Le Trendline e i Canali in Analisi Tecnica
10:00, 3 May 2023
I canali dei prezzi sono un ottimo supporto per il trading di tutti i giorni. Una volta abituato l’occhio è piuttosto semplice riconoscerli e sfruttarli per aprire o chiudere posizioni, anche con il filtro di un indicatore.
Ovviamente è necessario qualche piccolo accorgimento che vedremo insieme se avrai la pazienza di leggere fino in fondo questo articolo.
Prima di parlare dei canali è però necessario affrontare l’argomento trendline proprio perché per tracciare un canale è necessario saper prima plottare correttamente sul grafico una linea di tendenza.
Osservando un qualunque grafico possiamo notare che durante lo sviluppo di un trend (una tendenza rialzista o ribassista) i prezzi realizzano costantemente minimi e massimi crescenti in caso di tendenza rialzista e decrescenti nel caso opposto.
E’ possibile quindi tracciare una linea di tendenza (trend line) congiungendo questi minimi e massimi con delle rette, come possiamo vedere nell’immagine che segue:
Figura 1 Come si tracciano le trendlines
Come puoi notare la linea verde che congiunge i minimi crescenti del prezzo determina quello che viene definito supporto (trend line di supporto), cioè una serie di livelli dinamici in prossimità dei quali il ritracciamento tende ad arrestarsi e a sorreggere il prezzo che poi riparte verso l’alto riprendendo il trend rialzista in essere.
La linea blu discendente, che viene invece tracciata unendo massimi decrescenti e costituisce una trend line di resistenza, si comporta esattamente al contrario, cioè identifica dei livelli dinamici al di sopra dei quali i prezzi faticano a salire per poi riprendere il trend ribassista precedente così mantenendo la tendenza verso il basso.
In questo caso i livelli sono dinamici proprio perché ogni test avviene a prezzi sempre diversi, maggiori in caso di trendline di supporto (in presenza di un trend rialzista); a prezzi sempre più bassi nel caso di trend line di resistenza (trend ribassista)
In sintesi le trend line non sono altro che dei supporti e resistenze dinamiche che mantengono una tendenza rialzista nel primo caso e una tendenza ribassista nel secondo, tanto che a livello operativo spesso questi livelli di prezzo vengono usati per aprire o chiudere le posizioni.
Ora che abbiamo chiarito cos’è e come si traccia una trend line, possiamo ottenere un canale dei prezzi tracciando una parallela che passi:
almeno per un massimo, nel caso di trend line rialzista;
almeno per un minimo, nel caso di trend line ribassista.
In questo modo creiamo dei veri e propri canali, all’interno dei quali il prezzo tende ad oscillare per determinati periodi più o meno lunghi, prima di rompere poi in una direzione, al rialzo o al ribasso, esattamente come vediamo in Figura 2.
Figura 2. Come si costruiscono i canali, rialzista e ribassista
Naturalmente è molto facile tracciare trend line e canali una volta che si sono già formati, mentre risulta più complicato individuare un canale in corso di formazione per poter sfruttare supporti e resistenze a livello operativo.
Allora penso sia interessante spiegarti come procedo a costruire un canale sui grafici reali una volta individuata una trendline che, almeno momentaneamente, funge da supporto o da resistenza.
Vediamo allora passo passo con un esempio tratto dal mercato reale come ci possiamo comportare a livello operativo per sfruttare queste figure di analisi tecnica.
Resta inteso che il metodo è applicabile a qualunque tipo di grafico, di qualunque strumento (azioni, indici, valute, commodities ecc…) indipendentemente dal time frame utilizzato.
In Figura 3 puoi vedere il grafico giornaliero del titolo americano Delta Air:
Figura 3. Delta Air – grafico giornaliero.
La tecnica che possiamo usare per tracciare un canale ascendente è quella di intercettare e congiungere con una trend line due minimi importanti, quelli che abbiamo cerchiato in blu, e poi prolungare la linea verso destra.
Naturalmente questa operazione va effettuata una volta che il secondo minimo abbia dato prova di tenuta, vale a dire solo dopo che i prezzi abbiano ripreso a salire.
A questo punto duplichiamo la trend line appena disegnata in modo da ottenere una linea parallela alla prima e la facciamo passare dal massimo che si è generato fra i due minimi, che nell’immagine abbiamo cerchiato in rosso. Prolunghiamo anche questa trend line verso destra e abbiamo ottenuto il nostro canale.
Una volta tracciato correttamente il canale è che i prezzi possano successivamente muoversi all’interno dell’area così delimitata dalle due trend lines, e se così sarà avremo ottenuto i probabili target di movimento che i prezzi attueranno nell’immediato futuro.
Quando i prezzi testeranno la trend line superiore potremo aspettarci che i prezzi vengano respinti mentre la trend line inferiore potrebbe funzionare da supporto sostenendo i prezzi.
Naturalmente questo andamento non potrà durare all’infinito ma, come detto, almeno nell’immediato futuro avremo buone probabilità di vere i prezzi muoversi all’interno del canale così creato, tenuto conto altresì che è sempre possibile una certa tolleranza con i prezzi che potrebbero “sporcare” i livelli (ovvero andare poco oltre le trend lines che delimitano il canale o fermarsi poco prima.
Vediamo come si è comportato successivamente il prezzo nell’immagine di Figura 4
Figura 4. Andamento del prezzo all’interno del canale
Come puoi vedere nell’immagine, i prezzi testano la parte alta del canale e vengono respinti per ben tre volte (punti cerchiati in verde) mentre nella parte bassa il canale funziona due volte da supporto sostenendo i prezzi e proiettandoli nuovamente verso l’alto.
In questo caso notiamo anche che una volta rotto al ribasso il canale nel successivo movimento rialzista i prezzi, in un movimento definibile come “pullback” vanno a testare esattamente la precedente trend line di supporto (parte bassa del canale) che ora funziona da resistenza (cerchiato in giallo).
Tutti questi test dei prezzi possono essere sfruttati per aprire e chiudere posizioni, meglio se con l’ausilio di ulteriori filtri (ad esempio un pattern di prezzo, un indicatore e così via).
A livello operativo la raccomandazione tuttavia è sempre quella di operare in direzione della tendenza in atto; nel nostro caso, visto che il trend è decisamente al rialzo, dovremmo aprire posizioni rialziste ogni qualvolta i prezzi vanno a toccare la parte inferiore del canale e generano un setup di inversione per poi prendere profitto al test della parte superiore del canale.
Naturalmente possiamo sfruttare il canale anche contro trend, prendendo posizione ribassista al test della trend line superiore e profitto su quella inferiore, ma essendo una operazione contro trend dobbiamo essere consapevoli che aumenta considerevolmente la rischiosità dell’operazione.
Un campanello di allarme circa l’indebolimento del trend in essere è dato dal mancato raggiungimento della parte superiore del canale da parte di repzzi (vale l’inverso in caso di canale ribassista). In questo caso è preferibile evitare di prendere posizione rialzista al successivo test della parte bassa del canale.
Abbiamo visto dunque come si costruisce un canale rialzista. Va da sé che nel caso di un canale ribassista valgono considerazioni analoghe, con l’accortezza che il canale andrà costruito partendo con il tracciare la trendline di resistenza da due massimi importanti per poi plottare la trendline di supporto partendo da un minimo intermedio.
Inutile aggiungere che qualunque operazione decidessimo di intraprendere la raccomandazione resta sempre quella di proteggere la nostra posizione con uno stop loss adeguato in modo da limitare la perdita cui possiamo andare incontro nel caso l’andamento dei prezzi non seguisse l’andamento ipotizzato.
Stay tuned