I CFD sono strumenti complessi che comportano un elevato rischio di rapida perdita di denaro a causa della leva finanziaria. L'82.67% degli account di investitori retail perde denaro quando fa trading di CFD. Occorre valutare se si comprendono le modalità di funzionamento dei CFD e se ci si può permettere di sostenere l’elevato rischio di perdere il proprio denaro.

Contratto per Differenza

Capitolo 1: cos'è un CFD? 

Il CFD è uno strumento derivato che consente di contrattare il prezzo di un titolo, di un asset o di un altro prodotto finanziario senza bisogno di possedere realmente il titolo o il prodotto sottostante. 

La procedura di compravendita dei CFD è molto semplice: l'investitore decide, ad esempio, di acquistare un CFD basato sul prezzo del petrolio greggio Brent (supponiamo che il livello di prezzo attuale sia di $ 50 al barile) perché crede che il prezzo del Brent sia destinato ad aumentare. Alla risoluzione del contratto, il venditore del CFD pagherà al compratore la differenza tra il valore finale del bene e il suo valore al momento della stipula del contratto. Se il prezzo è salito, poniamo, a $ 55 al barile, il venditore pagherà al compratore $ 5 per ogni CFD che quest'ultimo ha acquistato.

Prima di passare alle modalità di negoziazione, diamo un'occhiata ai prodotti disponibili.

Capitolo 2: in quali prodotti è possibile investire con i CFD?

Ottima domanda. I CFD permettono di speculare sul prezzo di un'ampia gamma di asset o prodotti finanziari. Tra quelli più comuni rientrano:

Materie prime: prodotti energetici quali petrolio e gas, metalli pesanti quali rame e alluminio, metalli preziosi quali argento e oro, prodotti agricoli quali caffè, grano e così via.

Azioni: i CFD offrono in genere la possibilità di speculare sui prezzi di molte delle azioni emesse dalle aziende quotate nelle borse di tutto il mondo.

Indici: è possibile negoziare i livelli degli indici borsistici relativi a indicatori interni ed esterni, quali FTSE 100 a Londra e S&P 500 a New York.

Valute: la negoziazione riguarda i livelli dei tassi di cambio, come ad esempio quello tra sterlina britannica e dollaro americano. Il cambio viene generalmente indicato con i codici delle valute, quindi quello tra sterlina e dollaro è indicato con GBP/USD, quello tra euro e yen con EUR/JPY e così via.

E l'elenco è ancora lungo. Molti altri prodotti finanziari, come ad esempio gli ETF, possono essere negoziati attraverso i CFD. In sostanza, tutti i prodotti che presentano un indicatore o un livello di prezzo adeguato al volume delle transazioni possono essere associati a un CFD.

Suggerimento per la negoziazione 1: impara a conoscere il mercato di riferimento

La regola fondamentale per ogni operatore di mercato che si rispetti. Prima di spendere il proprio denaro in investimenti o prodotti finanziari, è importante conoscere il mercato in cui si desidera operare. Per quanto riguarda l'acquisto di CFD, dunque, è necessario conoscere il mercato "sottostante". Consultate i grafici (disponibili gratuitamente su siti Web come Bloomberg, Reuters, FT.com, Google Finance e così via), leggete le notizie finanziarie e informatevi sulla storia recente del mercato e sui suoi punti di forza.

 

Capitolo 3: come funziona la negoziazione di CFD?

Supponiamo di aver deciso che lo strumento migliore per operare su un dato mercato siano i CFD. Qual è la prima cosa da fare per diventare operativi?

Per prima cosa, occorre scegliere un dealer di fiducia. Esistono numerose società finanziarie che offrono servizi di CFD e oggi molte operazioni sono eseguibili in tutta comodità mediante piattaforme di negoziazione online.

Prima di iniziare è necessario creare un conto a margine. Il "conto a margine" è una sorta di acconto sulle negoziazioni. Inoltre, i broker offrono agli investitori una "leva finanziaria" o finanziamento. 

Usufruire di una leva finanziaria significa sostanzialmente prendere in prestito del denaro dal broker per altri acquisti. Questo prestito assicura, come si vedrà di seguito (Esercizio 1), una capacità di investimento più elevata, ma comporta dei rischi aggiuntivi.

L'acquisto di un CFD corrisponde a una speculazione sull'andamento del prezzo di un asset. Si parla a tal proposito di posizionamento. Se si scommette su un aumento del prezzo, si assume una posizione "lunga". Al contrario, se si scommette su un ribasso del prezzo si assume una posizione "corta".

Esercizio 1. Vantaggi della leva finanziaria

Diamo uno sguardo a uno dei titoli azionari più famosi negli Stati Uniti, Apple Inc.

Immaginiamo di voler scommettere sull'aumento del prezzo delle azioni e di decidere dunque di assumere una posizione lunga.

Esercizio 2. Utilizzo dello stop loss

Passiamo ora alla negoziazione degli indici, una delle forme più diffuse di negoziazione in CFD.

Supponiamo che l'indice FTSE abbia evidenziato, nel mese in corso, un andamento positivo. Alla luce di ciò, decidiamo di aprire una posizione lunga.

