IPO di Shein: come fare trading sulle azioni Shein

Scopri tutto su Shein e sulla sua imminente offerta pubblica iniziale (Initial Public Offering - IPO), sui potenziali driver di prezzo, e come fare trading sul titolo con i CFD.
Quando è prevista l'IPO di Shein?
Al 27 febbraio 2025, Shein non ha ancora confermato una data ufficiale per la sua offerta pubblica iniziale (IPO).
Stando ai primissimi rumor, Shein puntava a quotarsi al London Stock Exchange (LSE) nel primo trimestre del 2025. Ma il 14 febbraio 2025, si è fatta strada l’ipotesi che Shein possa rinviare la sua IPO alla seconda metà del 2025.
Ciononostante, chi desidera acquisire esposizione ai comparti del fast fashion e dell'e-commerce può optare per società già quotate in borsa, come ASOS, Boohoo e Zalando, il cui core business è simile a quello di Shein, motivo per cui potrebbero rappresentare opportunità alternative di investimento.
È possibile che i piani di quotazione di Shein cambino per effetto dell'evoluzione del quadro normativo e delle congiunture di mercato.
Perché Shein ha rinviato la sua IPO?
Al 27 febbraio 2025, Shein non ha comunicato una data ufficiale per la sua IPO né di aver deciso di posticiparla. Ma gli analisti di RBC Capital ritengono che i recenti scossoni in fatto di politica commerciale negli Stati Uniti siano alla base della decisione di Shein di mettere in naftalina i piani di quotazione in borsa.
Il 1° febbraio 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’abrogazione del regime “de minimis”, che fino ad allora consentiva l'ingresso nel Paese, in esenzione da dazi, di merci importate il cui valore non superasse gli 800 $. È stato inoltre introdotto un dazio del 10% sui prodotti cinesi, con inevitabili ricadute sulla strategia tariffaria di Shein e sulla redditività nel suo mercato più rappresentativo.
Contestualmente, il Financial Times (23 febbraio 2025) ha reso noto che l'utile netto di Shein è calato del 40% nel 2024, attestandosi a circa 1 miliardo di dollari, nonostante un aumento del 19% delle vendite, che hanno toccato quota 38 miliardi di dollari. La crescente concorrenza di Temu e l'aumento dei costi operativi hanno compresso i margini, il che ha indotto gli investitori a richiedere una revisione della valutazione pre-IPO, verosimilmente intorno ai 30 miliardi di dollari, in calo rispetto alle precedenti stime di 66 miliardi di dollari.
Cos'è Shein?
Shein è un colosso mondiale dell'e-commerce nel comparto del fast-fashion, fondato da Chris Xu a Nanchino, in Cina, nel 2008. Con sede a Singapore, l'azienda adotta un modello di vendita diretta al consumatore (direct-to-consumer - DTC), commercializzando capi di abbigliamento, accessori e articoli per la casa in oltre 150 Paesi, senza avere punti vendita fisici fissi, avvalendosi, invece, di negozi pop-up, ossia temporanei.
Il successo di Shein dipende dal monitoraggio dei trend in tempo reale e dal sistema di inventario “just-in-time”, che consente all'azienda di realizzare piccoli lotti di nuovi design, per poi scalarne la produzione in funzione della domanda. Ciò fa sì che i suoi cicli produttivi siano ultra-veloci e che possa mantenere i prezzi bassi, così da acquisire un considerevole vantaggio competitivo nei confronti dei rivenditori tradizionali.
Al fine di incrementare le vendite, la società fa leva sui social media, sulla pubblicità degli influencer e sulla sua app mobile, in diretta competizione con aziende come ASOS, Boohoo, Alibaba, Temu e JD.com. Ma è continuamente sotto esame per le sue pratiche lavorative, per questioni di sostenibilità e per contenziosi in materia di proprietà intellettuale.
Tappe fondamentali del percorso di Shein
- 2008Fondata da Chris Xu come rivenditore di abiti da sposa e abbigliamento femminile.
- 2012Rebranding del marchio in Shein, con l'azienda che vira verso un modello fast-fashion per commercializzare capi di abbigliamento in tutto il mondo.
- 2015Ha adottato un modello produttivo on-demand basato sui dati, che le consente di rispondere rapidamente ai trend emergenti.
