Approccio comportamentale e Trading online
19:38, 30 January 2023
Sentiamo spesso ripetere che il trading è una attività talmente difficile che la maggior parte delle persone che si dedicano a questa attività perde denaro. Addirittura si parla di percentuali molto alte che sfiorano l’’80%. Detto in soldoni su 100 persone che fanno trading (stiamo parlando di trader retail) 80 perdono soldi (questa è la brutta notizia) e solo 20 guadagnano (e questa, invece, è sicuramente una bella notizia).
Per il momento lasciamo da parte questa piccola fetta di “fortunati” vincenti e prendiamo in esame l’altro dato, quella dei perdenti, per capire perché si incorre in questa generale disfatta.
Anzitutto, visto che sono gli stessi broker a fornirci questi dati, va detto che c’è sicuramente da crederci, si tratta purtroppo (più o meno) di dati reali. Ma il vero problema è che nessuno o quasi si domanda perché le percentuali delle persone che perdono soldi facendo trading sia così elevata e soprattutto se c’è un modo per far parte dell’altra parte, ovvero di quel 20% circa che guadagna costantemente denaro con il trading tanto da farne diventare una professione full time o part time.
Componente psicologica del trading online
Nella mia ormai ventennale esperienza come formatore nell’area “trading online” sono venuto in contatto con migliaia di trader o aspiranti tali e mi sono ormai convinto che l’insuccesso sia dovuto a due ordini di fattori: da un lato sicuramente incide quella che viene definita come “componente psicologica” del trader e dall’altro lato l’assenza di qualsiasi regola di “money e management”.
E’ importante chiarire subito che nel riferirmi alla “componente psicologica” non ho la pretesa di voler analizzare i processi mentali e cognitivi del trader, bensì di descrivere secondo quella che è la mia esperienza diretta quello che definisco “approccio comportamentale” vale a dire le modalità con cui il trader affronta le fasi di una operazione e come normalmente reagisce ai vari eventi: prima dell’apertura di una posizione, durante l’operazione e successivamente, una volta che il trade sia chiuso(non importa se in guadagno o in perdita).
Dall’altro lato quando parlo di “money management” lo faccio nella accezione più ampia che comprende non solo il dimensionamento della posizione ma anche e ancora prima il controllo del rischio (il cd. Risk management).
L’approccio comportamentale al trading online: come gestire le emozioni
Partiamo dall’approccio comportamentale o psicologia del trading nella accezione più ampia che ho già prima chiarito.
Se mettiamo da parte il trading automatizzato, dove evidentemente è una macchina, un software a prendere le decisioni operative in base a un algoritmo ben definito e prestabilito, nel trading “umano” è innegabile che, soprattutto nel trader principiante, le emozioni abbiano un ruolo essenziale e determinante nelle decisioni che stanno alla base dell’operatività.
Se così è, affidarsi completamente al proprio intuito nell’assumere le decisioni di trading, senza avere uno schema prestabilito (piano di trading) dà luogo a un trading che possiamo definire “di pancia” che può facilmente sfociare in una operatività di tipo “compulsivo” che ha molto in comune con il gioco d’azzardo
Assodato che emozioni come paura, avidità, delusione, esaltazione, speranza e così via non si possono eliminare, vediamo brevemente come poterle gestire al meglio per fare in modo che abbiano poca o nulla incidenza sui risultati del nostro trading.
Se fai già trading da un po’ di tempo, infatti, sai bene che emozioni come eccitazione (over confidence) e avidità possono spingere il trader a prendere decisioni avventate, mentre al contrario paura e panico possono creare una sorta di blocco operativo; in entrambi i casi al trader è impedito di assumere decisioni razionali.
Ecco allora alcuni consigli per gestire al meglio le emozioni nel trading online :
Stabilire obiettivi realistici: è importante avere obiettivi chiari e realistici quando si inizia a fare trading, in modo da evitare di farsi trascinare da aspettative di impossibile realizzazione che potrebbero condurre a decisioni avventate.
Imparare a riconoscere le emozioni: è importante imparare a riconoscere le proprie emozioni, in modo da poter riportare tutto sul piano razionale prima di prendere decisioni di trading.
