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Principi del trading ETF: come fare trading sugli ETF

Scopri di più sugli ETF, da cosa sono, le loro tipologie e cosa ne determina i prezzi ai diversi strumenti e strategie di trading di ETF disponibili. Continua a leggere per capire come fare trading di ETF mediante i CFD su Capital.com.
Nov 28, 2022• Aggiornato


Cos'è il trading di ETF?

Il trading di ETF è l'acquisto e la vendita di Exchange-Traded Fund per ottenere esposizione a un'ampia gamma di asset e speculare sulle fluttuazioni dei prezzi.

I fondi negoziati in borsa (ETF) sono tra gli strumenti finanziari più diffusi che gli investitori aggiungono ai loro portafogli a fini di esposizione e diversificazione. Invece di dover ricercare e analizzare i singoli titoli, è possibile monitorare l'andamento di un gruppo di titoli o di un indice, nonché fare trading su fondi di materie prime investendo in ETF.

Sei alle prime armi in questo mercato e vorresti una spiegazione del trading di ETF? In questa guida esaminiamo l'ETF trading in maniera più dettagliata e illustriamo come si può iniziare a investire in ETF, passando in rassegna altri importanti elementi che potresti aver bisogno di conoscere.

Cos'è un ETF?

La definizione di ETF fa riferimento a un valore mobiliare che racchiude un paniere di titoli azionari, materie prime o altri asset che talvolta seguono un benchmark per misurarne le rispettive performance. Si basano comunemente su un indice, un comparto industriale o un tema. Possono seguire un particolare gruppo di azioni, obbligazioni, materie prime, valute o altri asset.

Secondo la società di investimento statunitense Blackrock, ad agosto 2022 erano disponibili oltre 8.000 ETF a livello mondiale. La domanda degli investitori e i miglioramenti tecnologici hanno semplificato gli investimenti in ETF. Negoziati sulle borse valori, gli ETF possono essere acquistati e venduti istantaneamente nel corso di una giornata di contrattazioni, consentendo agli investitori di reagire rapidamente a qualsiasi trend di mercato emergente.

Per certi versi, gli ETF sono simili ai fondi comuni di investimento, ma questi vengono acquistati direttamente da un gestore di fondi e i prezzi vengono stabiliti solo una volta al giorno.

A cosa serve un ETF? Gli Exchange-Traded Funds sono stati concepiti in seguito alla crescente popolarità degli investimenti in indici negli anni '80 e '90. Il primo ETF fu lanciato negli Stati Uniti nel 1993, come strumento per seguire l'indice S&P 500 (US500).

Il trading di ETF offre agli investitori un sistema per ottenere esposizione ad asset che in precedenza non erano facili da negoziare, come le materie prime fisiche o le azioni sulle borse internazionali. Ad esempio, gli ETF sulle materie prime danno accesso al petrolio, ai metalli preziosi e ai mercati agricoli.

Il primo ETF sulle materie prime per l'oro fu lanciato nel 2003 sull'Australian Securities Exchange. Nel 2004, State Street Corporation (STT) lanciò SPDR Gold Shares (GLD), il primo ETF statunitense interamente garantito da oro fisico, che superò il miliardo di dollari di asset nei primi tre giorni di contrattazioni.

Come funzionano gli ETF?

Per capire come funziona un ETF, vediamo come viene creato. I nuovi ETF devono essere approvati dall'autorità di regolamentazione finanziaria del mercato in cui saranno quotati. Ad esempio, negli Stati Uniti, lo sponsor presenta un piano alla Securities and Exchange Commission (SEC).

Ma come vengono negoziati gli ETF? Il processo di creazione e riscatto consente ai partecipanti autorizzati, tra cui i market maker o i trading desk di grandi investitori istituzionali, di collocare azioni dei titoli quotati nell'ETF in trust e quindi creare quote dell'ETF.

Gli ETF sono negoziati sui mercati azionari e sono disponibili per tutta la durata di una sessione di contrattazioni. Gli investitori possono acquistare quote o azioni del fondo nello stesso modo in cui possono acquistare le azioni del titolo di una società. Il processo di creazione e riscatto delle azioni assicura che il prezzo dell'ETF rimanga in linea con il suo valore patrimoniale netto (NAV).

