NVIDIA, contesto e prospettive della AI
Scopri l'evoluzione di NVIDIA nel settore AI, le prospettive future, i rischi d'investimento e l'analisi tecnica del titolo e del mercato tech.
PRIMO CICLO DI VENDITE NEL SETTORE AI
La vicenda di DeepSeek rappresenta il catalizzatore del primo vero ciclo di vendite all'interno del settore dell’AI da quando esiste questo nuovo sub-settore tecnologico.
Infatti, all'interno del più generico settore tech, in considerazione sia dei numeri con cui abbiamo a che fare che degli sviluppi applicativi e strategici, tutto ciò che ha a che fare con l'intelligenza artificiale tende a condizionarne l'andamento.
NVIDIA COME PROXY DEL MERCATO TECH
Quello che abbiamo osservato più genericamente per le Magnifiche 7, lo possiamo replicare per quanto attiene all'intelligenza artificiale.
Se consideriamo Nvidia come una proxy del settore, possiamo facilmente immaginare il condizionamento all'interno dell'indice.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
IL MERCATO DELLE APPLICAZIONI AI
Il business della AI può essere considerato da due punti di vista: quello delle aziende che ne rendono disponibili le sue applicazioni e, a valle, quello delle aziende che riescono ad usufruirne innovando nel proprio settore.
Pare che attualmente la principale innovazione nel settore sia legata alla cosiddetta AI epigenetica, capace cioè di agire da sola e da sola prendere decisioni.
Questo modello utilizza tecnologie già disponibili come chat GPT, modelli linguistici di grandi dimensioni, l'elaborazione del linguaggio naturale ed altro.
Combinando insieme tutte queste tecnologie è possibile sintetizzare in pratica una sorta di assistente virtuale.
I benefici più attesi sono di natura spiccia, dalla gestione della nostra vacanza all'acquisto di un volo aereo.
Mentre le attese più entusiasmanti, un giorno, saranno legate alla scoperta di nuove cure mediche o nuovi materiali.
IL VALORE FUTURO DEL MERCATO
Si ritiene che pur essendo intuitive le straordinarie possibilità legate agli sviluppi di questa nuova tecnologia, ad oggi non sono poi molte le applicazioni concrete che ne stanno beneficiando.
Questo lascia aperto un mercato dal valore economico potenzialmente enorme e tutto da costruire.
Per questo si ritiene che i valori espressi nei mercati dalle aziende protagoniste vadano necessariamente giudicati in termini relativi piuttosto che assoluti.
Se condividiamo l'approccio, che valore può avere un'espressione del tipo l'azienda x è troppo cara?
Certo il giudizio può essere collegato ad esempio alle prospettive reddituali e quindi di dividendi.
Con le metodologie di sconto finanziario è possibile, riportando all'attualità la prevedibile redditività futura, sintetizzare un valore corrente di mercato di un'azienda.
Ma quanto accurate possono essere le previsioni degli analisti in un settore in cui oggi in sei mesi si conseguono le innovazioni per le quali soltanto 15 anni fa probabilmente ne occorrevano 5 anni?
Possiamo dire che nei report finanziari necessariamente troviamo soltanto ciò che ragionevolmente risulta visibile. Tutto ciò che non è visibile resta fuori, con tutto il valore economico e finanziario connesso.
Questo è, ad esempio, l'approccio alla base di strategie di investimento che mirano ad anticipare il mercato aspettandolo dove tra un po' di tempo si prevede possa arrivare.
Occorre precisare, tuttavia, che se se ne facesse un uso non strutturato e disciplinato potrebbe degenerare evidentemente in strategie che si confondono con l'azzardo.
NEL LUNGO PERIODO I LEADER SI RINNOVANO
Se proviamo a fare un’analisi rolling sulla variabilità dei nomi che occupano i primi cinque posti delle aziende più innovative e dalla più elevata capitalizzazione di borsa negli ultimi vent'anni ci accorgiamo che i nomi cambiano.
Questo vuol dire, ed è un bene, che tra le aziende oggi leader alcune nel prossimo futuro potrebbero non esserci mentre ne potrebbero comparire di sconosciute o quasi.
Dalla fine degli anni novanta, in concomitanza con l'affermazione della tecnologia nei mercati finanziari, abbiamo assistito ad un continuo rinnovo delle aziende leader.
In sostanza potremmo affermare che l'indice tecnologico è per sempre ma cambia continuamente chi ci sta dentro.
