Tutti contro Ethereum… intanto molte cose avvengono
In questa analisi, approfondiremo alcuni degli eventi e dei dibattiti più recenti, cercando di tracciare un quadro su dove si trovi Ethereum oggi e quali possano essere le sue prospettive per il futuro.
Metti un pomeriggio al Pauper’s Pub di Toronto
Era un sabato pomeriggio del novembre 2012 e, davanti ad una birra, un pugno di persone si danno appuntamento per chiacchierare del nuovo fenomeno del Bitcoin.
Tra loro, che pare non abbia né bevuto né mangiato, siede Vitalik Buterin studente del primo anno di informatica dell'università di Waterloo in Ontario.
Mentre gli altri alternano qualche parere superficiale ad un sorso di birra, Buterin in silenzio elaborava la possibilità di estendere le applicazioni della blockchain Bitcoin oltre il solo trasferimento di valore.
Un mondo vario e in continua crescita
In questa analisi, approfondiremo alcuni degli eventi e dei dibattiti più recenti, cercando di tracciare un quadro su dove si trovi Ethereum oggi e quali possano essere le sue prospettive per il futuro.
Il futuro, ma anche il presente, di Ethereum risulta molto interessante sia da un punto di vista transazionale che come riserva di valore.
Oltre ad essere la cripto di maggior valore dopo Bitcoin, si presenta anche come la più innovativa nello sviluppo di soluzioni di finanza decentralizzata (DeFi) e smart contract.
Tuttavia, la sua performance relativa non brilla e, per questo motivo, merita attenzione come esempio di un mercato in evoluzione, soggetto a volatilità e rischio.
Perché ethereum in questo momento merita attenzione
Le veloci trasformazioni in corso sul piano della decentralizzazione delle operazioni verso il livello layer-2 stanno creando nuove opportunità per Ethereum ma anche rafforzando i competitors sul piano dell'efficienza, soprattutto a livello di fee.
Il passaggio dal Proof of Work al Proof of Stake è stato importante permettendo di spostare al di fuori della mainnet una parte delle transazioni con benefici per la competitività.
In precedenza, le limitazioni nel numero di transazioni per secondo hanno influenzato negativamente l'efficienza e la competitività della rete.
Inoltre, è di questi giorni un’importante determinazione del co-fondatore della crypto, Vitalik Buterin, il quale ha condiviso una visione futura per Ethereum da “registro mondiale” attraverso però un salutare e necessario rafforzamento della scalabilità e della resilienza.
Si tratta di argomentazioni che impattano direttamente il funzionamento pratico e la reputazione e che potrebbero influenzare le quotazioni, in positivo o in negativo, a seconda del contesto di mercato.
A proposito di reputazione, essere la criptovaluta con la maggiore quantità di token immobilizzati in Stake, il livello di TVL, rende Ethereum leader nel campo della DeFi.
Questo indicatore è parecchio importante in quanto riflesso immediato della fiducia che gli operatori ripongono nella piattaforma e nel modello che propone.
Anche alla luce delle quotazioni attuali, l'eventuale fiducia che gli operatori decideranno di accordare al modello Ethereum potrebbe rappresentare un pivot point per la criptovaluta.
I rischi per ethereum al di fuori della blockchain principale
Scalabilità, decentralizzazione e sicurezza della blockchain sono aspetti che facilmente entrano in conflitto quando si tenta di agire su uno dei pilastri.
Per Ethereum, una delle evoluzioni tecniche recenti su cui si sta concentrando l'attenzione degli operatori è certamente lo sviluppo del rollup Base.
Una soluzione di scaling, al di fuori della blockchain principale, che non chiede in cambio grossi sacrifici in termini di sicurezza.
Su questo terreno di gioco, va sottolineato che Ethereum è esposta a potenziali rischi sul piano della competitività a causa della crescente concorrenza da parte di altre reti.