Gli azionisti detengono indirettamente i titoli del fondo e in genere ricevono un report annuale. Gli azionisti hanno diritto a una quota degli utili sotto forma di dividendi o interessi e possono vedersi riconosciuto un valore residuo in caso di liquidazione del fondo.

Tipi di Exchange-Traded Fund

Esistono diversi tipi di ETF, che coprono una serie di classi di attività e approcci di investimento.

  • ETF Azionari

Gli Exchange-Traded Fund azionari tracciano indici che coprono gruppi di titoli azionari, tra cui grandi aziende, piccole imprese, titoli che distribuiscono dividendi e società operanti in determinati Paesi o specifici settori industriali. Ad esempio, gli ETF tecnologici, di consumo, bancari e farmaceutici consentono agli investitori di ottenere esposizione a un gran numero di titoli di tali comparti, invece di acquistare un singolo titolo che potrebbe sottoperformare.

  • ETF Indicizzati

Gli Exchange-Traded Funds indicizzati consentono agli investitori di ottenere esposizione a un intero indice del mercato azionario, ad esempio l'S&P 500 (US500), il Nasdaq 100 (US Tech 100) o l'FTSE 100 (UK100). Gli ETF indicizzati puntano a seguire le performance del rispettivo indice benchmark, detenendo le azioni dei titoli che lo compongono all'interno dell'indice o altri prodotti d'investimento che ne seguono i movimenti di prezzo.

  • ETF Settoriali

Gli Exchange-Traded Fund settoriali seguono un paniere di azioni di società operanti in un settore specifico. Ad esempio, l'ETF iShares Nasdaq Biotechnology (IBB), che investe in titoli di aziende biotecnologiche, e l'ETF Global X Autonomous & Electric Vehicles (DRIV), che investe in case automobilistiche, produttori di semiconduttori, società di tecnologia automobilistica e altri fornitori del comparto dei veicoli elettrici.

È possibile utilizzare gli ETF settoriali per investire in aree specifiche dei mercati o per fare hedging in presenza di altre posizioni nel proprio portafoglio. Ad esempio, se si ha un'esposizione significativa a un determinato settore, si potrebbe mitigare tale rischio shortando un ETF settoriale.

  • ETF Obbligazionari

Gli Exchange-Traded Fund obbligazionari assicurano agli investitori un reddito fisso per diversificare dagli ETF azionari, che solitamente comportano un rischio maggiore. Le obbligazioni offrono una maggiore stabilità dei prezzi rispetto alle azioni e una bassa correlazione con i movimenti dei mercati azionari.

Gli ETF obbligazionari sono più accessibili agli investitori individuali, poiché il mercato obbligazionario può essere opaco ed esibire innumerevoli tipi di obbligazioni, mentre gli ETF offrono accesso immediato a un portafoglio di obbligazioni. Gli ETF obbligazionari corrispondono gli interessi ricevuti sulle obbligazioni nel portafoglio. Gli investitori possono scegliere l'esposizione obbligazionaria in modo mirato, con ETF a breve, medio e lungo termine.

  • ETF su Materie Prime

Gli ETF sulle materie prime consentono agli investitori di accedere ai mercati liquidi e volatili delle materie prime, tra cui il petrolio, l'oro, il rame o il caffè, che in precedenza erano esclusiva dei trader di materie prime certificati dalle borse. Gli ETF sulle materie prime sono spesso basati su derivati, piuttosto che sull'asset fisico, e possono quindi comportare un rischio maggiore.

  • ETF Valutari

Gli Exchange-Traded Fund valutari seguono una singola valuta o un paniere di valute, come l'indice del dollaro statunitense (DXY). Alcuni ETF negoziano direttamente una valuta, mentre altri fanno trading su derivati o su un mix. Gli ETF valutari consentono agli investitori di coprire i loro portafogli dalla volatilità delle valute.

  • ETF Specializzati

Gli ETF specializzati, come gli ETF a leva e gli ETF inversi, sono fondi concepiti per il trading con gli ETF a breve termine con un potenziale coefficiente di rischio/rendimento più elevato. Gli ETF a leva prendono in prestito denaro per investire ulteriori fondi, in genere due o tre volte l'investimento iniziale. Si noti che la leva finanziaria può amplificare sia gli utili che le perdite. Gli ETF inversi si muovono in direzione opposta rispetto all'indice benchmark, consentendo teoricamente agli investitori di realizzare guadagni quando il valore di un asset cala.