Predisporre un piano di trading: avere un piano di trading ben definito (setup, ovvero le regole per aprire la posizione, target cioè l’obiettivo di prezzo dell’operazione e stop loss, vale a dire il livello dove chiuderemo l’operazione se non dovesse andare bene) può aiutare a prendere decisioni logiche e razionali, anche quando ci si trova sotto pressione, evitando che le emozioni prendano il sopravvento.
Essere disciplinati: restare fedeli al proprio piano di trading è essenziale per evitare che le emozioni prendano il sopravvento spingendoti ad assumere decisioni irrazionali.
Dimensionare opportunamente la posizione: la dimensione della posizione si riferisce alla quantità di un determinato strumento finanziario che viene acquistata o venduta in una operazione e va di pari passo con la gestione del rischio ovvero quanto si è disposti a rischiare in ogni singola operazione. Un rischio elevato renderebbe le emozioni difficilmente gestibili nel corso dell’operazioni.
Imparare dai propri errori: imparare dai propri errori è una componente importante del processo di crescita e miglioramento di qualsiasi attività. Così pure nel trading è importante fare tesoro dei propri errori per comprendere in che modo da evitarli in futuro.
Ovviamente si tratta di una breve sintesi che non ha la pretesa di essere esaustiva e per questo motivo tornerò in argomento in uno dei prossimi articoli.
Approccio comportamentale o tecnica, qual è più importante nel trading online?
Una delle domande più ricorrenti che mi vengono fatte dai trader, soprattutto dai novizi, è la seguente: per essere profittevoli è più importante la tecnica, la strategia di trading o l’approccio comportamentale, la c.d. psicologia del trading?
Spesso sento dare delle percentuali con frasi del tipo: “la tecnica vale solo il 20% il resto è tutta componente psicologica” oppure al contrario chi da maggior risalto alla tecnica rispetto all’approccio psicologico o comportamentale.
Confesso che in passato ho provato anche io a “dare i numeri” a alla fine mi sono convinto che si tratta di due componenti strettamente collegate fra loro, nel senso che avere un corretto approccio comportamentale conferisce alla tecnica di trading maggiore profittabilità e viceversa essere dotati di una tecnica con buone probabilità di successo rende più semplice affrontare il trading con un corretto approccio comportamentale.
Per comprendere cosa intendo un esempio vale più di mille parole.
Abbiamo visto prima che una delle componenti per gestire le emozioni è la disciplina; disciplina nell’eseguire metodicamente il nostro piano di trading (vale a dire il setup di ingresso, il posizionamento dello stop loss cioè il livello dove chiudere l’operazione in perdita e il target ovvero dove chiuderemo la posizione in guadagno).
Se ci pensiamo bene è molto più facile essere disciplinati (ad esempio accettando di chiudere l’operazione in perdita) se si ha coscienza di utilizzare una tecnica che è profittevole e che con molta probabilità ci farà recuperare rapidamente la perdita subita. Diversamente, se stiamo operando seguendo l’istinto ed in mancanza di un piano prestabilito chiudere l’operazione in perdita equivale ad una sconfitta personale. Per vitarla il trader tenderà a mantenere aperta la posizione dalla parte sbagliata del mercato con la conseguenza, spesso, di aumentare a dismisura il livello di rischio della propria operatività.
Questo problema che va sotto il nome di non “tagliare” le perdite è uno dei principali modi di bruciare i conti dove, per essere ancora più chiaro, “bruciare” significa azzerare il proprio conto di trading.
Prima di proseguire ancora due parole: qualsiasi peso abbia l’una o l’altra componente è chiaro che debba essere data pari importanza ad entrambe, vale a dire dobbiamo sicuramente dotarci di una buona tecnica per affrontare i mercati in modo da evitare quel trading compulsivo cui facevo riferimento poco sopra; ma allo stesso tempo dobbiamo avere un corretto approccio comportamentale per non vanificare i risultati che, almeno sulla carta, potrebbe restituirci la nostra tecnica (se applicata correttamente).
