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Il Bow tie di Dave Landry

Da Bruno Moltrasio

08:00, 2 October 2024

Il Bow tie di Dave Landry
Il Bow tie di Dave Landry

Una delle tecniche tra le più semplici che ci sia capitato di utilizzare per il nostro trading è senz’altro quella del Bow tie spiegata da Dave Landry nel suo libro “Dave Landry on swing trading”.

La tecnica del Bow tie è davvero di facile applicazione e di seguito vi proponiamo una versione un po’ rivisitata secondo la nostra personale esperienza operativa.

La tecnica prevede l’utilizzo di 3 medie mobili e il segnale è derivato dal loro incrocio in un preciso lasso di tempo.

Quali sono le medie mobili migliori per il Bow tie?

Vediamo anzitutto quali sono le medie che ci servono:

  • Una media mobile semplice a 10 periodi (SMA10)

  • Una media mobile esponenziale a 20 periodi (EMA20)

  • Una media mobile esponenziale a 30 periodi (EMA30)

Le medie ovviamente non sono definite a caso visto che secondo l’autore esistono delle specifiche motivazioni per la scelta di queste medie:

La media mobile semplice a 10 periodi è un’ottima sintesi dei prezzi delle ultime due settimane.

La media mobile esponenziale a 20 periodi riesce a essere abbastanza veloce nel catturare il punto in cui i prezzi girano e rappresenta grosso modo un mese di dati.

La media mobile esponenziale a 30 periodi invece rappresenta circa sei settimane di dati ed in quanto esponenziale anche questa riesce a catturare abbastanza velocemente il momento di inversione dei prezzi, anche se come vedremo fra un po’ viene utilizzata solo come ulteriore conferma.

Tutto parte dal presupposto che in un trend negativo le medie mobili siano posizionate in sequenza con la media mobile semplice a 10 periodi sotto quella esponenziale a 20 a sua volta sotto quella a 30 periodi.
Ad un certo punto può succedere a causa di una inversione del trend che le medie convergano verso un punto e invertano la sequenza e, dunque, che la media più veloce a 10 periodi si trovi sopra quella a 20 esponenziale e questa a sua volta venga a posizionarsi sopra quella a 30 periodi.

Una particolarità: il setup secondo le regole dettate da Dave Landry deve svilupparsi nell’arco di 3-5 barre o candele, indipendentemente dal time frame utilizzato.

Le impostazioni del Bow tie

Vediamo ora quali sono le impostazioni necessarie che ci portano ad aprire una posizione long o una posizione short:

Impostazione long:

  • La SMA10 deve aver tagliato al rialzo la EMA20 che a sua volta deve aver tagliato al rialzo la EMA30

Impostazione short:

  • La SMA10 deve aver tagliato al ribasso la EMA20 che a sua volta deve aver tagliato al ribasso la EMA30.

Quindi dobbiamo individuare il punto in cui le medie, dopo essersi incrociate, si trovano allineate nella giusta posizione, per le operazioni rialziste la SMA10 deve essere più alta della EMA20 che deve essere più alta della EMA30.

Pe le operazioni ribassiste la SMA10 deve essere inferiore alla EMA20 che a sua volta deve essere inferiore alla EMA30.

Verificata questa condizione preliminare vediamo come individuare anche il timing di entrata.

Una volta che le medie si sono incrociate e si trovano nell’ordine giusto esiste la possibilità che si stia sviluppando un trend, dunque attendiamo almeno 2 barre/candele positive dopo l’incrocio delle medie, poi una candela che effettua un pullback ed entriamo alla violazione del massimo/minimo di questa candela.

Quale time frame utilizzare?

Teoricamente potremmo applicare questa tecnica a qualunque time frame: per un trading molto veloce possiamo usare grafici a 3-5 minuti effettuando una sorta di scalping, anche se effettivamente spesso abbiamo delle entrate che ci fanno catturare delle vere e proprie inversioni di tendenza e quindi ci consentirebbero target anche ampi.

Dunque potremmo pensare anche di applicare la tecnica su time frame maggiori, dal 15 al 60 minuti per finire al 4 ore e anche sul daily.

La scelta del time frame su cui operare dipende ovviamente da molti fattori, non ultimo la capacità di gestione che ciascuno di noi ha acquisito nel tempo.

Esempi pratici operativi

Facciamo ora degli esempi pratici per spiegare meglio il timing di entrata; forniremo anche degli accorgimenti che derivano dalla nostra esperienza sul campo.

In primis, è preferibile evitare di operare in orari di probabili movimenti laterali del mercato che intendiamo tradare.