  • ETF Fattoriali

Gli ETF fattoriali puntano su specifici driver di mercato e sono spesso utilizzati da investitori istituzionali e gestori attivi. Ad esempio, gli ETF value prediligono quei titoli che esibiscono un elevato rapporto di prezzo/valore in termini dei rispettivi fondamentali e un potenziale di crescita del prezzo delle azioni, mentre gli ETF momentum detengono titoli che manifestano un volume crescente a fronte di un prezzo delle azioni in aumento.

  • ETF Sostenibili

Gli ETF sostenibili puntano sugli investimenti in titoli che esibiscono elevati standard ambientali, sociali e di governance (ESG). Gli ETF sostenibili mirano a eliminare l'esposizione a controverse pratiche aziendali che non siano in linea con i valori dell'investitore.

  • ETF Geografici

Gli ETF geografici consentono agli investitori di diversificare attraverso titoli azionari di altri Paesi o aree territoriali la cui negoziazione individuale non è disponibile presso il loro broker. Ciò si è rivelato particolarmente appetibile con l'ascesa dei mercati emergenti.

Tipi diversi di ETF

Differenza tra ETF, fondi indicizzati e fondi comuni di investimento

Quali sono le differenze tra un ETF, un fondo comune di investimento e un fondo indicizzato?

L'espressione "fondo comune" fa riferimento al modo in cui un fondo è strutturato. Gli investitori mettono "in comune" le rispettive risorse per investire nei mercati. Invece di negoziare le azioni dei titoli detenuti nel fondo, gli investitori acquistano e vendono azioni della società del fondo comune.

I fondi indicizzati sono un tipo di fondo che punta a replicare le performance di un determinato indice del mercato azionario, mentre i fondi comuni di investimento sono gestiti attivamente e mirano a sovraperformare l'indice. Un fondo indicizzato può essere strutturato come fondo comune o come ETF.

Gli ETF sono stati concepiti per offrire agli investitori un'alternativa più efficiente, dal punto di vista fiscale, ai fondi comuni di investimento con una maggiore liquidità. I fondi comuni vengono acquistati direttamente dal gestore del fondo e i prezzi vengono stabiliti solo una volta al giorno. Gli ETF sono valori mobiliari oggetto di contrattazioni che possono essere acquistati e venduti sulle borse valori istantaneamente durante una sessione di trading. Ciò consente agli investitori di reagire rapidamente ai trend di mercato.

Gli ETF offrono un'alternativa flessibile e a basso costo ai fondi comuni di investimento, in quanto i fondi passivi basati su indici hanno commissioni di gestione inferiori rispetto ai fondi gestiti attivamente. Gli ETF funzionano come le azioni, in quanto possono essere venduti allo scoperto, acquistati a margine, e possono offrire opzioni.

Gli ETF condividono alcuni tratti caratteristici con i fondi comuni di investimento: entrambi sono costituiti da un paniere diversificato di valori mobiliari, ma di solito non richiedono un investimento minimo, proprio come la maggior parte dei fondi comuni. Gli ETF esibiscono generalmente coefficienti di spesa e commissioni di intermediazione più bassi.

Similitudini e differenze tra fondi comuni ed ETF trading

Cosa determina i prezzi degli ETF?

Il valore sottostante delle partecipazioni in un portafoglio, noto come valore patrimoniale netto (NAV), è il principale driver dei prezzi degli ETF. Si possono riscontrare differenze nei periodi di maggiore volatilità dei mercati.

Il prezzo di un ETF fluttua nel corso di una sessione di trading, mentre il NAV riflette il valore ufficiale dell'ETF, che viene stabilito una volta al giorno sulla base dei prezzi di chiusura degli asset sottostanti. Il NAV è utilizzato per misurare le performance di un ETF rispetto al suo benchmark.

Domanda e offerta

Il prezzo di mercato di un ETF è determinato dal valore delle sue partecipazioni, nonché da offerta e domanda del fondo. Il prezzo fluttua nel corso della giornata a seconda delle operazioni effettuate da acquirenti e venditori. Se la domanda aumenta, il prezzo sale, mentre se diminuisce, il prezzo cala.