- 2018Artefice di una rilevante espansione nel mercato statunitense e in quello europeo, ha ampliato la sua presenza internazionale.
- 2020Ha superato Zara e H&M per il numero di download dell'app, diventando il più grande rivenditore di moda esclusivamente online al mondo.
- 2022Valutata 100 miliardi di dollari, è stata per un breve periodo il rivenditore di moda privato con la maggiore valutazione a livello mondiale.
- 2024-2025In fase di predisposizione della sua IPO, ha dovuto far fronte a continui controlli normativi e a questioni di ordine etico.
Evoluzione della valutazione di Shein
La valutazione di Shein ha oscillato sensibilmente, in virtù della sua rapida affermazione come leader indiscusso del fast fashion e delle difficoltà di preservare la curva di crescita in un settore in continua evoluzione. Altalenando tra l’iniziale milestone del miliardo di dollari e il record di 100 miliardi, la valutazione di Shein ha fluttuato a causa del sentiment degli investitori, dei controlli normativi e delle mutevoli condizioni economiche. Di seguito è riportata la sequenza delle variazioni di valutazione di Shein negli ultimi anni.
Anno |
Valutazione |
Note |
2020 |
15 miliardi di dollari |
Raggiunta in un contesto di crescita sostenuta durante la pandemia da COVID-19. |
2021 |
30 miliardi di dollari |
Valutazione raddoppiata rispetto all'anno precedente. |
Aprile 2022 |
100 miliardi di dollari |
Conseguita dopo un round di finanziamento, superando le valutazioni combinate di H&M e Zara. |
2023 |
66 miliardi di dollari |
Valutazione in calo per effetto di difficoltà del comparto e di pressioni normative. |
Febbraio 2025 |
Circa 50 miliardi di dollari |
Valutazione prevista per una possibile IPO a Londra, rappresentativa della recente evoluzione del mercato e del quadro normativo. |
Quali sono le fonti di reddito di Shein?
Shein genera entrate in qualità di piattaforma e-commerce di fast-fashion, mediante un modello di vendita diretta al consumatore (direct-to-consumer - DTC) che non prevede negozi fisici. A differenza dei tradizionali retailer di moda, vanta un ciclo produttivo ultra-veloce che le consente di sviluppare e lanciare nuovi design nel giro di poche settimane anziché di mesi.
Il fatturato di Shein si compone di diversi e significativi flussi:
Flusso di entrate |
Descrizione |
Vendita diretta |
Shein vende capi di abbigliamento, accessori e articoli per la casa direttamente ai consumatori attraverso la sua app mobile e il sito web. |
Produzione on-demand |
Il modello di produzione “just-in-time” riduce al minimo gli sprechi di inventario e massimizza la capacità di reazione ai trend. |
Marchi privati |
Shein collabora con designer e produttori indipendenti per la realizzazione delle linee dei suoi brand proprietari. |
Marketplace di terze parti |
Di recente, ha lanciato un marketplace che permette a venditori terzi di esporre i propri prodotti sulla piattaforma Shein. |
Logistica e produzione |
Il fatturato di Shein deriva dalle partnership con aziende della filiera, dalle spese di spedizione e dai servizi premium di consegna. |
Cosa può influenzare il prezzo live delle azioni Shein?
Il prezzo delle azioni Shein dopo l’IPO, posto che venga effettivamente lanciata, potrebbe essere condizionato da politiche commerciali, trend di redditività, pressioni dei competitor e dal sentiment prevalente nell’intero comparto.
Dazi e rischi normativi
I margini di profitto di Shein dipendono dalla produzione a basso costo in Cina, il che rende l'azienda vulnerabile alle mutevoli politiche commerciali. L'abrogazione del regime “de minimis” nel febbraio del 2025 potrebbe comportare che alle spedizioni vengano applicati dazi doganali integrali, con conseguente rincaro dei costi. L’aumento dei dazi sulle importazioni cinesi è tuttora in stand-by, il che potrebbe costringere Shein a rivedere i prezzi al rialzo o ad assorbire i costi, con conseguente pressione sul valore delle sue azioni, analogamente a quanto avvenuto con il prezzo del titolo Alibaba nel biennio 2018-2019, segnato dall’inasprimento dei dazi tra Stati Uniti e Cina.
