Introduzione alle candele giapponesi
17:00, 24 January 2024
Nel mondo dell’analisi tecnica classica esistono vari metodi di rappresentazione grafica dei prezzi. Uno tra i più usati soprattutto tra i neofiti è sicuramente quello delle candele giapponesi.
Questo tipo di rappresentazione grafica nasce ca. 400 anni fa in Giappone come esigenza nel commercio del riso. Dalle notizie tramandate nel tempo pare che il suo ideatore fosse un certo Kosaku Kato che grazie alla sua interpretazione delle formazioni candlestick divenne uno dei più famosi e ricchi commercianti di riso.
Questa tecnica è la madre dei pattern di prezzo, formazioni grafiche a una o più candele grazie alle quali è possibile aumentare le probabilità di successo nel trading su qualunque arco temporale, in particolare modo migliorando il timing di ingresso dell’operazione.
Come sappiamo, i grafici riflettono l’andamento passato delle negoziazioni e teoricamente non è possibile prevedere i futuri movimenti del mercato; tuttavia analizzare modelli grafici secondo schemi ripetitivi e statisticamente misurabili può alzare la probabilità di successo di ogni operazione.
Utilizzando per la prima volta i grafici a candela si ha subito la sensazione di una maggior chiarezza e facilità interpretativa rispetto ai tradizionali grafici a barre (di origine occidentale) grazie ad una componente visiva che fornisce informazioni maggiori e di più immediata fruibilità rispetto agli altri tipi di grafici.
Vediamo subito in Figura 1 che differenza sussiste fra un grafico a barre e uno a candele visto che comunque vengono costruiti con gli stessi dati
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Figura 1. Grafico a barre
In un grafico a barre una line verticale rappresenta l’escursione giornaliera fra minimo e massimo, il cosiddetto “range” della barra. Due piccoli tratti ai lati della linea verticale indicano invece l’apertura e la chiusura della sessione, su qualunque time frame di riferimento.
Il tratto a sinistra rappresenta l’apertura mentre quello a destra la chiusura della sessione
In caso di movimento ribassista il trattino sulla parte sinistra sarà più in alto rispetto alla chiusura rappresentata dal trattino posto sulla destra della linea verticale.
Viceversa in caso di barra positiva il trattino sulla sinistra sarà inferiore a quello sulla destra che indica la chiusura della sessione
Per avere la percezione della seduta negativa o positiva dobbiamo quindi porre attenzione alla posizione dei due trattini e se ciò può sembrare semplice osservando la singola barra isolata dal contesto in cui si è sviluppata, diventa invece più complesso quando si osserva la stessa barra all’interno di un grafico nel suo insieme
Vediamo ora in Figura 2 come si presenta un grafico a candele giapponesi:
Figura 2. Candele giapponesi
Come mostrato in Figura 2 a colpo d’occhio è molto semplice interpretare il significato delle due candele semplicemente osservando il loro colore: la prima candela di colore bianco che rappresenta una seduta positiva è rappresentata da un rettangolo i cui lati corti inferiore e superiore rappresentano rispettivamente l’apertura e la chiusura della sessione di contrattazione quello che viene chiamato “body” o “corpo” della candela.
Due piccole “ombre”, in inglese “shadow”, forniscono informazioni circa i livelli di minimo e massimo della sessione.
In caso di chiusura superiore alla apertura il corpo della candela viene disegnato di bianco, mentre nel caso opposto dove la chiusura è inferiore alla apertura il corpo viene disegnato di nero.
La figura così disegnata prende l’aspetto di una candela con due stoppini, da qui il nome di candele giapponesi.
Molti software permettono di colorare il corpo delle candele a nostro piacimento e quindi potremmo anche disegnare il corpo di rosso per candele ribassiste e azzuro per candele rialziste esattamente come possiamo vedere nell’immagine in Figura 3:
Capital.com, 25 Gennaio 2024, 16.28.26
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Figura 3: Grafico candlestick
E’ pur vero che nelle attuali piattaforme di trading possiamo colorare anche le barre con colori analoghi, superando in parte il problema visivo descritto in precedenza, ma a nostro avviso le candele giapponesi dal punto di vista interpretativo restano di gran lunga migliori del bar chart.
Non solo, ma come abbiamo detto all’inizio le candele giapponesi rappresentano il primo vero e proprio studio sui pattern di prezzo che in qualche modo rappresentano la psicologia degli operatori sul mercato.
E’ nata così tutta una metodologia molto interessante basata proprio sui pattern candlestick che, a parte il fascino di certi nomi (hammer, shooting star engulfing etc) è veramente utile per comprendere nell’immediato cosa sta accadendo sul mercato e valutare la forza di acquirenti e venditori che si battono per conquistare terreno sul grafico immaginandola come una battaglia tra due eserciti che cercano di conquistare il terreno nemico.
E’ comunque innegabile che il metodo candlestick possa essere d’aiuto nell’operatività di tutti i giorni fornendo al trader un valido supporto per non cadere nella trappola delle emozioni che spesso fa intervenire sul mercato seguendo il proprio stato d’animo senza una bussola precisa.
Da questo punto di vista le candele giapponesi forniscono informazioni accurate per comprendere la situazione in cui versano i prezzi consentendo al trader di mantenere quella razionalità necessaria nella scelta delle operazioni così da accantonare – almeno in buona parte – l’aspetto emozionale.
Dobbiamo infatti pensare che il principio di funzionamento dei pattern candlestick è basato sulla psicologia comune degli investitori e ogni pattern rappresenta una precisa situazione di mercato.
Per questo consideriamo l’apprendimento della metodologia candlestick come un passaggio fondamentale e imprescindibile per migliorare la cultura finanziaria di ogni trader e con essa la consapevolezza dell’operatività di ciascuno.
Lo studio dei diversi pattern del candlestick, abbinato ad una efficace analisi algoritmica, può senza dubbio aiutare il trader a generare metodologie operative con percentuali di successo decisamente favorevoli.
Nei prossimi articoli analizzeremo i pattern più conosciuti e significativi in modo da poter dare un contributo alla conoscenza tecnica ai trader che da poco hanno iniziato il loro percorso formativo peraltro con un taglio molto operativo con l’obiettivo di fornire un importante supporto anche al trader più avanzato