Movimenti valutari

Le fluttuazioni valutarie possono avere un impatto sul valore degli ETF che investono in mercati esteri. Le variazioni del valore di una valuta locale possono influire sul prezzo dei titoli quotati sulle borse estere, aumentando o diminuendo i rendimenti di quell'asset.

Le fluttuazioni valutarie hanno anche un impatto sugli utili delle multinazionali che operano in diversi Paesi, il che può influire sui prezzi dei titoli sottostanti di un ETF. Gli ETF valutari sono concepiti per trarre profitto e fare hedging a fronte di movimenti valutari.

Aspetti economici

I trend economici possono influenzare i prezzi degli ETF, in quanto una forte crescita può far aumentare il valore degli asset sottostanti, mentre una recessione nazionale o internazionale può far calare i prezzi.

Alcuni settori possono essere più esposti di altri ai trend economici, ad esempio gli ETF sui veicoli elettrici che investono nella transizione all'energia pulita. Un altro esempio è rappresentato dagli ETF sui beni di consumo primari, che puntano a garantire stabilità agli investitori investendo in società in grado di conseguire buoni risultati anche durante periodi di recessione.

Come fare trading di ETF

Esistono diversi sistemi per investire in ETF, a seconda della propria esperienza, della tolleranza al rischio e della strategia di trading prescelta.

Contratti per differenza (CFD)

Uno dei metodi più diffusi per fare trading di ETF è quello di ricorrere ai contratti per differenza (CFD). Un CFD è un contratto tra un broker e un trader in cui una parte si impegna a corrispondere all'altra la differenza di valore di un asset o di un valore mobiliare.

Un trader di ETF ha come obiettivo quello di realizzare teoricamente un profitto dalla differenza tra il prezzo dell'asset all'apertura e quello alla chiusura dell'operazione, sebbene sia comunque presente il rischio di perdite. Il trading ETF con i CFD consente di speculare sulla direzione del prezzo dell'ETF senza detenerne l'effettiva titolarità.

Attraverso i CFD, è possibile fare trading con gli ETF in entrambe le direzioni. Se si ritiene che il prezzo di un ETF aumenterà, si può aprire una posizione long, mentre se si pensa che il prezzo calerà, si può prendere una posizione short.

Opzioni

Le opzioni sugli ETF sono contratti derivati correlati ai prezzi dei futures, che consentono di aprire una posizione senza l'obbligo di acquistare o vendere il contratto alla data di scadenza indicata.

Quando si acquista un contratto di opzioni, si accetta un prezzo di esercizio con un premium o uno sconto sul prezzo dei futures. Si trae profitto dall'operazione se il prezzo dei futures si muove verso il prezzo di esercizio entro la data di scadenza, ma si perde il premium se il prezzo dei futures si allontana dal prezzo di esercizio.

Futures

I contratti futures consentono agli investitori di speculare sul prezzo di un asset a una data futura prestabilita. Tali contratti differiscono dalle opzioni e dai CFD in quanto obbligano l'acquirente ad acquisire la titolarità dell'asset o a rollare il contratto alla data di scadenza. I provider di ETF spesso acquistano contratti futures per le partecipazioni dei loro portafogli, soprattutto per gli ETF sulle materie prime.

Borse valori

Se si vuole possedere azioni di un ETF al prezzo corrente di mercato, piuttosto che speculare sul suo valore futuro, è possibile acquistare gli ETF direttamente in borsa, proprio come con le azioni di una società.

Vari metodi per fare trading di ETF

Cos'è una strategia di trading sugli ETF?

Quando si decide di investire in ETF, è necessario definire la propria strategia di investimento. Esistono diverse strategie di trading sugli ETF, in funzione dell'approccio prescelto, della tolleranza al rischio, dell'orizzonte temporale e degli obiettivi generali di trading o d'investimento.

Dollar-cost averaging

Acquistando regolarmente un asset come un ETF, è possibile determinare la media del prezzo pagato nel corso del tempo, in base alle fluttuazioni del prezzo.