Il trading online non è un gioco ma una vera e propria professione
Dall’esperienza fatta sul campo come formatore, sentendo i racconti dei miei studenti, mi sono convinto che la maggior parte dei trader perde soldi sui mercati perché non considera il trading come un vero e proprio lavoro, una professione, una attività di impresa.
Molte persone si avvicinano al trading richiamati dalle sirenette dei facili guadagni senza prima passare attraverso quella fase di studio che è importantissima per dotarsi di un metodo di trading. La fase di studio (e poi di pratica) è importante in qualunque professione: un avvocato, ad esempio, deve frequentare l’università per apprendere le regole base del diritto per poi fare pratica professionale affiancato da un avvocato più esperto e solo alla fine di questa fase di studio e del tirocinio potrà pensare di gettarsi nella mischia in un’aula di Tribunale.
Chissà perché, invece, nel trading ci si improvvisa ”esperti” senza alcuno studio preliminare o quasi, e non si vede l’ora di aprire un conto per poter aprire le prime operazioni.
I risultati nefasti sono garantiti e sotto gli occhi di tutti.
Il peggio che possa capitare è di cominciare a fare trading senza nessuna preparazione e guadagnare! Questa l’anticamera della rovina economica. In questi casi, infatti, il trader sviluppa una incommensurabile forma di ego che lo porta a pensare di essere un genio infallibile e alla prima occasione in cui il mercato non fa quel che il trader pensa (!) la posizione viene lasciata aperta perché è il mercato a sbagliarsi, non il trader. Il conto di trading presto sarà bruciato, “rasato” come diciamo noi in gergo.
Approccio comportamentale: il metodo di trading online
Approcciare i mercati finanziari senza avere un metodo di trading efficace significa andare incontro ad un insuccesso assicurato.
Per evitare improvvisazioni e insuccessi, dunque, è necessario costruirsi un metodo di trading cioè una tecnica che contenga le regole per aprire la posizione e quelle di money e risk management, ovvero dimensionamento della posizione e controllo del rischio.
Come ci si costruisce un metodo? Ovviamente studiando, da autodidatta (libri, web, amici) o frequentando uno dei molti corsi di formazione che ormai pullulano nel web; magari facendovi consigliare da un amico che si è trovato bene con il relatore e il suo metodo di insegnamento. Senza un metodo ben presto le cose andranno male e il vostro conto finirà solo a fare statistica di quel famoso 80% di trader perdenti.
Attenzione però a non focalizzarvi solo sulla tecnica di apertura della posizione perché come già abbiamo visto è molto importante saper dimensionare opportunamente la
posizione per controllare il rischio e poi gestire correttamente l’operazione. Insomma tecnica, money e risk management sono tutte componenti che non devono mancare nel metodo di trading che andremo ad utilizzare per la nostra operatività.
Operare senza un metodo di trading è come mettersi alla guida di una Ferrari da “Formula1” senza mai aver fatto un corso di guida veloce: alla prima curva ti schianti.
Ecco perché la maggior parte dei trader perde denaro: si avvicinano al trading pensandolo come un gioco, senza la necessaria preparazione. Un approccio sicuramente sbagliato e deleterio.
Il Capitale di rischio
Un altro non trascurabile aspetto che incide negativamente sui risultati del trading è la mancanza di un capitale adeguato rispetto agli obiettivi prefissati.
Anche a causa di certe pubblicità poco trasparenti, molte persone si avvicinano al trading pensando di poter ottenere profitti eclatanti partendo da capitali minimi, a volte irrisori.
Ancora una volta, è questione di porsi degli obiettivi raggiungibili.
Se è pur vero che non è mancato chi con piccole cifre è riuscito a costruire capitali importanti, è anche vero che si è trattato o di “Maradona” del trading, o di persone particolarmente fortunate, queste ultime successivamente hanno quasi sempre perso tutto quello che avevano guadagnato.
Pensare di ottenere performances eclatanti a fronte di capitali molto modesti presuppone l’utilizzo di una leva sconsiderata: questa è una prassi che in breve tempo quasi certamente porta a perdere tutto il denaro investito; nel lungo periodo è poi praticamente certo che questo sia il modo migliore per “rasare” i conti.