Esercizio 3. Apertura di una posizione corta

L'unica differenza consiste nel fatto che in questo caso l'investitore specula sulla riduzione del prezzo di un asset. Per usare la terminologia di mercato, si assume una posizione lunga quando si acquista e una posizione corta quando si vende. Supponiamo questa volta di vendere oro.

 

Apertura della posizione: il 9 settembre il nostro broker ci offre una posizione di apertura di $ 103 e decidiamo di acquistare 100 CFD. Operando con un margine del 100%, sarà richiesto un deposito di (100 x $ 103) $ 10.300, più una commissione per i costi di transazione, che potrebbe essere pari allo 0,1% ($ 10,30). La transazione potrebbe comportare anche altri costi, ad esempio quelli associati ai tassi di finanziamento overnight. Prima di aprire una posizione, è importante valutare attentamente tutti i costi delle transazioni.

Come si può vedere, con un margine del 100%, il deposito richiesto è incredibilmente alto. Se il broker accetta invece un margine del 10%, sarà richiesto un deposito di soli $ 1.030. Con un margine del 5%, il deposito sarebbe di $ 515.

Chiusura della posizione: il 14 settembre decidiamo di chiudere la posizione e raccogliere i profitti derivanti dall'aumento del prezzo delle azioni, salito a $ 111,77. Si parla dunque di $ 8,77 per quota, per un totale di $ 877. Alla chiusura della posizione potrebbe essere applicata una commissione.

Suggerimento per la negoziazione 2: tenersi sempre al corrente delle novità.

Quando si investe in un titolo azionario, è importante tenersi sempre aggiornati sugli sviluppi interni alla società leggendo i bilanci trimestrali e i verbali dell'assemblea generale annuale e informandosi sulle reazioni suscitate dai nuovi prodotti e dai cambiamenti in seno al consiglio di amministrazione. Tutti questi aspetti, insieme a molti altri, potrebbero fornire indicazioni sul futuro andamento dei prezzi delle azioni.

 

Apertura della posizione: il 27 settembre il nostro broker ci offre una posizione di apertura di $ 6.807,7 e decidiamo di acquistare 10 CFD. Operando con un margine del 100%, l'apertura della posizione richiederebbe un deposito esagerato, pari a $ 68.070. Decidiamo di pagare un margine del 5%, per un importo complessivo di $ 340,39 (10 x 6.807,7 x 0,005)

Chiusura della posizione: Immaginiamo che il giorno successivo il prezzo dell'indice FTSE 100 sia salito di 41,7 punti, arrivando a 6.849,4. Il valore dei 10 CFD acquistati sarebbe ora pari a $ 68.494 e ricaveremmo un profitto di $ 424 (68.494 - 68.070)

Attenzione: in questo esempio si è scelto di optare per una posizione lunga, confidando in un aumento dei prezzi. Supponiamo invece che l'indice scenda dello stesso numero di punti (arrivando cioè a 6.766) e che il margine non sia dunque sufficiente a coprire le perdite. In questo caso, il broker è autorizzato a emettere una "richiesta di margine", esigendo da parte dell'investitore il versamento di ulteriore liquidità oppure la chiusura della posizione e il pagamento di un supplemento. 

Per evitare pressioni eccessive sul margine, è possibile ricorrere allo "stop loss", che consente, qualora l'andamento dei mercati andasse in direzione contraria alle aspettative iniziali, di chiudere automaticamente la posizione una volta raggiunto un determinato livello di prezzo.

Apertura di una posizione con lo stop loss: supponiamo ancora una volta di acquistare 10 CFD con un margine del 5% su una posizione di apertura di 6.807,7. Anche in questo caso, il deposito richiesto è di $ 340,39, come nel caso precedente. Questa volta, però, includiamo uno stop loss a 6.773 per l'FTSE, in modo che le perdite potenziali non superino $ 340 (rientrando perfettamente nel margine disponibile) e la negoziazione venga chiusa automaticamente. 

Consiglio per la negoziazione 3: ridurre le perdite

Non ha senso tenere aperta una posizione che continua a perdere valore nella speranza che le cose cambino. E soprattutto, non bisogna MAI aggiungere ulteriore margine a una posizione in perdita. A nessuno piace commettere errori, ma è indispensabile accettare la sconfitta e andare avanti.

 

Apertura della posizione: il 26 settembre decidiamo di vendere 10 CFD sui future dell'oro quotati al Comex per un valore di $ 1.339. Con un margine del 5%, avremmo un costo di $ 66,95 (10 x 1.339 x 0,005).

Chiusura della posizione: teniamo aperta la posizione fino al 4 ottobre, quando il prezzo scende a $ 1.267. La negoziazione ha avuto esito positivo e abbiamo guadagnato $ 720 ($ 13.390 - $ 12.670).

Consiglio per la negoziazione 4:

Gli esercizi riportati in questo corso coinvolgono diverse classi di asset, aspetto da tenere bene a mente durante qualsiasi compravendita. È meglio evitare di concentrarsi su un singolo asset. Diversificando il proprio portafoglio, sarà molto più difficile che un singolo errore o evento possa compromettere ogni possibilità di successo. L'importante è essere consapevoli dei rischi e non rischiare mai più di quanto ci si può permettere di perdere.

Mettiti alla prova

I CFD consentono di negoziare i seguenti asset:

Indici
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