Invece di effettuare un unico investimento a un determinato prezzo, si può investire lo stesso importo a intervalli regolari. Ciò può ridurre il prezzo medio di acquisto nel tempo, consentendo di sfruttare le flessioni di mercato per realizzare un utile, sebbene sia comunque presente il rischio di subire una perdita.

Asset allocation

Gli ETF possono aiutare gli investitori nella costruzione del portafoglio quando muovono i primi passi e nel ribilanciamento nel corso del tempo. Un investitore può allocare una quota del suo portafoglio a un settore specifico, come la tecnologia o i beni di consumo primari, oppure a una determinata classe di asset, ad esempio le obbligazioni o le materie prime.

Swing trading

Le operazioni di swing trading sfruttano le forti oscillazioni di prezzo di un asset. Gli ETF possono essere indicati per questo scopo in quanto hanno spread bid e ask contenuti, per cui la differenza di prezzo non viene vanificata dallo spread.

I trader possono decidere di fare swing trading su un ETF che copre un settore specifico o una classe di asset con cui hanno particolare familiarità, consentendo loro di identificare i fattori che determinano forti movimenti di prezzo. Si noti che lo swing trading è comunemente una strategia a breve e a medio termine.

Rotazione settoriale

Gli investitori spesso ruotano le loro partecipazioni all'interno e all'esterno di determinati settori industriali, in funzione dei trend economici. Durante i periodi di crescita economica sostenuta, potrebbero scegliere di puntare sui titoli in forte ascesa, ma quando le economie rallentano, si liberano dei titoli growth per passare ai titoli value.

Se il portafoglio di un investitore diventa troppo sbilanciato a favore di un determinato settore, può vendere alcune delle sue partecipazioni in ETF per investire in un comparto diverso, in modo che il portafoglio non risulti eccessivamente concentrato.

Vendite allo scoperto

Quella delle vendite allo scoperto (short selling) è una strategia ad alto rischio che consiste nel prendere in prestito uno strumento finanziario o un valore mobiliare per venderlo. La vendita allo scoperto di ETF comporta costi di prestito inferiori rispetto a quelli dei singoli asset e un rischio minore di short squeeze, quando il prezzo di un asset fortemente shortato schizza alle stelle con i trader costretti a coprire le loro posizioni.

Lo short selling di ETF consente ai trader di speculare su trend generici. Ad esempio, un trader che prevede un rallentamento della crescita dei mercati emergenti potrebbe shortare un ETF sui mercati emergenti.

Trading sui trend stagionali

Gli ETF possono rappresentare un sistema pratico per i trader per sfruttare virtualmente le variazioni stagionali dei prezzi degli asset. Tuttavia, come per tutte le strategie di trading, è sempre insito il rischio di perdere il proprio capitale.

Ad esempio, i prezzi dell'oro tendono ad aumentare in autunno e in inverno a causa della crescita della domanda di gioielli in India e in Cina durante le festività e le vacanze.

I prezzi energetici sono soliti aumentare durante l'inverno, quando i fabbisogni per riscaldamento sono più elevati, o durante l'estate, quando si registra un picco nell'utilizzo di climatizzatori.

Hedging

Gli ETF offrono agli investitori un sistema semplice per coprire i loro portafogli dai rischi di ribassi. Rappresentano una delle modalità più semplici per investire in materie prime come i metalli preziosi, che assicurano copertura da incertezza economica, aumenti dell'inflazione e bassi tassi di interesse.

Mentre gli investitori esperti possono fare trading di opzioni put su specifici valori mobiliari per coprire i loro portafogli, gli ETF semplificano l'apertura di posizioni short su un determinato settore o sul mercato generico.

A seconda delle circostanze personali, è possibile optare per un mix di strategie di investimento in ETF.

Come fare trading di ETF con i CFD

Ti piacerebbe investire in ETF con i CFD? L'utilizzo dei CFD per fare trading di ETF consente di acquisire esposizione alle fluttuazioni di prezzo a breve termine di specifici settori o Paesi. Il trading di CFD permette di utilizzare la leva finanziaria per amplificare l'esposizione all'ETF, in modo da poter aprire una posizione più ampia con un deposito inferiore. Ricorda che la leva può amplificare sia gli utili che le perdite.

