La Struttura Base della Tecnica delle Onde di Elliott
09:00, 21 February 2024
In un precedente articolo abbiamo parlato della Teoria delle Onde di Elliott (TOE) e abbiamo introdotto questa interessante tecnica illustrandone le potenzialità dal punto di vista previsionale per intercettare non solo potenziali livelli di inversione del trend ma anche livelli dai quali la tendenza di fondo del mercato può essere ripresa dopo una correzione.
In questo articolo spiegheremo una delle parti più importanti della tecnica di Elliott, cioè quelle su cui poggia tutta la teoria, stiamo parlando della struttura base costituita da “onda impulsiva e onda correttiva”.
Se ti interessi di trading da un po’ di tempo e osservi i grafici dei vari titoli o derivati saprai che il mercato si muove per certi periodi in trend cui fanno seguito momenti di correzione terminati i quali la tendenza di fondo può riprendere vigore. Elliott classifica come onde impulsive i movimenti in direzione del trend mentre definisce le correzioni come onde correttive.
In pratica e per non lasciare spazio a dubbi, le onde impulsive sono quei movimenti che accompagnano la tendenza in atto, mentre le onde correttive sono quei movimenti che si sviluppano in direzione opposta al trend principale e che in un certo senso correggono gli eccessi del mercato e lo riportano verso livelli di equilibrio.
Vediamo nel dettaglio entrambe le strutture:
In un mercato in tendenza, sia esso rialzista o ribassista noteremo che i prezzi si muovono con strutture a 5 onde, mentre i movimenti correttivi saranno interessati principalmente da strutture a 3 onde. Questa è una differenza fondamentale nella TOE.
Nell’immagine che segue possiamo vedere la rappresentazione di un impulso al rialzo e di un impulso al ribasso. Come noterai tre delle cinque onde da cui è composto l’intero movimento si sviluppano in direzione della tendenza primaria (1-3-5), mentre due delle cinque onde (2-4) si muovono nella direzione opposta alla tendenza primaria, secondo lo schema di figura 1.
Figura 1. Schema di classificazione delle onde impulsive e delle onde correttive
Una volta completata la struttura impulsiva in 5 onde, i prezzi tenderanno a muoversi in senso opposto sviluppando il movimento contrario al trend principale di cui abbiamo parlato, vale a dire che si svilupperà un’onda correttiva.
Se l’onda impulsiva, come abbiamo visto, si sviluppa normalmente in cinque movimenti, Le onde correttive, nella maggior parte dei casi, si compongono invece in 3 sole onde, come possiamo vedere nell’immagine di figura 2:
Figura 2: schema di un’onda correttiva in tre movimenti
Il lettore noterà che la struttura impulsiva è stata classificata con numeri, mentre la struttura correttiva viene identificata con lettere, è questa una distinzione basilare della teoria che serve proprio all’analista per distinguere fra loro le onde nel momento in cui opera la classificazione e analizza un determinato strumento finanziario.
Tutti gli impulsi sono dunque classificati con numeri, mentre le correzioni sono classificate con lettere.
Nell’immagine in figura 3 mostriamo quello che viene definito dalla teoria come “ciclo completo”, sottolineando che nella TOE il termine ciclo viene inteso come “ciclo struttura” e non”ciclo temporale”, cioè il ciclo si completa se e solo quando si realizzano tutti i movimenti previsti dalla struttura.
Figura 3. Un ciclo completo di onda impulsiva e correttiva
Nell’immagine in figura 3 è chiaramente mostrato come un ciclo completo sia composto da un impulso e una correzione, quindi da otto onde, cinque onde dell’impulso (1-2-3-4-5) più tre onde della correzione A-B-C).
Ci fermiamo qui con l’esposizione di questi concetti per dare al lettore la possibilità di studiarli e metabolizzarli invitandolo a cercare nei grafici che segue abitualmente questo tipo di classificazione.
Nei prossimi articoli aggiungeremo altri elementi di base per meglio comprendere come questa teoria possa essere di grande supporto nella lettura grafica degli strumenti che analizziamo.