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Introduzione alle medie mobili

Da Bruno Moltrasio

14:00, 17 April 2023

Introduzione alle medie mobili
Introduzione alle medie mobili Foto: Alex from the Rock / Shutterstock

Le medie mobili sono a pieno titolo uno degli strumenti più utilizzati non solo dai trader neofiti o avanzati che essi siano ma anche dagli operatori istituzionali.

Ad esempio la media mobile semplice a 200 periodi è tra le più utilizzate anche dai gestori per stabilire se un titolo sia in buona salute (quando si trova sopra la media a 200 periodi) o sia in una fase poco felice (quando le sue quotazioni si trovano al di sotto della stessa media).

D’altra parte il criterio di costruzione delle medie mobili è molto semplice ed intuitivo ed anche la loro applicazione pratica risulta immediatamente comprensibile anche dai trader alle prime armi.

Ecco spiegato il motivo per il quale le medie mobili sono uno dei primi e più semplici strumenti che il trader si trova ad utilizzare quando comincia a muovere i primi passi nello studio e nell’applicazione pratica dell’analisi tecnica.

Va subito detto che la costruzione e l’utilizzo delle medie mobili può essere complicato a piacere per stabilire segnali di entrata ed anche di uscita dal mercato e qui passeremo in rassegna quelli principali, rimandando ad un prossimo articolo un più approfondito esame di questo strumento algoritmico e delle sue integrazioni in tecniche più sofisticate come il Bow Tie e il Delphic Phenomenon.

Cominciamo con il dire che le medie mobili possono essere utilizzate non solo per veri e propri segnali di trading ma anche per fornire al trader tutta una serie di informazioni tra le quali spicca in primo piano l’individuazione del trend di fondo del mercato, come sopra abbiamo detto per i trader istituzionali con la media a 200 periodi.

Uno dei principali vantaggi delle medie mobili è quello di smussare l’andamento del prezzo, eliminando quelli che in gergo tecnico vanno sotto il nome di “rumori” del mercato vale a dire tutti quei movimenti privi di un reale significato che spesso sono fuorvianti e fanno perdere di vista la tendenza di fondo del mercato

Ma cos’è una media mobile?

Se ci viene in mente la media che abbiamo studiato a scuola, beh la media mobile è qualcosa di molto simile solo che, come capiamo dallo stesso termine “mobile” questa viene calcolata su una serie di dati (dominio temporale) che appunto si muove in dipendenza del time frame utilizzato.

Un esempio vale più di mille parole: se utilizzo una media mobile a 200 periodi (200 è in questo caso il dominio temporale) su un grafico giornaliero di un determinato strumento, per il calcolo della media si utilizza generalmente il dato di chiusura delle ultime 200 barre (o candele) del nostro grafico. Dunque si sommano i 200 dati di chiusura e si divide per 200. A quel punto però il giorno successivo la media andrà aggiornata ricalcolandola sempre sugli ultimi 200 dati a disposizione.

Dunque alla somma precedente si aggiungerà il dato di chiusura del nuovo giorno e si toglierà il dato più vecchio della serie. Il calcolo potrà poi proseguire sempre con questa modalità per i giorni a seguire.

Naturalmente se utilizzo un grafico intraday, supponiamo a 5 minuti, il metodo non cambia, solo che al posto di usare le chiusure degli ultimi 200 giorni utilizzerò le chiusure delle ultime 200 barre a 5 minuti.

Vediamo un grafico per meglio capire il comportamento della media a 200 periodi

Se questo è, come è, il criterio di costruzione delle medie mobili (stiamo prendendo in esame la media mobile c.d. “semplice” possiamo affermare senza timore di essere smentiti che quanto più è lungo il dominio temporale tanto meno sarà reattiva la media ai cambiamenti del prezzo. Ecco spiegato perché diciamo che la media mobile serve ad eliminare in buona parte il cd “rumore” del mercato.

Quindi se ad esempio ho una media mobile semplice a 50 giorni, il cui dato attuale rappresenta il valore medio di chiusura delle ultime 50 sedute di contrattazione e ciascun dato peserà allo stesso modo per un cinquantesimo della serie. E’ quindi chiaro che una media a 200 giorni sarà influenzata in misura minore dai nuovi dati rispetto ad una media a 50 giorni e questa a sua volta sarà influenzata in misura inferiore dal nuovo dato rispetto ad una media a 20 giorni.