Fatturato e redditività
I report sugli utili rappresentano un fondamentale driver dell'andamento del titolo. Dati positivi possono rafforzare la fiducia degli investitori, mentre profitti inferiori alle stime possono tradursi in cali. Nel 2024, l'utile netto di Shein è diminuito del 40%, nonostante un incremento del 19% delle vendite, attestatesi a 38 miliardi di dollari, per effetto dell'aumento dei costi e della concorrenza di Temu. Se il margine di profitto calasse dopo l'IPO, potrebbero esserci ripercussioni sulla valutazione, alla stregua delle difficoltà incontrate da ASOS nel 2022, quando tassi di rendimento più elevati e spese logistiche gravarono sul prezzo delle sue azioni.
Sentiment di mercato nei confronti delle IPO
La propensione degli investitori per i titoli del comparto e-commerce influenzerà l’esito dell'IPO di Shein. Ottime performance delle IPO nel ramo delle vendite al dettaglio e nel settore tech potrebbero favorire la domanda, ma timori in fatto di redditività e le congiunture macroeconomiche potrebbero smorzare l'entusiasmo.La volatilità del prezzo delle azioni JD.com, influenzata dalla mutevole domanda dei consumatori, può verosimilmente fare da precursore per i trend futuri di Shein.
Domanda dei consumatori e percezione del brand
Il titolo Shein potrebbe essere influenzato dall’evoluzione dei trend di consumo e da tutto quel che concerne le tematiche ESG. I titani del fast fashion, tra cui H&M e Zara, sono stati particolarmente attenzionati in materia di sostenibilità, spingendo gli investitori verso le piattaforme di rivendita. Anche Shein è finita sotto la lente di ingrandimento per le sue pratiche lavorative e l'impatto ambientale, in particolar modo in Europa, le cui autorità di regolamentazione stanno adottando misure severe nei confronti del fast fashion. Se non riuscisse a venire a capo di tali problematiche, le vendite potrebbero risentirne, soprattutto tra i consumatori più giovani e con maggiore consapevolezza sociale.
Come fare trading sul titolo Shein con i CFD
Quando Shein farà il suo ingresso nel mercato azionario, sarà necessario attenersi ai seguenti passaggi per negoziarne le azioni:
- Scelta di una piattaforma di intermediazioneScegli un broker regolamentato che consenta di investire nel titolo Shein o di farci trading con i CFD.
- Creazione di un account di tradingRegistrati e verifica la tua identità.
- Deposito di fondi:Deposita denaro sul tuo account con il metodo di pagamento che preferisci.
- Monitoraggio dell'andamento del titoloConsulta periodicamente i report finanziari e le novità del settore.
- Effettuazione di un'operazioneAcquista o vendi azioni mediante ordini di mercato o ordini limit. Valuta di inserire ordini stop-loss per gestire efficacemente il rischio.
Grazie alle pratiche dritte dei nostri analisti qualificati, puoi tenere costantemente il polso dell’andamento dei mercati. Per ulteriori informazioni, visita la nostra sezione dedicata a notizie e analisi.
Per saperne di più sui contratti per differenza, consulta la nostra guida al trading di CFD.
Quali titoli simili a Shein è possibile negoziare?
Shein è tuttora integralmente in mani private, ma alcune indiscrezioni parlano di una possibile IPO al London Stock Exchange entro la fine del 2025. Nel frattempo, se si vuole acquisire esposizione al settore del fast fashion e dell'e-commerce, lo si può fare attraverso le seguenti società già quotate in borsa:
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ASOS – retailer di fast fashion con sede nel Regno Unito, con target prevalentemente giovanile.
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Boohoo (BOO) – un marchio di fast fashion basato sui dati, ma su scala ridotta rispetto a Shein.
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Zalando (ZAL) – un retailer europeo online di abbigliamento che commercializza sia capi di produzione propria che di rivenditori terzi.
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Temu (PDD) – un colosso dell'e-commerce low-cost, che è in diretta competizione con Shein e pratica sconti in maniera aggressiva.
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Alibaba (BABA) – gestisce AliExpress, che commercializza capi di abbigliamento a basso costo, ma anche altre tipologie di articoli che esulano dalla moda.
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JD.com (JD) – un’azienda cinese leader dell’e-commerce, che vanta una vasta rete logistica.
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