prezzi in modo significativo.
Figura 5. Doji line e dragonfly in azione
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Nel grafico di Figura 5 possiamo vedere come una perfetta formazione doji line sia stata in grado di invertire la tendenza rialzista causando un ribasso importante a sua volta arrestato, seppure provvisoriamente da una Dragongly su un potenziale minimo, che tuttavia genera solo un veloce rimbalzo dei prezzi che si esaurisce dopo poche sedute.
E’ bene però non lasciarsi ingannare da queste immagini perché nella maggior parte dei casi le formazioni doji non comportano una inversione del trend in essere ma ci informano unicamente sul momento di indecisione che sta attraversando il mercato.
Da un punto di vista statistico le formazioni doji non mostrano successi significativi in sé e per sé pertanto queste figure non vanno mai usate da sole per prendere decisioni operative. Meglio invece utilizzarli come segnali di allerta in strategie più complesse o quantomeno da attenzionare in prossimità di supporti e resistenze o di livelli di prezzo particolarmente significativi.
Stay tuned.
Bruno Moltrasio