Se vuoi iniziare a fare trading di ETF utilizzando i CFD, apri un account presso un provider di CFD come Capital.com. È possibile fare trading di CFD su ETF, ma anche su materie prime, azioni e forex, il tutto attraverso lo stesso account.

Per iniziare, basta seguire questi semplici passaggi:

  1. Crea e accedi al tuo account di trading di CFD

  2. Scegli l'ETF che vuoi negoziare

  3. Utilizza la tua strategia di trading preferita per individuare opportunità di trading

  4. Inizia la tua prima operazione. È possibile impostare uno stop loss o uno stop loss garantito per gestire il rischio.

  5. Monitora il tuo trading ricorrendo a indicatori tecnici e analisi fondamentale

  6. Chiudi la tua posizione coerentemente con la tua strategia di trading

Pro e contro del trading di ETF con i CFD

Il trading di ETF con i CFD consente di ottenere un'esposizione diversificata a un paniere di asset senza dover effettuare ricerche sui singoli componenti. È possibile utilizzare gli ETF per prendere posizioni su trend generici come i cambiamenti stagionali, la rotazione settoriale o le performance economiche di un determinato Paese.

I CFD offrono la flessibilità di fare trading in entrambe le direzioni. Sia che si abbia una visione rialzista o ribassista del prezzo di un ETF, è possibile speculare sui movimenti al rialzo o al ribasso dei prezzi.

Il trading di CFD è un'alternativa economicamente vantaggiosa, poiché è spesso esente da commissioni e i broker realizzano un modesto profitto dallo spread.

Inoltre, i CFD si servono della leva, così da rendere possibile l'apertura di una posizione di grandi dimensioni con un piccolo investimento iniziale di capitale.

Ad esempio, un margine del 10% significa che va depositato solo il 10% del valore dell'operazione che si vuole aprire, mentre il resto è coperto dal provider di CFD. Se si vuole effettuare un'operazione per un valore di 1.000 $ in CFD e il broker richiede un margine del 10%, occorreranno soltanto 100 $ di capitale iniziale per aprire l'operazione.

Ciononostante, è opportuno sapere che il trading di CFD comporta anche dei rischi, in quanto si tratta di prodotti a leva che moltiplicano l'entità delle perdite se il prezzo si muove contro la propria posizione, mentre massimizzano i guadagni se il prezzo si muove nella stessa direzione. È importante fare ricerche personali e capire come funziona la leva prima di iniziare a fare trading di ETF con i CFD.

Si noti che i CFD comportano anche commissioni overnight, il che vuol dire che sono maggiormente indicati per il trading con gli ETF a breve termine, piuttosto che per investimenti a lungo termine.

Perché fare trading di ETF con Capital.com

Se vuoi sapere come investire in ETF mediante i CFD, Capital.com offre funzionalità avanzate per migliorare la tua strategia e assicurare risultati migliori.

Tecnologia IA avanzata come punto di riferimento: Un feed personalizzato di notizie fornisce agli utenti contenuti unici in base alle rispettive preferenze. La rete neurale analizza la condotta all'interno dell'app e propone video e articoli compatibili con la tua strategia di trading. Ciò ti aiuterà a perfezionare il tuo approccio nel trading di CFD sugli ETF.

Trading a margine: Grazie al trading a margine, Capital.com consente di fare trading di ETF e di altri asset di prima fascia, anche se si dispone di una quantità limitata di fondi nell'account. Ricorda che i CFD sono prodotti a leva, il che implica che sia gli utili che le perdite potrebbero essere amplificati.

Trading sulla differenza: Facendo trading di ETF con i CFD, non si acquista concretamente l'asset sottostante. Si specula semplicemente sui rialzi o sui ribassi del suo prezzo. Un trader di CFD può andare short o long, impostare ordini stop e ordini limit e implementare scenari di trading in linea con i propri obiettivi. Il trading di CFD non è diverso dal trading tradizionale in fatto di strategie associate. Ma il trading di CFD è per natura a breve termine, per via dei costi overnight. Inoltre, sono presenti ulteriori rischi associati alla leva, in quanto può amplificare sia gli utili che le perdite.

Analisi del trading in senso lato: La piattaforma basata su browser consente ai trader di elaborare le proprie analisi e previsioni di mercato con raffinati indicatori tecnici. Capital.com fornisce aggiornamenti dai mercati in tempo reale e vari formati di grafici, disponibili su desktop, iOS e Android.