COMPRARE NVIDIA O L'INDICE?
Un beneficio di tale considerazione risiede ad esempio nel vantaggio di acquistare un indice piuttosto che un componente, seppur leader.
Nel primo caso potremmo beneficiare pienamente della diversificazione ad esempio spalmando il nostro investimento su una miriade di aziende attive sul mercato.
Infatti, acquistando uno o pochi titoli seppure tra i migliori, il rischio che ci portiamo in casa è enormemente superiore visto che leghiamo il destino del nostro investimento a quello di pochi attori.
Nel lungo periodo invece comprando un indice facciamo affidamento sul fatto che ragionevolmente all'interno di esso troviamo già le aziende migliori o quantomeno quelle che riescono a stare sul mercato.
Insomma, un leader non è per sempre.
L'ALFA E IL BETA
Nvidia grazie alla sua straordinaria capacità innovativa in classe cinque anni è stata capace di sovraperformare il mercato di riferimento di 11 volte.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Infatti, trascurando i massimi assoluti toccati nel frattempo, la sopra performance risulta imbarazzante anche se va detto ottenuta con una volatilità altissima e sopportabile non da tutti.
Qui c'è anche insito il concetto di remunerazione del rischio visto che per generare sovraperformance rispetto al settore di appartenenza (alfa) ci si assume un rischio più elevato rispetto all'investimento diversificato dell'indice.
Un altro aspetto della stessa faccenda riguarda ad esempio la reattività del titolo singolo al contesto di mercato, cioè in che modo il titolo replica l'andamento del settore (beta).
Nel caso di invidia abbiamo avuto a che fare con un beta certamente superiore all'unità il che vuol dire che amplifica l'andamento dell'indice in maniera più che proporzionale.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Andando all'attualità, possiamo vedere come Nvidia oggi corregga come l'indice, anzi più dell'indice, ma con la comodità di partire da un +900%, anziché da +120% negli ultimi due anni.
ANALISI GRAFICA
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Se consideriamo la sequenza di massimi e minimi crescenti che caratterizzano il trend rialzista, non possiamo non notare come l'ultimo minimo relativo si sia spinto più in giù di quello precedente.
Tecnicamente dovrebbe essere un campanello d'allarme poiché verrebbe messo in discussione il trend rialzista secondo la definizione di traderpedia.it.
Tuttavia si è trattato, sembra, di un fuoripista subito rientrato a giudicare dall'ampia ombra inferiore della candela mensile.
Se questa chiuderà sopra questo livello, lo scenario adesso solo accennato potrà essere accantonato.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Intanto i prezzi per la prima volta hanno testato la parte bassa del canale rialzista di lungo periodo di recente formatosi.
Tecnicamente, mentre il precedente appoggio ha decretato la nascita del canale, quest'ultimo gli ha conferito una sorta di bollino di qualità nel senso che rimbalzando i prezzi su di esso ne ha riconosciuto l'autorevolezza per il futuro.
Se poi osserviamo i volumi, facendo una proiezione considerando che siamo a metà mese, quest i potrebbero essere superiori a quelli associati alla candela ribassista del mese di marzo, ma si tratta pur sempre di una proiezione che non tiene conto di eventi macro e fattori esogeni che potrebbero impattare i volumi di scambio in un senso o in un altro.
Se ci sarà rimbalzo sulla parte bassa del canale, considerando i volumi elevati, questo sarà un importante segnale tecnico che potrebbe indicare la volontà del mercato di non scendere oltre per cui rappresenta un livello da attenzionare.
Sul grafico settimanale il rimbalzo sulla trendline avviene con un pattern di bullish engulfing che più bello non lo troviamo nemmeno nei manuali di analisi tecnica.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
IL SENTIMENT DI MERCATO
Ovviamente è solo un pattern per cui non ci dà nessuna certezza che possa spingere i prezzi in alto ma, come affermato in traderpedia.it , se osservato su un livello sensibile di prezzo potrebbe generare un'inversione della tendenza in atto.
Intanto anche il settore di riferimento sintetizzato nell'indice US 100 mostra una conformazione simile.
A sostegno della possibilità di un rimbalzo, citiamo anche le continue aperture che il presidente Trump continua a comunicare per quel che riguarda l'imposizione dei dazi commerciali.
Tuttavia non può essere trascurata la grande confusione incertezza che comunque sia generata nei mercati che a prescindere continuerà a pesare sul sentiment generale.