Il Wedge o Cuneo
13:00, 11 September 2023
Una delle figure di analisi tecnica che ho trovato tra le più affidabili è il “wedge” ovvero una formazione dei prezzi a cuneo. In pratica si tratta di una figura che possiamo ottenere tracciando sui massimi e minimi dei prezzi due trend line convergenti, appunto a forma di cuneo.
Si tratta di una figura di continuazione della tendenza in atto, dunque l’aspettativa è che i prezzi escano dal lato opposto rispetto a quello di entrata.
Il cuneo si forma come figura correttiva della tendenza in atto, motivo per il quale in caso di trend rialzista avremo un wedge che punterà verso il basso, con il suo apice rivolto in direzione opposta al trend.
In altri termini in un trend rialzista saremo in presenza di un cuneo discendente, come possiamo vedere in Figura 1:
Figura 1 – Wedge discendente
Viceversa, qualora ci trovassimo in un trend ribassista potremmo trovare questa figura di correzione con l’apice che punta verso l’alto, dunque un cuneo ascendente, esattamente come possiamo vedere in Figura 2:
Figura 2 – Cuneo ascendente
In realtà il cuneo è una figura molto simile al triangolo con la differenza che in questo caso i prezzi tendono a fluttuare più a lungo all’interno della formazione di quanto non facciano nel classico triangolo.
Il wedge rappresenta una pausa all’interno di trend molto definiti, i prezzi effettuano una correzione fluttuando via via sempre di meno fino a quando non esplodono nella direzione del trend in atto.
I movimenti che si generano all’interno di questa figura sono tutti movimenti sovrapposti e caratterizzati da volumi decrescenti, in accordo con gli schemi classici della analisi tecnica che prevedono volumi decrescenti nei movimenti correttivi del trend in atto.
Questa figura trova conferma nella violazione, da parte dei prezzi, del lato opposto a quello di entrata: in un cuneo discendente i prezzi romperanno il lato superiore, mentre in presenza di un cuneo ascendente i prezzi violeranno il lato inferiore.
Vediamo degli esempi tratti dal mercato reale per vedere come si presenta la figura e come sia possibile intervenire a livello operativo.
Figura 3 – Netflix grafico daily – cuneo ascendente.
L’immagine che abbiamo riportato in Figura 3 rappresenta il grafico giornaliero del titolo americano Netflix.
Come possiamo vedere i prezzi ad inizio luglio mettono a segno un prolungato trend ribassista. Dopo il minimo di metà agosto Netflix inizia un rimbalzo che prende proprio la forma di un wedge ascendente.
La formazione è ben definibile tracciando due trendlines, entrambe ascendenti, la prima tracciata sui massimi e la seconda sui minimi, dando luogo ad un wedge di continuazione del trend ribassista in essere da inizio luglio.
Quando la compressione dei prezzi è ormai massima, questi rompono la trendline inferiore di supporto e proseguono la corsa verso il basso in maniera molto accentuata.
Dopo la violazione del lato inferiore, assistiamo ad un ritorno dei prezzi a testare la trendline inferiore già violata in precedenza in un classico movimento di pullback, per riprendere la discesa in modo deciso.
Se esaminiamo la dinamica volumetrica, possiamo notare che all’interno della figura i volumi tendono a diminuire per poi esplodere dopo la violazione del lato inferiore, come evidenziato negli istogrammi plottati nel riquadro inferiore del grafico.
Vediamo ora alcuni suggerimenti per poter sfruttare a livello operativo questa figura di continuazione.
Per i trader più aggressivi un punto di entrata può essere rappresentato dal test della trend line superiore, una volta che si sia formata una candela di inversione (quella che io definisco “reversal” ovvero una candela di segno opposto a quello del trend da cui proviene, in questo caso una candela negativa con apertura nella parte alta e chiusura in basso).
Anche i volumi in diminuzione durante la formazione della figura rafforzano l’ipotesi che ci si trovi in presenza di un wedge con aspettative ribassiste.
Infatti mentre i prezzi hanno creato dei massimi ascendenti, sui volumi si sono creati dei massimi discendenti (volumi in diminuzione), ed è proprio questo un segnale che la spinta verso l’alto si sta esaurendo.
Naturalmente si tratta di una entrata molto aggressiva e un po’rischiosa in quanto la figura è tuttora in formazione, ma dall’altro lato rappresenta un vantaggio operativo sia per un eventuale stop loss limitato, da posizionare almeno sopra i massimi della figura, sia per il fatto che nel momento in cui i prezzi rompono il lato inferiore l’operazione risulta già in profitto consentendo così una gestione ottimale del trade.
L’entrata “classica”, sicuramente più conservativa, prevede invece di attendere la conferma della figura, cioè la violazione del lato inferiore del triangolo. In questo caso si potrebbe entrare alla violazione del minimo della candela che ha violato il lato inferiore e posizionare uno stop loss qualche punto al di sopra della stessa.
In questo specifico caso, se per qualche motivo avessimo mancato l’entrata in posizione, ci viene offerta un’ulteriore punto di entrata, in occasione del pullback dei prezzi sulla trend line inferiore.
Ovviamente si tratta soltanto di suggerimenti operativi, che il trader valuterà poi di volta in volta in base alla situazione reale del mercato in base alla propria tecnica di entrata e successiva gestione della posizione.
In Figura 4 possiamo vedere un ulteriore esempio questa volta con la formazione di un wedge discendente che si forma come pausa di riflessione (correzione) di un trend marcatamente rialzista.
Figura 4 – Alibaba grafico giornaliero – cuneo discendente.
L’immagine in Figura 4 rappresenta il grafico giornaliero del titolo Alibaba. Come possiamo vedere dopo una lunga discesa il titolo inverte la tendenza e riprende con decisione la strada del rialzo. A metà percorso i prezzi effettuano una pausa correttiva verso il basso che prende proprio la forma di un cuneo discendente.
In questo caso è infatti possibile tracciare due trendline, questa volta discendenti, sui massimi e minimi del prezzo
Se osserviamo la dinamica dei volumi negli istogrammi in basso, possiamo notare che mentre nella salita i volumi sono aumentati, durante la figura correttiva, cioè il wedge, i volumi diminuiscono notevolmente per poi esplodere nuovamente una volta violato il lato superiore della figura.
Rispetto all’esempio fatto per il wedge ribassista, qui a livello operativo avremmo avuto qualche piccola difficoltà soprattutto perché la conferma della figura avviene con un gap (vuoto dei prezzi) che ci avrebbe fatto entrare senza fornirci grandi vantaggi.
Anche in questo caso è possibile effettuare un’entrata aggressiva al test del lato inferiore del wedge, dopo formazione di una candela di inversione rialzista.
Questa volta, dopo la violazione del lato superiore del cuneo, i prezzi sono ripartiti in modo violento senza dare luogo al pullback che abbiamo visto nel caso precedente e che – in ipotesi - ci avrebbe fornito una ulteriore occasione di entrata.