Chiaramente non dobbiamo più metterci con carta millimetrata, matita e calcolatrice per poter disegnare la nostra media mobile sul prezzo. Ormai qualsiasi piattaforma di trading fa questo lavoro per noi e in modo estremamente veloce, oltretutto è possibile cambiare in modo molto semplice il dominio temporale e anche la tipologia della media e inserire sul grafico anche più medie, ciascuna con dominio temporale diverso.

Ad esempio possiamo inserire su un grafico due medie mobili di differente dominio temporale come una media a 50 periodi e una a 200.

Avremo subito la percezione visiva della maggiore reattività della media a 50 periodi rispetto a quella a 200, questo si traduce nel fatto che la media di dominio temporale inferiore (50 periodi) segue più da vicino i prezzi rispetto a quella di dominio temporale maggiore (200 periodi)

Vediamolo:

Eur/Usd grafico daily vediamo che la media mobile semplice a 50 periodi segue molto più da vicino i prezzi rispetto alla media a 200

Eur/Usd grafico 5 minuti: anche in questo caso la media mobile semplice a 50 periodi segue molto più da vicino i prezzi rispetto alla media mobile a 200 periodi.

Da quanto precede comprendiamo dunque che cambiando il time frame di riferimento sul grafico (da giornaliero a intraday 5 minuti) resta fermo il principio della maggiore reattività della media di più breve dominio temporale rispetto a quella di dominio temporale maggiore.

Dunque la corretta scelta del dominio temporale riveste una importanza cruciale nelle strategie di trading basate sulle medie mobili e nel fare questa scelta è importante ricordare il principio appena evidenziato: tanto maggiore sarà il dominio temporale prescelto, tanto meno reattiva sarà la media mobile al variare dei prezzi.

Come si usano le medie mobili

A parte la semplicità di costruzione, le medie mobili sono anche un modo efficace per ottenere segnali operativi dall'incrocio fra prezzi e medie o da due medie di diversi domini temporali.

In questo articolo, esamineremo le applicazioni pratiche delle medie mobili, discuteremo i pro e i contro del loro utilizzo e vedremo come, grazie alla loro versatilità, siano diventate uno degli strumenti più utilizzati dagli analisti tecnici.

Come abbiamo visto le medie mobili possono essere utilizzate anzitutto per valutare la tendenza di fondo del mercato.

ETH/USD

3,416.81 Price
+2.860% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 6.00

Gold

2,716.45 Price
+1.740% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0174%
Commissione overnight su posizione corta 0.0092%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.60

US100

20,800.30 Price
+0.440% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0241%
Commissione overnight su posizione corta 0.0019%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 7.0

XRP/USD

1.49 Price
+1.940% 1D Chg, %
Commissione overnight su posizione lunga -0.0616%
Commissione overnight su posizione corta 0.0137%
Ora commissione overnight 22:00 (UTC)
Spread 0.01168

Generalmente, una volta scelto il dominio temporale della media da utilizzare, si ha una tendenza rialzista del mercato quando il prezzo è stabilmente al di sopra della media mobile. Vale ovviamente l’inverso per il trend ribassista che si avrà col prezzo stabilmente al di sotto della media mobile prescelta per l’analisi.

Per rendere più stabile l’individuazione del trend si può ricorrere anche all’ausilio di due medie mobili.

Nell’esempio fatto in precedenza con le due medie mobili semplici a 50 e 200 periodi si avrà un trend rialzista quando il prezzo sarà sopra la media mobile a 50 periodi che a sua volta dovrà essere sopra la media mobile semplice a 200 periodi.

Viceversa avremo un trend ribassista quando il prezzo si troverà al di sotto della media mobile a 50 che a sua volta sarà al di sotto della media mobile a 200 periodi

Rivediamo il grafico giornaliero dell’Eur/Usd conj le due medie mobili semplici a 50 e 200 periodi:

Nel riquadro segnato in rosso vediamo che la media mobile più veloce a 50 periodi (segnata in rosso) taglia al ribasso la media mobile più lenta a 200 periodi (segnata in blu) con il prezzo che si trova al di sotto delle due medie, dando luogo all’inizio di un trend ribassista molto prolungato.