Una sfida importante all'interno della mainnet, la blockchain principale, riguarda la capacità di elaborazione delle transazioni (TPS) e la competitività delle commissioni (GAS FEE).
Mentre Ethereum riesce a processare circa 25 TPS con commissioni medie di 0,30$ Solana, indicata come una delle principali “killer di Ethereum”, riesce ad elaborare 65.000 tps richiedendo una gas fee di circa 0,01$.
Questi sviluppi hanno contribuito alla performance relativa più solida di Solana in alcune fasi recenti.
Per meglio competere, quest'ultima ha sviluppato, al di fuori della blockchain principale, un sistema di rollups con cui riesce a portare a circa 100.000 le TPS e abbassare le commissioni medie a 0,10$ o 0,05$ a seconda dei casi.
Tutto questo permette di consolidare la posizione e la trasparenza nei confronti della criptovaluta, aspetti fondamentali per chi si propone come leader nel campo degli smart contract e delle applicazioni di finanza decentralizzata.
Necessità di bilanciare innovazione e conservazione dei valori
La visione di lungo termine di Vitalik Buterin, leader e co-fondatore di Ethereum, pone sfide impegnative già nel presente.
È evidente la necessità di innovare per rendere sempre più attuali le risposte alle attese degli utenti soprattutto sul piano delle commissioni, della scalabilità e della decentralizzazione.
In un graduale arco temporale, stimato in 4 anni, l'adozione di un modello di protocollo più semplice, ispirato a un approccio più snello simile a quello di Bitcoin, ha prodotto intanto una serie di aggiornamenti sul piano della sicurezza , sebbene accompagnati da una maggiore complessità operativa.
Tuttavia, è proprio questo il campo su cui Ethereum costruisce la propria attrattiva per investitori e operatori istituzionali.
Un campo sul quale mira a mantenere la propria rilevanza competitiva, nella convinzione che la maggiore semplificazione da raggiungere resti fondamentale per lo sviluppo di nuovi prodotti e applicazioni decentralizzate in un contesto di crescente domanda di transazioni, particolarmente nel sensibile campo degli smart contract.
In cosa eccelle ethereum
Nonostante il valore del token sul mercato sia sotto pressione, giova ricordare che ci sono diversi ambiti in cui la criptovaluta è considerata tra le più avanzate.
Rwa
È il caso della Real World Assets, cioè la trasformazione in token di proprietà reali come immobili, opere d'arte e titoli.
Un mercato, per ora di nicchia ma in rapida crescita che si attesta sui 20 miliardi di dollari ormai.
Il RWA rende possibile il trasferimento sulla blockchain della proprietà che risulta così utilmente frazionata.
Infatti, i vantaggi in termini di accessibilità, liquidità e trasparenza sono evidenti rappresentando un esempio concreto di ponte tra finanza tradizionale e decentralizzata.
La blockchain di ethereum gioca un ruolo centrale in questo settore che con una quota di mercato superiore al 50% ha attratto significativi flussi da parte di investitori istituzionali.
De.Fi
Ethereum è pioniere della finanza decentralizzata.
Il recente caso MakerDAO ne rappresenta la dimostrazione più lampante.
Utilizzando smart contracts innovativi è possibile porre a garanzia asset digitali per emettere stable coin.
Questa pratica rappresenta un'evoluzione rispetto ai modelli di finanziamento tradizionali rendendo disponibili ad un pubblico vasto soluzioni al di fuori del circuito tradizionale.
Dex
Uniswap, che si basa su Ethereum, è un ulteriore robusto esempio di exchange decentralizzato nel trading.
Basato su smart contracts capaci di assicurare trasparenza e sicurezza, permette agli utenti di fare trading senza necessità, ad esempio, di trasferire i loro fondi i quali restano custoditi nei rispettivi wallet fino al momento dell'esecuzione degli ordini.
Questo approccio offre vantaggi in termini di controllo e ridotta esposizione a rischi di terze parti, visto che i fondi sono meno esposti ad attacchi hacker.
