Materie prime: le più volatili

Dai un'occhiata alle materie prime più volatili sulla nostra piattaforma.
VendiAcquistaSpreadVariaz. 1GGrafici 1G
SellerBuyer
Soybean OilSoybean Oil
CLK2025Crude Oil Future
CLM2025Crude Oil Future
PlatinumPlatinum Spot
Oil - BrentBrent Crude Oil Spot
Oil - BrentBrent Crude Oil Spot
LCOM2025Brent Oil Future
LCON2025Brent Oil Future
Live CattleLive Cattle
LCM2025Live Cattle Future

Guida alle materie prime più volatili

Cos’è la volatilità di una commodity?

Per volatilità di una materia prima si intende l'entità delle fluttuazioni di prezzo che la stessa esibisce in un dato arco di tempo.L'elevata volatilità delle materie prime può essere determinata da diversi fattori, tra cui variazioni della domanda e dell'offerta, eventi geopolitici, speculazioni di mercato e cicli stagionali.

Ad esempio, le materie prime agricole possono essere segnate da volatilità dovuta alle condizioni meteorologiche che influenzano le rese dei raccolti, mentre i prezzi del petrolio possono oscillare in maniera significativa a causa di instabilità politica nelle aree in cui è prodotto o dell’introduzione di nuove misure in ambito energetico.

I trader monitorano attentamente la volatilità perché ha riflessi sia sul rischio che sul potenziale rendimento delle operazioni.

Quali sono le materie prime più volatili?

L’elenco delle commodity più volatili varia in funzione delle condizioni di mercato. Ciononostante, il petrolio greggio è tipicamente ritenuto la materia prima più volatile, le cui fluttuazioni di prezzo sono solite essere innescate da tensioni geopolitiche, interruzioni dell'approvvigionamento e dall’evoluzione della domanda globale di energia.

Anche altre fonti energetiche, ad esempio il gas naturale, possono essere caratterizzate da elevata volatilità.I prezzi sono estremamente sensibili alle condizioni meteorologiche, ai livelli di stoccaggio e all’evoluzione dei pattern di consumo energetico.

L’argento è particolarmente noto per la sua elevata volatilità rispetto all'oro.Questo metallo subisce oscillazioni di prezzo maggiori perché è richiesto sia a livello industriale che per investimenti, il che lo rende sensibile alle dinamiche dell'attività economica e al sentiment di mercato.

Per fare trading su un mercato volatile, occorre effettuare ricerche, analizzare e monitorare attentamente l'asset su cui si vuole operare e implementare un’oculata strategia di gestione del rischio.

Cos'è il rischio di volatilità nel trading?

Nel trading, per “rischio di volatilità” si intende il rischio che il valore di una transazione possa mutare per effetto della volatilità, ovvero di forti e repentine variazioni del prezzo dell'asset finanziario di riferimento dell’operazione.Ciò può talvolta tradursi in perdite ingenti e inattese.

Il rischio di volatilità è particolarmente significativo nei mercati di asset quali titoli, materie prime e valute, i cui prezzi possono subire sensibili variazioni in un breve arco di tempo a causa della pubblicazione di dati economici, di eventi geopolitici e di improvvisi mutamenti del sentiment di mercato.

Dal punto di vista dei trader, un'elevata volatilità può determinare un numero maggiore di potenziali punti di ingresso e di uscita dalle operazioni.Ma aumenta anche il rischio di subire perdite, soprattutto se non si è adeguatamente pronti a reagire a variazioni repentine e non si dispone di un’efficace strategia di gestione del rischio.La gestione del rischio di volatilità comporta tipicamente l'inserimento di ordini stop-loss*, la diversificazione del portafoglio e la capacità di monitorare costantemente l’evoluzione dei mercati per prendere decisioni tempestive.

*Gli stop-loss standard non sono garantiti, ma sono disponibili ordini stop-loss garantiti (GSLO), a fronte del pagamento di una commissione.È possibile verificare l’importo della commissione GSLO sul ticket di negoziazione quando si apre una posizione e si inserisce un GSLO.