Un altro utilizza delle medie mobili è quello atto ad identificare aree di resistenza e supporto, ossia le aree in cui il mercato trova un ostacolo alla prosecuzione del trend e può dare luogo ad inversioni.

Utilizziamo il grafico con cui abbiamo già preso confidenza e vediamo quante volte la media a 50 periodi, durante la fase ribassista, abbia funzionato da resistenza interrompendo il rimbalzo dei prezzi e dando luogo alla ripresa della tendenza ribassista (zone cerchiate in rosso)

Ovviamente le medie mobili possono anche essere utilizzate in combinazione con altri indicatori o pattern grafici, per fornire una visione più completa della tendenza di un titolo fino a creare delle vere e proprie strategie di trading.

I problemi delle medie mobili.

Non dobbiamo farci ingannare da grafici come quello che abbiamo appena visto dove l’utilizzo delle medie mobili sembra dar luogo a segnali molto profittevoli.

Chiaramente non è proprio così.

Infatti volendo ricavare un segnale operativo dal semplice taglio del prezzo con la media mobile avremo intuitivamente un segnale rialzista (long) quando il prezzo taglierà al rialzo la propria media mobile e viceversa un segnale ribassista (short) quando il prezzo si porterà sotto la propria media mobile.

Tuttavia le medie mobili sono indicatori che funzionano molto bene quando il mercato ha una tendenza ben definita mentre nel caso di indecisione, quando si è di fronte ad un mercato in fase laterale, il ricorso alle medie mobili per identificare un’area di ingresso sul mercato può dar luogo a molte delusioni a causa dei falsi segnali che vengono generati.

La situazione non cambia utilizzando il taglio di due medie mobili: pur eliminando qualche falso segnale, resta la problematica delle fasi laterali come possiamo vedere dal grafico che segue

Come possiamo vedere nel riquadro segnato in rosso si hanno ripetuti tagli delle medie mobili a 50 e 200 periodi che sarebbero luogo ad altrettanti falsi segnali consecutivi

Anche cambiando il dominio temporale delle medie il problema, pur migliorando, non si risolve.

Altro problema che notiamo utilizzando un segnale dato dal taglio delle medie mobili è che questo viene spesso dato con notevole ritardo rispetto alla partenza del trend. Per caprie meglio il problema vediamo il grafico che segue

Il grafico è sempre quello dell’Eur/Usd su base daily. Il primo incrocio ribassista della media mobile veloce (50 periodi) sulla media più lenta a 200 periodi avviene quando i prezzi si trovano ormai già in prossimità dei minimi e fornisce al trader un ingresso ritardato rispetto allo sviluppo del trend ribassista (freccia rossa). Successivamente abbiamo lo stesso sviluppo nel momento in cui la media mobile a 50 periodi torna ad incrociare la media mobile a 200 periodi, questa volta dal basso verso l’alto, fornendo un segnale rialzista che, tuttavia, è ancora in netto ritardo rispetto allo sviluppo del trend.

Il problema in questo caso potrebbe ovviarsi abbassando il dominio temporale delle due medie, utilizzando ad esempio una media a 10 periodi ed una a 30 periodi. Ma il vantaggio che si otterrebbe in termini di tempestività del segnale avrebbe il rovescio della medaglia costituito da una serie ancora maggiore di falsi segnali dati dal ripetuto incrocio delle due medie.

Dunque la scelta del dominio temporale comporta una criticità non indifferente nell’utilizzo di segnali derivanti dall’incrocio delle medie mobili che nelle fasi laterali del mercato generano molti falsi segnali.

Per questo motivo è sconsigliato utilizzare l’incrocio delle medie mobili per generare segnali di trading e men che meno utilizzare l’incrocio dei prezzi con la media mobile che è ancor più fallace.

Resta dunque la possibilità di utilizzare le medie mobili come filtro di fondo per l’individuazione del trend demandando ad altri indicatori l’individuazione dell’esatto timing di entrata sul mercato.

In alternativa è possibile implementare le medie mobili in vere e proprie strategie di trading utilizzando opportuni accorgimenti atti ad eliminare buona parte dei falsi segnali.

In un prossimo articolo vedremo quali tipologie di medie mobili è possibile utilizzare oltre a quelle “semplici” viste in questa trattazione, quali siano i pregi e i difetti delle une e delle altre.

Stay tuned.

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