Nft
Ethereum è la piattaforma di riferimento per questi token dove, ancora una volta, la flessibilità dei propri smart contracts permette una gestione efficace delle royalties e funzionalità avanzate per la verifica dell’autenticità.
Per questo motivo Ethereum è una delle piattaforme preferite da artisti e creatori di contenuti digitali.
Eea
Importanti aziende, istituzioni finanziarie e governi collaborano con Ethereum, tramite Enterprise Ethereum Alliance, per l'adozione di soluzioni blockchain nei loro processi e modelli di business.
È prevista anche una forma ibrida che permette alle soluzioni di essere meno drastiche nel cambio di modello per le aziende che se ne avvalgono.
Cosa rende debole ethereum
Abbiamo evidenziato in cosa Ethereum eccelle ma, ovviamente, non mancano punti di debolezza che attengono alla sfera tecnica, alla scalabilità ed alla sicurezza.
Scalabilità
Sono risultati evidenti, soprattutto in passato le criticità legate ai momenti di punta delle transazioni.
Lunghi tempi di attesa e commissioni elevate erano le tipiche conseguenze legate alla gestione di un elevato numero di transazioni.
Un esempio frequentemente citato lo si può riscontrare in occasione del boom delle DeFi e degli NFT.
L'adozione di soluzioni layer-2 e il passaggio al Proof of Stake sono stati sviluppati per affrontare queste criticità.
Da questo punto di vista le soluzioni di rollup, che permettono di aggregare più operazioni, e di shard, che consentono invece di frazionarle e gestirle in parallelo, offrono un potenziale miglioramento dell’efficienza.
Sicurezza
La complessità della piattaforma e l'ampia area di esposizione ad attacchi informatici richiede un costante impegno in materia di sicurezza.
Esperienza utente
Probabilmente una delle criticità cui la comunità è più sensibile riguarda l'usabilità della piattaforma la quale, particolarmente per i non esperti, può risultare complessa da utilizzare.
Questo ostacolo può rappresentare una barriera per una strategia di diffusione della adozione della piattaforma.
Il valore relativo di ethereum nel mondo crypto
Come abbiamo visto in precedenza, Ethereum ha recentemente mostrato una performance inferiore alla media, non solo nei confronti del leader Bitcoin ma delle principali criptovalute per capitalizzazione.
Nel recente passato la piattaforma registra un calo importante delle transazioni con conseguenti minori commissioni, minore interesse degli istituzionali e un effetto inflazionistico per il conseguente ridotto tasso di burn delle fee.
Ricordiamo infatti che le commissioni vengono pagate con annullamento di token, e quando il volume delle transazioni diminuisce, questo impatta anche il meccanismo deflattivo della rete.
In genere, una maggiore attività sulla rete è associata a maggiore interesse e a un incremento del burn rate, elementi che storicamente hanno sostenuto il valore del token.
Anche per questo la criptovaluta ha mostrato difficoltà nel superare in modo stabile la soglia tecnica dei 2.000 dollari.
Gli importanti deflussi dagli etf, anche da parte degli istituzionali, hanno coinciso con una minore attività sulla rete e una conseguente pressione sui prezzi.
Nonostante tutto, come sostiene Kronos Research, Ethereum dimostra fondamentali robusti poiché, sebbene in evidente calo, restano significativi sia l'utilizzo che la domanda come dimostra l'importante track record su layer-1.
Un altro indicatore del momento di scarso interesse per Ethereum lo si può dedurre dal ratio con Bitcoin.
Da cui traspare uno switch verso strumenti più consolidati.
L'indice mostra valori che non si registravano da diversi anni.
Una lettura interessante di questo ratio può essere fatta in occasioni di livelli estremi rispetto alla media.
Livelli elevati dell'indice indicano valutazione elevata di ethereum rispetto a Bitcoin.
In ottica cautelativa questo produce un naturale switch da Ethereum verso Bitcoin per consolidare i guadagni e posizionarsi su un asset che è comunque più maturo, e relativamente sottovalutato in quel momento, rispetto alle altcoin.