Un capitale modesto va bene, all’inizio, per “testare” la tecnica, ma non si può pensare di poter ottenere guadagni stratosferici partendo da un piccolo capitale; peggio ancora se si pensa ce lo si può fare utilizzando la leva finanziaria.
La Leva finanziaria nel trading online
La leva finanziaria, molto brevemente, è un moltiplicatore messo a disposizione dal broker che ci permette di investire più denaro di quello che abbiamo sul conto, una sorta di finanziamento concesso dal broker. In pratica abbiamo 1.000 euro sul conto ma possiamo investirne 10.000 (in questo caso la leva è di dieci volte).
In questo caso se compro un asset per 10000 euro avendo solo 1000 euro sul conto, un profitto dell’1% (su 10.000 euro) pari a 100 euro si rivela un guadagno effettivo del 10% sul mio capitale iniziale (che era di 1000 euro).
Ma attenzione perché lo stesso dicasi per le perdite… e forse ora si capisce meglio perché si possano perdere rapidamente soldi se non si conoscono bene le regole di ingaggio, quello che io definisco “approccio comportamentale”
Ecco l’utilizzo di una leva elevata senza neppure averne coscienza è un’altra delle ragioni per cui i trader perdono denaro, un altro difetto di approccio comportamentale attraverso l’utilizzo di uno strumento (la leva finanziaria) di cui non si conoscono bene o affatto i meccanismi. Anche della leva finanziaria torneremo a parlare in un prossimo articolo.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo parlato degli aspetti più importanti dell’approccio comportamentale al trading, quello che alcuni definiscono “psicologia del trading”.
In realtà abbiamo visto come l’approccio comportamentale attenga a profili ben definiti e in buona parte diversi da quelli più propriamente psicologici che accompagnano il trader nelle sue decisioni operative.
Abbiamo anche voluto sfatare un mito, quello che l’80% dei trader perde denaro facendo trading perché (è una mia opinione personale) sarebbe come dire che l’80% dei patentati che scende in pista con una Ferrari da Formula 1 si schianta al primo giro.
In qualunque disciplina e non solo nel trading l’approccio comportamentale è di estrema importanza e lo è fin dall’inizio. Così come non potremmo mai pensare di metterci alla guida di una Ferrari da “Formula1” senza la necessaria preparazione, allo stesso modo il trading va approcciato solo dopo un giusto periodo di studio a cui far seguire una fase di apprendimento e pratica sul campo, inizialmente con piccoli capitali.
Periodo, questo, che servirà a verificare se la tecnica messa a punto nella fase precedente funziona davvero e con quali risultati.
Quando le performances saranno soddisfacenti e costantemente positive potremo aumentare il capitale di rischio e prefissarci obiettivi più importanti.
Per concludere, approcciare il mercato con la sola tecnica, come abbiamo visto, non basta. Occorrono regole rigide di money e risk management, una corretta gestione delle emozioni ed un capitale adeguato. Il tutto in un giusto equilibrio come gli ingredienti perfettamente dosati di un ottimo piatto gourmet.
Fate tesoro di questi consigli e se l’approccio comportamentale sarà quello corretto l’augurio è quello di far parte di quel 20% di trader che ottengono risultati positivi e costanti sui mercati finanziari.
FAQ
Vi ė una componente psicologica del trading online?
Spesso l’insuccesso sia dovuto a due ordini di fattori: da un lato sicuramente incide quella che viene definita come “componente psicologica” del trader e dall’altro lato l’assenza di qualsiasi regola di “money e management”.
Come fare per gestire al meglio le emozioni nel trading online?
Ecco allora alcuni consigli:
Stabilire obiettivi realistici di trading
Imparare a riconoscere le emozioni
Predisporre un piano di trading online
Essere disciplinati
Dimensionare opportunamente la posizione
Imparare dai propri errori
Cosa è la leva finanziaria nel trading online?
La leva finanziaria, molto brevemente, è un moltiplicatore messo a disposizione dal broker che ci permette di investire più denaro di quello che abbiamo sul conto, una sorta di finanziamento concesso dal broker. In pratica abbiamo 1.000 euro sul conto ma possiamo investirne 10.000 (in questo caso la leva è di dieci volte).