Il secondo consiglio è, dopo l’incrocio delle medie, di attendere che si distanzino fra di loro in quanto medie troppo vicine possono essere sinonimo di un mercato laterale; il prezzo deve allontanarsi dalle medie.

L’ esempio in Figura 1 rappresenta un’entrata ribassista sul Germany40 con grafico a 3 minuti:

Figura 1. Bow Tie all’opera al ribasso sul Germany40 time frame 3 minuti

I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri

XRP/USD

2.53 Price
-6.400% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.01263

ETH/USD

3,554.09 Price
-1.790% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 1.75

Gold

2,646.93 Price
+0.360% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0170%
Commissione overnight su posizione corta 0.0088%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.30

Oil - Crude

69.99 Price
+2.740% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga 0.0036%
Commissione overnight su posizione corta -0.0255%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.030

Come possiamo notare dopo una fase rialzista i prezzi invertono la tendenza, le medie si incrociano e avviene una discesa non troppo convincente. In realtà non si genera una vera e propria candela di pullback in quanto tutte le candele risultano avere un range piuttosto contenuto

Ad un certo punto i prezzi accelerano al ribasso, le medie si distanziano bene e si genera una candela verde di pullback ma il suo minimo non viene però violato. Non viene violato neanche il minimo della successiva candela rossa inside alla prima candela verde di pullback.

Si genera poi una ulteriore candela verde e poi una candela di inversione rossa che viola il minimo della candela verde. La violazione del minimo della terza candela di pullback genera il segnale di entrata short.

Questo è il nostro personale modo di utilizzare la tecnica Bow tie.

Vediamo ora in Figura 2 un’entrata rialzista sempre sul Germany40:

Figura 2. Bow Tie all’opera al rialzo sul Germany40 time frame 3 minuti

I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri

Anche in questo caso abbiamo atteso che le medie incrociassero al rialzo e che si distanziassero fra di loro, Nel momento in cui si genera una candela di pullback molto ampia si verifica subito dopo una candela di inversione ed in questo caso è possibile entrare alla violazione del massimo della seconda candela di pullback, come indicato passo passo nel grafico.

La gestione della posizione nel Bow tie

Come precisato all’inizio dell’articolo, l’autore del metodo preferisce applicare queste condizioni per un trading molto veloce, quasi di scalping, di conseguenza i target sono ridotti.

Un’idea di gestione che si potrebbe applicare in via alternativa per chi punta a restare nel trend più a lungo, è quella di misurare la candela di setup e posizionare un target della stessa ampiezza della candela di setup con stop subito sotto la stessa candela.

Vediamo nel grafico di Figura 3 un esempio per precisare meglio quanto appena illustrato:

Figura 3. Esempio alternativo di gestione della posizione con la tecnica del Bow Tie

I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri

 

In questo caso abbiamo ipotizzato l’entrata subito sopra la seconda candela di pullback, abbiamo poi posizionato uno stop subito sotto la stessa candela, abbiamo misurato la distanza fra entrata e stop e abbiamo proiettato il target traslando la distanza fra entrata e stop.

Questa è solo un’idea alternativa di gestione della posizione ma potremmo sbizzarrirci ad esempio entrando (sempre che il capitale a disposizione lo consenta) con più posizioni.

In questo caso sarebbe possibile gestire il trade in modo più articolato, ad esempio una volta raggiunto il primo target possiamo spostare lo stop sul prezzo di entrata e lasciare correre la seconda posizione fino al secondo target scelto a nostra discrezione o in modo monetario (stabilisco un importo preciso) oppure grafico (chiudo su un livello di resistenza/supporto dato da un massimo/minimo precedente).

 

Conclusioni

Ci sono strumenti che meglio si prestano all’applicazione di questa tecnica e altri che invece non rispondono bene a questo metodo.

Come sempre prima di operare con una simile tecnica, suggeriamo di effettuare dei test accurati per verificare i risultati ottenibili sullo strumento e sul time frame prescelti

Come tutte le tecniche naturalmente non è esente dal fallimento è per questo che consigliamo l’uso rigoroso di dello stop loss in genere da posizionare sotto/sopra la barra o candela che ha generato il setup, anche se ovviamente in base ai test effettuati il trader potrà individuare diversi e anche migliori livelli per proteggere la posizione.

Con tutte le cautele del caso possiamo comunque affermare che quello illustrato da Landry è un valido metodo per operare in direzione del trend una volta che questo si è sviluppato.

Un’ultima curiosità: "Bow tie" (significa letteralmente "cravatta a farfalla", perché come avrete potuto verificare dai grafici la forma che assumono le medie quando convergono e poi si espandono in direzione opposta ricorda proprio quella del papillon (o farfallino).

Stay tuned

Bruno Moltrasio

 

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