Ovviamente una lettura diametralmente opposta può essere fatta quando, come il momento attuale, ci troviamo su valori estremamente bassi.
Anche l'attività delle whale può offrire indicazioni diverse, spesso ambigue.
Da una parte assistiamo a importanti concentrazioni di valore che di per sé, nel lungo periodo, dovrebbero essere di sostegno, come segno di fiducia verso la piattaforma.
Tuttavia, rende i prezzi fortemente dipendenti dalle decisioni di poche mani contribuendo ad una maggiore volatilità nel breve periodo.
In alcuni casi, le whale sono posizionate short, il che può contribuire alla volatilità.
Le fasi di accumulo possono precedere movimenti significativi dei prezzi, ma vanno interpretate con cautela.
Ad esempio, nella seconda metà di aprile risulta un acquisto consistente fatto OTC, il che denota la volontà di non influenzare il prezzo di mercato e una possibile strategia di accumulo strategico.
Possibile volatilità in arrivo
In tutto ciò il quadro tecnico complessivo, pure indicando sofferenza delle quotazioni, mostra segnali che potrebbero preludere a movimenti direzionali.
Sul grafico mensile possiamo apprezzare la violazione di un pattern di triangolo ascendente.
I volumi associati al breakout sono rimasti contenuti, mentre il mese di aprile ha consegnato un hammer ancora non validato.
L'eventuale rottura del massimo dell’hammer potrebbe facilmente portare i prezzi a contatto con la trendline rialzista appena violata potrebbe, secondo alcuni analisti tecnici, riportare i prezzi verso l’area della trendline rialzista recentemente superata, dove transita anche la sma200 del settimanale.
Lì sarà importante valutare se si verificherà un pullback, che, se confermato, potrebbe rafforzare le pressioni correttive.
Il grafico settimanale, invece, sembra quasi portarci nel futuro nel senso che anche lì troviamo un hammer, quasi doji, sul minimo di periodo, già validato questa volta.
Le implicazioni rialziste restano immutate rispetto al grafico mensile tuttavia qui si apprezza meglio una possibile area di resistenza sul livello di 2.150$.
Il mancato superamento della soglia dei 4.000$ ha avuto un impatto tecnico rilevante.
Per tre volte non è riuscita a superare la resistenza e poi, complice il violento ritracciamento dell'agosto scorso, ha potuto completarsi un esteso pattern di triplo massimo.
Sul settimanale si possono osservare i volumi in accelerazione al breakout mentre la proiezione del target naturale indica come possibile supporto una precedente area di minimo che, come segnalato, resta il prossimo punto di supporto vitale.
Notare anche come sull'indicatore RSI il movimento di possibile rimbalzo dei prezzi risulti anche anticipato.
La linea sta per fare breakout del livello di resistenza statica, della trendline ribassista e contemporaneamente della sua media a 14 periodi (evidenziata in giallo).
Anche un'analisi comparata, con Bitcoin e l'indice tecnologico americano, risulta coerente col movimento in atto su Ethereum.
In tutti e tre i casi abbiamo la formazione di un minimo relativo che ci si è già lasciati alle spalle in un contesto di rinnovato momentum positivo.
Tuttavia, risulta evidente la sensibilità del mondo crypto al generale contesto di risk-off.
La sofferenza delle quotazioni è coincisa con l'inasprimento della guerra commerciale.
Non a caso l'attuale movimento di ripresa delle quotazioni si inserisce in un contesto di miglioramento del sentiment generale.
Un peggioramento del sentiment potrebbe innescare ulteriori pressioni al ribasso su Ethereum.
In tale scenario, le posizioni delle whale potrebbero accentuare la volatilità.
Alcuni livelli tecnici indicano l’area di 1.070$ come possibile supporto in caso di estensione del movimento ribassista, secondo l’analisi di pattern precedenti.