Orari di trading ETF

Se hai intenzione di iniziare a fare trading di ETF, devi conoscere gli orari di operatività del mercato. Gli orari di trading di un ETF sono gli stessi della borsa valori in cui l'ETF è quotato.

Ad esempio, l'orario di apertura del mercato ETF per un fondo quotato negli Stati Uniti è dalle 09:30 alle 16:00 EST. Alcune piattaforme di broker offrono la possibilità di fare trading pre-market o after-hours, consentendo di acquistare e vendere azioni ed ETF alcune ore prima o dopo l'apertura e la chiusura del mercato.

Su Capital.com, i CFD sugli ETF sono disponibili per il trading a seconda dell'asset. È sempre possibile verificare gli orari di trading di un ETF alla rispettiva pagina di mercato sul nostro sito web o sulla nostra piattaforma mobile. Ad esempio, i CFD SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY) vengono negoziati dal lunedì al venerdì, dalle 13:30 alle 20:00 (UTC).

FAQ

Gli ETF presentano rischi elevati?

I fondi negoziati in borsa (ETF) sono considerati investimenti a rischio inferiore rispetto ad altri asset, in quanto offrono agli investitori ampia esposizione a un paniere di azioni o di altri valori mobiliari, così da garantire una diversificazione immediata del portafoglio. Gli ETF sono un sistema efficace a disposizione dei nuovi investitori per iniziare a costruire un portafoglio diversificato, soprattutto mediante fondi indicizzati con basse commissioni.

Come posso fare trading di ETF?

Esistono diversi metodi per fare trading di ETF. È possibile acquistare ETF direttamente in borsa oppure ricorrendo a strumenti derivati come contratti per differenza (CFD), futures e opzioni. Una volta che hai deciso come intendi fare trading con un ETF, è opportuno che tu scelga una strategia di trading che ti aiuti a gestire le tue posizioni.

Il trading di ETF è sicuro?

Gli ETF indicizzati sono considerati un sistema piuttosto sicuro per investire in azioni e altri asset, ma comportano comunque il rischio di un calo dei prezzi nell'eventualità di un crollo dei mercati. Gli ETF a leva e gli ETF che investono in settori più volatili sono considerati ad alto rischio e si dovrebbe essere consapevoli di come funzionano prima di fare trading. Fai sempre la tua due diligence per capire cosa sono i fondi negoziati in borsa, e ricorda che i risultati conseguiti in passato non costituiscono garanzia di rendimenti futuri.

Gli ETF sono da preferire ai titoli azionari?

Gli ETF possono minimizzare il rischio di volatilità dei prezzi delle azioni individuali e possono offrire una più ampia esposizione agli asset in altre aree geografiche alle quali il tuo broker potrebbe non fornire accesso. Tuttavia, facendo trading di ETF piuttosto che di azioni individuali, potrebbe sfuggirti una grossa occasione nel caso in cui il prezzo di un determinato titolo azionario dovesse sovraperformare il mercato. La scelta tra ETF e azioni come investimento più indicato per te dipende dalla tua tolleranza al rischio, dagli obiettivi di investimento o di trading, dall'orizzonte temporale e dall'esperienza di mercato.

Come si inizia a fare trading di ETF?

Una volta che hai scelto come intendi fare trading di ETF, puoi acquistarli direttamente o ricorrere ai contratti per differenza (CFD) o ad altri derivati, aprire un account con un dealer, un broker o altro provider e adottare la tua strategia di trading preferita per decidere quando acquistare o vendere.

In cosa si differenzia un ETF da un titolo azionario?

A differenza di un titolo azionario, che rappresenta le azioni di una singola società, un ETF è un fondo che raccoglie il denaro dei suoi investitori e acquista un portafoglio di asset per poi vendere quote o azioni di quel portafoglio.

Gli ETF possono essere negoziati in qualsiasi momento?

Poiché gli ETF sono quotati in borsa, possono essere negoziati soltanto nelle ore in cui i mercati sono aperti. Alcuni broker offrono il trading pre-market o after-hours, consentendo ai trader di acquistare e vendere alcune ore prima o dopo l'apertura e la chiusura del mercato.

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