Come individuare gli eccessi di mercato con le Envelope
La piattaforma Tradingview integrata su Capital.com è sempre una grande fonte di idee e soprattutto di indicatori che possono tornare utili al nostro trading.
Come ben sappiamo al trader riesce molto più semplice individuare un setup per aprire la posizione rispetto alla successiva gestione del trade che comprende anche l’individuazione del possibile target dell’operazione.
Un buon punto di chiusura di una posizione potrebbe essere un livello di minimo precedente dei prezzi, per posizioni ribassiste, o di massimo, per posizioni rialziste, ma come facciamo a capire se il mercato ha finalmente realizzato un minimo o un massimo ed è pronto per svoltare?
Naturalmente esistono diverse metodologie per stabilire se il livello raggiunto dei prezzi possa essere un livello minimo, o massimo, dal quale poi il mercato potrebbe attuare una correzione o addirittura un’inversione ed è altrettanto noto che nessuno di questi metodi potrà mai darci certezza assoluta ma solo un buon grado di probabilità.
Spesso per stabilire un target ci si affida a supporti o resistenze statiche o dinamiche, ma in questo articolo vogliamo fare un passo avanti per individuare con buon grado di approssimazione quando il mercato può aver raggiunto un massimo o un minimo di periodo.
Per fare ciò utilizzeremo un indicatore, presente nella piattaforma Tradingview, che rappresenta un tipo di Envelope. L’indicatore dal nome esotico se vogliamo, è chiamato Nadaraya-Watson Envelope.
COME LEGGERE L’ INDICATORE
Nell'immagine in Figura 1 vediamo subito l’indicatore al lavoro e poi scenderemo nei dettagli:
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Figura 1. L’indicatore Nadaraya-Watson Envelope in azione sul grafico del Germany 40
L’indicatore che stiamo presentando è rappresentato da due bande di contenimento dei prezzi; non ci sembra il caso di capire la formula sottostante ma i più esperti possono leggerne il codice direttamente sulla piattaforma in quanto aperto.
Come possiamo notare nell’immagine le due bande tendono a contenere in modo perfetto le oscillazioni dei prezzi, tranne in alcuni rari casi.
In pratica si entra al rialzo quando i prezzi toccano la banda inferiore e si esce quando toccano la banda superiore e viceversa. Ma se leggiamo in alto a destra notiamo una dicitura: “Repainting Mode Enabled”. Orrore: l’indicatore ci sta informando che è in modalità repainting.
COS’E’ il REPAINT
Cosa significa repaint? Significa che l’indicatore si “ridisegna”, cioè viene ricalcolato, una volta che i prezzi si sono mossi. Questa funzione fa si che l’indicatore si adatti perfettamente ai prezzi…. a posteriori.
Quando vediamo un indicatore che individua in modo perfetto il livello di entrata non credendo al Sacro Graal del Trading dobbiamo necessariamente concludere che con elevate probabilità vicine alla certezza si tratta di un indicatore repaint.
Questo per dire che non è consigliabile utilizzarlo in quanto non possiamo essere in grado di valutare come si è comportato nel passato.
Ma allora ci sta parlando di un indicatore che è meglio non utilizzare, è un controsenso.
Non è così, perché questo indicatore ha la possibilità di disabilitare questa miracolosa modalità e facciamolo subito nel grafico di figura 2 ovvero lo stesso di figura 1 ma con il repainting disattivato
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Figura 2. L’indicatore Nadaraya-Watson Envelope con la funzione repainting disattivata
Una volta disabilitata la modalità repainting notiamo un discreto peggioramento dei segnali di inversione, ma almeno abbiamo la consapevolezza di essere di fronte ad una situazione veritiera della quale è possibile misurare le performances.
In questo modo possiamo apprezzare questo indicatore che è in grado di fornire utili indicazioni sulla tendenza dei prezzi, grazie all’osservazione dell’inclinazione delle due bande e dei livelli di possibile inversione.
Una volta aperta una posizione in una determinata direzione, possiamo individuare il target dell’operazione al tocco della banda opposta, perché possiamo individuare questo punto come un livello di eccesso del prezzo.
Siamo anche facilitati nella osservazione perché l’indicatore, evidenzia il punto in cui i prezzi toccano la banda plottando un triangolo sul grafico.
OTTIMIZZAZIONE DELL’ INDICATORE
Cerchiamo ora di ottimizzare questo metodo aggiungendo altre condizioni al setup.
Per prima cosa inseriamo un secondo indicatore modificando i settaggi in modo che le bande si distanziano maggiormente dai prezzi.
Una volta fatta questa modifica possiamo considerare un punto di vero eccesso il livello in cui la banda dell’indicatore più veloce tocca, o supera, la banda dell’indicatore con settaggio più lento, vediamo subito in figura 3 un grafico con queste impostazioni:
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Figura 3. I due indicatori N.W.E. con diversi settaggi all’opera sul Germany 40
In questo caso abbiamo utilizzato un indicatore con il settaggio di default (8-3) e un secondo indicatore con settaggio più elevato (14-3).
Come possiamo vedere solo in due situazioni la banda dell’indicatore più veloce è fuoriuscita dalla banda dell’indicatore più lento, situazioni che sono state contrassegnate con una freccia blu.
Ovviamente si possono fare dei test per verificare quali siano i migliori settaggi in relazione allo strumento utilizzato e al time frame che si sta seguendo, per ottenere il minor numero di segnali con la più alta probabilità di successo.
Naturalmente è una ipotesi di lavoro quindi largo spazio a questo tipo di test e poi la solita raccomandazione di sempre: stop loss sempre inserito per limitare le perdite.
Stay tuned.
Bruno Moltrasio